PARTE 35

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"Te mi fai morire un giorno o l'altro così però" fisso Sabrina che si mette a cavalcioni su di me dopo essersi sfilata le mutandine di pizzo blu che indossava "Ti ho solamente facilitato il compito...e poi non è assolutamente colpa mia se sei scopabile da morire" ridacchio alle sue parole..lei, all'inizio così timida si sta lasciando andare sempre di più. Sono contento di essere l'unico a ricevere i suoi complimenti espliciti e le sue attenzioni da donna innamorata..anche se spesso e volentieri sono un deficiente di prima categoria "Quindi sono scopabile"
"Molto...ti ho mai detto che vestito elegante mi piaci un sacco?" annuisco incapace di parlare mentre lei mi slaccia velocemente i bottoncini della camicia prima di abbassare la testa e baciarmi il lembo di pelle lasciato scoperto "Dio che buon profumo che hai" la sua bocca continua a sfiorarmi la pelle incendiandomi i sensi...se andare in limousine fa questo effetto a Sabrina forse ce la dovrei portare ogni sera "Piccola" poggio la testa al sedile dietro di me mentre le mie mani si poggiano sul suo fondoschiena nudo. Sabrina si è liberata del giaccone con cui l'avevo riparata dal freddo e anche la sua stola giace sul sedile. La gonna del vestito è raccolta attorno ai suoi fianchi grazie a quello spacco vertiginoso che mi ha fatto impazzire per tutta la sera "Mi piace tantissimo il tuo vestito...solo che..."
"Sei geloso...l'ho capito...solo che io voglio solo te accanto a me dovresti saperlo...insomma in questa limousine non vorrei nessun'altro e soprattutto non vorrei mai nessun'altro ragazzo dentro di me fra pochissimo tempo" le sue parole mi fanno gongolare letteralmente e lei se ne accorge "Sei l'unico ragazzo che mi ha fatta sua...e non esisterà mai un altro ragazzo per me...perché io voglio essere tua per sempre..." Sabrina si morde il labbro inferiore mentre io le sfilo le forcine che tenevano raccolti i suoi capelli. Adoro quando lei li porta appuntati in alto ma adoro centomila volte di più passarci le dita in mezzo "Sarai mia per sempre...perché solo con te il 'per sempre' non mi ha mai fatto paura..." è il suo turno di sorridere estasiata alle mie parole "Sei il mio per sempre Stephan"
"E tu il mio..." le prendo la mano dove porta la fede e gliela bacio poi intreccio le sue dita alle mie. Ci baciamo per un tempo infinito, mentre la limousine gira lentamente per Roma. È notte fonda e vedere la nostra città, come l'ha definita giustamente Sabrina, dormire è un qualcosa che non capita tutte le notti, ma che soprattutto non vorresti dividere con chiunque. Mentre lei mi fissa con i suoi grandissimi occhioni spalancati le faccio scendere le spalline del vestito...lei non si imbarazza, ormai è così abituata ai miei occhi su di lei che non arrossisce più anche se ha ancora quell'espressione sorpresa e assolutamente estasiata. Sabrina alza leggermente il bacino ed io le bacio la pelle fredda che a contatto con il mio fiato si scalda subito facendole venire la pelle d'oca. Mi abbraccia stretto ed io inspiro il suo inconfondibile profumo mentre le mordo i capezzoli "Era tipo cinque ore che reclamanano la mia attenzione" lei ride ma sa benissimo che quel vestito non ha facilitato per nulla l'afflusso del sangue al mio cervello. Sono riuscito solo a pensare a quando gli avrei abbassato quelle spalline e l'avrei leccata lentamente "Quando l'ho visto al negozio ho subito pensato a questo momento"
"Che cattiva ragazza che sei" la sculaccio leggermente e la sua risata mi rimbomba dentro "Sei stato tu a farmi diventare così...prima ero una ragazza che non aveva mai toccato prima un ragazzo..adesso non farei altro con te" Sabrina da risalto alle sue parole slacciandomi lentamente la fibbia dei pantaloni eleganti e poi insinuando la mano oltre i miei boxer "Giura che lo farai solo con me"
"Te lo giuro..." abbiamo i respiri accelerati mentre lei continua a toccarmi ed io le passo le mani sulla schiena sentendo le prime goccioline di sudore scenderle lungo la spina dorsale "È erotico da morire sentire quanto sei calda sotto le mie mani"
"Perché adesso non impegni le mani toccandomi dove sono veramente calda?" spalanco leggermente gli occhi alle sue parole. Non ha freni inibitori in quel momento, è pura creta nella mie mani così come io sono assolutamente in suo potere. Mai nessuna ragazza mi ha preso in quel modo...di testa, di pancia, di cuore...solo lei ha messo d'accordo il mio corpo e la mia anima..decido ovviamente di accontentarla..le mie mani vagano sotto il suo vestito e la sfiorano "Sei bollente piccola mia"
"È tutta sera che ti voglio...anche quando ti ho respinto, non sai che fatica ho fatto...ti avrei scopato contro quella colonna" le lecco la gola e lei annaspa in cerca d'aria mentre le mie dita la allargano e scivolano facilmente dentro di lei "Prendimi per favore, non ce la faccio più a resistere"
"Sabrina...amore mio...hai aspettato tanto...adesso sei sempre così impaziente" la prendo in giro ma lei sa benissimo che anche io non ho molto autocontrollo quando si tratta di lei "Ti avevo detto che una volta provato non mi sarei mai più staccata da te..."
"Ma questa notte una volta ti basterà amore mio?"
"Ma assolutamente no...il nostro letto ci aspetta" scuoto la testa ma sono perfettamente d'accordo con lei. Quella è una di quelle notti dove non si può dormire...avremo la giornata successiva per passare ore pigre a letto, in dormiveglia, abbracciati sotto il nostro piumone "Il nostro letto...senti quanto suona bene dire 'nostro'" non sono mai stato più convinto in vita mia di creare qualcosa di importante con una persona, anzi ho avuto sempre paura di dividere qualcosa con qualcuno "Di cosa hai paura bimbo?"
"Come fai a sapere che ho paura di qualcosa e ci sto pensando in questo esatto momento?"
"Perché ti conosco, a volte meglio di quanto conosca me stessa.."
"Ho semplicemente paura di donare una parte importante di me ad una persona perché se poi questa persona va via rimarrei senza un pezzo di me. Sono diffidente Sabrina, ma allo stesso tempo ho questo difetto, perché lo considero un difetto, di affezionarmi velocemente ad alcune persone...e non tutte alla fine sono degne della tua fiducia" Sabrina sposta leggermente il bacino e mi guida lentamente dentro di lei. Tiene gli occhi inchiodati nei miei, non batte neanche le ciglia per non perdere il contatto visivo..scivolo millimetro dopo millimetro dentro di lei che rimane immobile per poi abbassarsi e prendere ogni cosa che io posso donarle "Anche io ho paura...tanta...perché sono sempre stata da sola e quando sei sola devi rendere conto solo a te stessa. Decidi per te, per quello che è meglio per te...vai per la tua strada, a volte anzi nel mio caso quasi sempre non ascoltando quello che gli altri ti dicono. Se avessi ascoltato mia madre avrei dovuto lasciarti andare anni fa...ma adesso io cosa sarei? Nulla...ma ho avuto comunque paura di mettere in mano a te buona parte della mia vita, perché se te ne andassi io mi ritroverei senza una buona fetta di me. Perché la parte che hai tu non mi tornerebbe indietro di certo, te la lascerei e dovrei convivere con la consapevolezza di vivere sempre in modo incompleto...ma mi fido di te..."
"Anche io mi fido di te Sabrina...ma non mi fido del mondo esterno"
"Fidati di me e basta...la mia promessa di starti sempre accanto io la mantengo...andrò contro tutto e tutti per te, l'ho sempre fatto e continuerò a farlo...fidati di quello che vedi nei miei occhi..io mi fido dei tuoi Stephan...mi sono sempre affidata a quelli e mi affiderò sempre e solo a quelli" annuisco, incapace di dire qualcosa. Sabrina ha sempre avuto la straordinaria capacità di sapermi tranquillizzare, con le sue parole e con i suoi occhi..ci muoviamo lentamente, perché vogliamo che quello sia un momento di condivisione non solo fra i nostri corpi ma anche fra la mia anima e la sua. Ogni volta le dono qualcosa di me e prendo qualcosa di lei "Io sono tua Stephan..e tu sei mio...lo senti vero? Io non ti lascerò mai" me lo dice con le lacrime agli occhi...mi sembra di rivedere la Sabrina di due mesi e mezzo prima...a dispetto del vestito elegante e della limousine lei è sempre la stessa, quella che al buio ha tracciato il profilo del mio viso in una stanzetta di un albergo chic a Milano...quella che ho baciato non riuscendo a resistere all'attrazione folle che sentivo verso di lei "Neanche io ti lascerò mai" siamo incasinati, a volte pazzi, sicuramente lei avrebbe potuto scegliere un ragazzo meno scemo ma come ci doniamo l'uno all'altra noi due sfido chiunque a fare lo stesso. La stringo mentre Roma sfila accanto a noi...è uno spettacolo da togliere il fiato ma il vero spettacolo per me in quel momento è la ragazza seduta con me sui sedili di pelle...che si lascia andare attorno a me, con me, per me...mi lascia un pezzo di lei ed io le lascio una buona parte di me. Di lei e dei suoi occhi mi fido ciecamente...sono le uniche cose che non mi tradiranno mai...

NON LASCIARMI ANDAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora