PARTE 13

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Fisso la penisola della cucina cercando di capire se tutto sia assolutamente perfetto....quando decido che la mia disposizione della colazione è se non proprio perfetta abbastanza vicina alla perfezione batto le mani e poi corro verso la camera da letto. Avete mai avuto l'impressione che un attimo della vostra vita sia tipo da incorniciare di modo da riviverlo in eterno nella vostra mente? Ecco io in quel momento ho avuto proprio la sensazione perfetta che tutto fosse al posto giusto...che tutto fosse esattamente nella sua giusta collocazione...che l'universo intero in quel preciso istante si fosse per un secondo fermato ad ammirare l'assoluta perfezione...quella mattina, quel mercoledì 10 ottobre 2017, alle 8 e mezza, a Roma, in un appartamento in zona Eur, io sento che tutta la mia vita ora ha un senso. Poco importa se magari quello stesso giorno succederà qualcosa che in parte annebbierà la mia felicità...io in quel momento sono assolutamente e completamente felice. Che alla fine poi mi basta poco. Basta una stanza da letto parzialmente illuminata dal sole, basta un letto, basta soprattutto il ragazzo che è sdraiato su quel letto, basta che lui sia con il viso rivolto verso di me, l'accenno di un sorriso sul volto, gli occhi solo parzialmente aperti dato che si è appena svegliato, i capelli non perfetti come al solito ma lì posso dire che è colpa mia dato che durante la notte ci ho passato le dita in mezzo tantissime volte, il lenzuolo che lo copre solo dalla vita in giù...mi basta lui per essere felice...
"Hey amore mio..buongiorno" mi avvicino mentre lui mi fissa radiografando la mia tenuta da casa per quella mattina...una sua camicia bianca che ho preso dalla cabina armadio e un paio di mutandine color panna, capelli appuntati sulla sommità della tetsa con una matita che ho ripescato dal mio astuccio, che insieme al resto della mia roba dell'università ora ha il suo posto su un tavolo in quella che dovrebbe essere la stanza degli ospiti, ma che per ora è stata ribattezzata la mia stanza per studiare "Ciao amore" ecco, quella parola rende ancora tutti più perfetto...quel suo 'amore' rende ogni cosa più bella. Durante la notte, dopo essere tornati a casa, quelle 5 lettere, sapientemente combinate a formare una parola bellissima, sono arrivate spesso alle mie orecchie. Abbiamo fatto l'amore a lungo, prima dolcemente e poi senza poter frenare la passione che divampa sempre fra di noi quando siamo assieme...e la parola 'amore' spesso è uscita dalle sue labbra provocandomi il classico arresto cardiaco e una scarica pazzesca di brividi alla schiena. Ma sentirla di mattina, sentirla come prima frase della giornata è qualcosa che non si può neanche descrivere. Mi siedo sul letto e mi abbasso per baciarlo "Se vieni in cucina c'è una sorpresa per te"
"Una sorpresa che per caso comprende una conclusione dove tu sei nuda e facciamo l'amore? Potremmo provare il divano"
"Potrebbe essere....se fai il bravo" mi alzo, perché so benissimo che altrimenti il mio già precario autocontrollo andrà a farsi fottere, facendoci ritardare e soprattutto facendo ritardare Stephan agli allenamenti. Quella è la prima mattina in cui posso sfoderare la mia proverbiale vena culinaria con una colazione che anche il ristorante più chic si sogna. Mi sono svegliata tipo 90 minuti prima per far si che tutto sia pronto per lui e se Stephan continua a fissarmi come se volesse spogliarmi subito non so se resisterò a sufficienza. Cammino verso la porta della camera ma sfiga vuole che mi giri verso di lui mentre Stephan si sta stiracchiando, completamente nudo davanti a me, che rischio tipo un collasso completo...non sono ancora abituata a vederlo così "Per favore...abbi pietà di me..." lui ridacchia e la situazione non è che migliori anzi...sono seriamente tentata di mettere da parte la colazione ma alla fine gli allungo un paio di boxer presi dal cassetto "Muoviti..altrimenti non avremo tempo per il tuo finale di sorpresa" mi rigiro mentre lui si infila i boxer ma dopo neanche trenta secondi le sue braccia mi intrappolano abbracciandomi da dietro "Ti amo" sorrido alle sue parole e giro leggermente il viso per baciarlo "Anche io...ora vieni davanti a me...ti devo coprire gli occhi con le mani perché non puoi assolutamente sbirciare la mia sorpresa" lui obbedisce ed io, con qualche fatica data dalla differenza di altezza, gli copro gli occhi. Camminiamo fino alla cucina ridendo come due cretini poi lo faccio fermare "Non ti posso promettere che ogni mattina ti preparerò la colazione così...ma questa è la prima mattina in cui posso fare la perfetta donna di casa dato che ieri sei tornato ad un orario assurdo e quindi la colazione l'abbiamo saltata...questa è la prima mattina in cui posso viziarti e coccolarti...naturalmente ti ho preparato e messo a posto anche il borsone...e..." lui sposta delicatamente le mie mani posate sulle sue palpebre ed io saltello impaziente di capire se rimarrà contento della mia sorpresa. Io mi sono divertita un sacco a prepararla, non mi è pesato assolutamente e spero che lui capisca il perché ed il percome della mia piccola ma per me grande sorpresa "Sabrina..." Stephan cammina verso la penisola occupata da due tovagliette posate sulla superficie di marmo, da due piattini e da due tazze. Intorno una quantità di roba da mangiare che sicuramente potrebbe sfamare almeno una decina di persone "Non so cosa volevi mangiare quindi ho preparato un pochino di roba..c'è anche una piccola tortina che ho fatto l'altro giorno..." quando Stephan si gira verso di me mi prende il viso fra le mani e mi bacia facendomi arretrare contro lo sgabello. Sbatto contro la superficie e poi mi ci appoggio sopra abbracciandolo stretto "Sei fantastica....a me bastava un caffè ed una fettina di torta...e sai che devo rispettare la dieta"
"Lo so...ma mi faceva piacere prepararti questa cosa...e poi mi hai detto che spesso andavi prima a Trigoria per fare colazione lì di modo di non farla da solo e quindi...ho pensato che a volte sarai di fretta e non avremo tempo per farla assieme...invece è sempre stato uno dei miei desideri fare colazione con te..quindi...ecco qua..ora caffè o cappuccino?"
"Cappuccino..." lo bacio di nuovo prima di andare verso i fornelli per preparare il cappuccino "Tanta schiuma giusto?"
"Si..." per tutto il tempo che ci metto a montare il latte per ottenere la perfetta dose di schiuma che desidero lui mi abbraccia e mi tiene il mento posato sulla spalla "Te l'ho detto che da questo momento stare in questa casa sarà assolutamente magnifico dato che ci sei tu con me?" scuoto la testa "Te lo dico adesso...hai portato in questa casa e nella mia vita qualcosa che cercavo ma che non avevo mai trovato prima..."
"Cioè?" verso il latte nelle due tazze e ci spolvero sopra una generosa dose di cacao "Sento profumo di casa adesso...prima erano solo quattro mura che non vivevo realmente..ora mi sembra tutto diverso" è tutto diverso ora...è nostro e mai prima di allora sono stata così felice...

NON LASCIARMI ANDAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora