PARTE 1

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Sapete quanto fa male amare qualcuno e sapere che questa persona non ricambierà mai il vostro amore? Sapete quanto fa male imporsi di dimenticarlo..di cancellarlo dalla vostra vita? Sapete quanto fa male accorgersi che non ne siete assolutamente capaci? Che dimenticare lui equivarrebbe a dimenticare voi stesse? Sapete quanto fa male quando lui è la vostra vita, mentre lui non sa neanche della vostra esistenza? Sapete quanto fa male sapere che il suo magnifico sorriso non sarà mai scatenato da voi ma sempre e solo da qualcun'altro? Bhe se lo sapete...benvenute nel club...il club delle innamorate non corrisposte, il club delle ragazze che amano a senso unico, il club di coloro che amano a prescindere da quanto faccia male...perché fa male..un male cane...se invece non avete mai provato questo tipo di amore, bhe vi siete perse un tipo di amore diverso, di quello che non si alimenta con i messaggi scambiati nel cuore della notte ma con il batticuore di una foto postata sui social, un amore che rimarrà sempre qualcosa di astratto, perché non saprete mai cosa si prova a baciare o fare l'amore con il destinatario del vostro amore...
Ma soprattutto...avete mai amato? Sapete cos'è l'amore? Sapreste descriverlo con una semplice parola? Per me l'amore è un sorriso...il suo sorriso...si, sono pazzamente e completamente innamorata del suo sorriso...che poi sia innamorata anche di tutto il resto poco importa sinceramente...per me potrebbe esistere solamente il suo sorriso e poi il resto potrebbe anche scomparire..lui è vita per me...ma arriva un momento in cui dovete arrendervi all'evidenza e decidere che strada volete intraprendere...e la domanda a cui dovete rispondere è...volete vivere? Volete mettere nelle mani di una persona che neanche vi conosce la vostra felicità? Io mi sono posta questa domanda spessissimo...lo faccio da 6 anni a questa parte...da quando avevo solo 14 anni e non sapevo assolutamente che forma avesse l'amore..ora che ne ho 20 posso dire che l'amore ha il suo viso...ma ieri sera, ponedomi per la milionesima volta quella dannata domanda, mi sono risposta....si, voglio vivere...e non posso farlo vivendo in un sogno...
Questa mattina mi sono alzata alle 8 anche se in realtà ho aperto gli occhi alle 6 e 40..che poi sia sabato ed io sia l'unica ventenne sveglia a quest'ora in tutto l'emisfero è un piccolo dettaglio...oggi è una giornata speciale...oggi mi sono ripromessa di chiudere un capitolo della mia vita...sono pronta? No...sono decisa a farlo? Si...anche se a volte penso di no...voglio realmente farlo? No, anche se dovrei dire di si...riuscirò a farlo? Non lo so...anche perché se penso a quello che mi sono ripromessa di fare oggi mi viene solo voglia di vomitare...oltre a voler piangere ovviamente ma quello è un qualcosa che mi trascino dietro da tempo immemore quindi non ci do neanche più peso...
Dopo aver messo a posto casa, che poi casa è una parolona grossa dato che 'buco' descriverebbe meglio i 30 metri quadrati in cui vivo esco e giro senza apparente meta per Piazza del Duomo...faccio almeno 4 chilometri a piedi avanti ed indietro, entro in una trentina di negozi quasi a caso, faccio la fila in due panetterie, decisa a prendermi almeno un trancio di focaccia da mangiare, per poi uscirne senza aver comprato assolutamente nulla, consapevole che rimetterei fuori tutto..in compenso bevo quattro caffè..le mani che tremano ed il cuore che rischia di schiazzarmi fuori dal petto sono solo due effetti collaterali...quando prendo la metropolitana non so se la sensazione di claustrofobia sia causata da quel luogo che non ho mai amato molto oppure dalla sensazione strisciante che quello che sto per fare sia assolutamente una cosa che non riuscirò mai a portare a termine. È qualcosa di troppo difficile e troppo destabilizzante da fare...è come se mi dovessero asportare un rene senza anestesia...sareste capaci di vivere senza il vostro cuore? Ecco io mi sa che sto tentando di fare proprio quello...sto prendendo il seria considerazione la possibilità di poter vivere senza cuore...perché tagliare fuori dalla mia vita lui equivarrebbe a vivere senza cuore...perché il mio cuore lo ha lui...pensate che stia esagerando? No, non credo proprio..perché lui non è qualcuno a cui io penso ad intermittenza durante la giornata e che quindi potrei sostituire con qualcos'altro..no, lui è molto altro...sapete quando vi dicono che avete la testa fra le nuvole e la faccia da ebete? Ecco io quando penso a lui sono esattamente così...sapete quando ridete da sole pensando a qualcosa o a qualcuno? Io rido quando penso a lui, quel sorriso un pochino da rincoglionita...gli occhi a cuoricino e le labbra che vi si distendono da sole in un sorriso da cretina....è il mio primo pensiero la mattina...l'ultimo la sera....è costantemente nei miei pensieri...controllo il meteo per vedere se piove o c'è il sole nella città in cui vive..mi domando se stia bene almeno 50 volte al giorno...se prende un aereo, un treno, un pullman non sono tranquilla fino a quando non so che è arrivato a destinazione...mi chiedo sempre se si sente solo la sera e la notte, come mi sento sola io...mi chiedo se quando guarda il cielo pensa a qualcuno o alla mancanza di qualcuno, come faccio io...mi chiedo se magari guardiamo lo stesso cielo a volte, se nello stesso momento sorridiamo guardando lo stesso programma in televisione, se la notte stringiamo il cuscino nello stesso identico modo, pensando a quanto vorremmo stringere una persona in carne ed ossa...quindi no, non è un semplice pensiero passeggero nelle mie giornate...è qualcosa di diverso...riuscirei mai a vivere senza di lui? No...ma nonostante questa risposta...devo farlo...devo provarci...ed è per questo che alle 17:30 precise sono sotto a questo hotel...
Il Melià è uno degli hotel più in di Milano, uno di quelli che io posso solo guardare da fuori, uno di quelli dove alloggiano le modelle arrivate per la settimana della moda milanese..io sono out per questo posto...sono banale, sono normale, sono assolutamente e completamente anni luce lontana da questo posto..infatti sto fuori...mi siedo sul marciapiede e punto lo sguardo verso l'ingresso, quell'enorme e paurosa porta girevole che io vedo come l'ingresso dell'inferno..mi piacerebbe essere di quelle che vengono qui magre come un chiodo, vestite di tutto punto, che non si sentono inadeguate e fuori posto...io invece mi sento inadeguata a prescindere...se mi sento in questo modo nelle aule universitarie figuriamoci davanti a questo luogo..tutte e tutti mi fissano...io me ne frego...con la musica sparata nelle orecchie e un foglio in mano mi estraneo completamente dal mondo esterno...disegno delle cose a caso, tengo impegnate le mani che altrimenti mi tormenterei...alle 19 alzo gli occhi e davanti a me vedo almeno una ventina di persone..mi alzo dal mio posticino a terra e mi spazzolo i jeans...mi infilo il golfino nero e guardo male due ragazze che ridacchiano con il bastone per i selfie già pronto...so io dove glielo infilerei...il mio cellulare è spento nella borsa di pelle...non voglio avere neanche la tentazione di tirarlo fuori per immortalare lui...non voglio un ricordo di quella giornata, perché prima me ne dimenticherò meglio sarà..passeggio avanti ed indietro fino a quando il gruppetto delle sceme, come l'ho ribattezzato non inizia a parlare fitto fitto..capisco che Instagram ha dato loro notizie che il pullman sta arrivando...faccio un passo avanti, poi due indietro...quando il mezzo svolta l'angolo penso di svenire seduta stante...quando si ferma a pochi metri da me penso di collassare...quando il portellone si apre penso semplicemente che vorrei fermare il tempo...lo vedo scendere i tre scalini, lo vedo guardarsi attorno spaurito e nervoso, lo vedo sorridere leggermente a una ragazza riccia che gli si fionda addosso e senza neanche chiedergli nulla scatta una foto...faccio tre passi a destra e seguo i suoi movimenti..abbassa il viso e tira dritto...non sorride, scuote la testa a chi gli chiede di fermarsi...io mi accorgo di star piangendo quando sento bagnarsi il tessuto del maglioncino...mi muovo ancora ma non ho il coraggio di fare nulla...lui sta per entrare quando una ragazza vicino a me lo chiama...lui si gira e fa un cenno di saluto ma non torna indietro...poi il tempo si ferma...lui incrocia il mio sguardo e si blocca...non so cosa può pensare di me in quel momento, forse che sono completamente matta...sto piangendo, ho la faccia stravolta sicuramente...si, penserà che io sia pazza...ci guardiamo per almeno trenta secondi...io che mi mangio le unghie mentre per una volta non abbasso lo sguardo...lui che mi fissa stranito...quando lui fa un passo avanti io ne faccio due indietro...indietreggio e poi scappo via...corro fino a quando giro l'angolo, solo allora permetto alle lacrime di venire fuori a singhiozzi strozzati...gli ho detto addio e non sono assolutamente sicura di quello che ho appena fatto...

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