PARTE 34

681 13 0
                                    

"Stephan" busso alla porta del bagno, quello più piccolo di casa nostra, dato che per prepararci per quella serata abbiamo deciso di dividerci e utilizzare ognuno un bagno diverso. La motivazione molto semplice è che se ci fossimo preparati assieme non saremmo mai usciti da casa. Come al solito io ho finito prima, anche se in realtà ho dovuto pure appuntarmi i capelli, truccarmi e trovare abbastanza coraggio per salire su degli infernali tacchi alti 18 centimetri. È la prima volta che mi vesto veramente elegante, neanche quando mi sono sposata ero messa così. Sorrido al pensiero che probabilmente è perché ho saputo di sposarmi poche ore prima di pronunciare i voti nuziali e quindi non ho avuto tempo di entrare in panico da abito come lo chiamo io. Invece quella volta il vestito è pronto da due giorni buoni ed io ho avuto molto tempo per pensare con orrore a quante cose possono andare storte "Siamo già in ritardo...cioè non siamo in ritardo ma sai che odio arrivare anche solo due minuti dopo...magari c'è traffico. A proposito ma che macchina usiamo?"
"La limousine" sgrano gli occhi fissando il legno della porta ancora chiusa "Scusa?"
"La limousine" lui apre la porta poi si sistema la giacca "Mi aiuti a mettere la cravatta?" so che non ha assolutamente bisogno che lo aiuti a mettersi la cravatta ma sa anche che io adoro mettergli la cravatta, anche se con le mani che tremano violentemente sarà un'impresa quasi titanica. Porto a termine il mio compito relativamente in fretta poi gli poso le mani sulle spalle e lo bacio sulle labbra "Per questa sera non devo mettermi in punta di piedi per raggiungerti..."
"Sei troppo alta per i miei gusti...e troppo bella Sabrina aggiungerei..tutti ti guarderanno ed io sarò gelosissimo piccola..."
"Ma se quasi tutti i tuoi compagni sono felicemente fidanzati o sposati...cosa devi essere geloso a fare?" gli sistemo i capelli perfetti, dato che lui è stato poche ore prima dal parrucchiere, da cui non andava da cinque giorni, tantissimo tempo per lui "Pure Lore è fidanzato ma non ha tenuto le mani a posto" lo dice con una nota scherzosa nella voce ma sotto sotto so che quella storia di Lorenzo non l'ha ancora superata del tutto "Stephan...."
"Scusa...ma voi sarete a stretto contatto per la prima volta dopo quello che è successo e quindi...sono nervoso"
"Sapevi che ci saremmo visti...ma sai anche che abbiamo parlato per telefono e abbiamo chiarito...quindi ci lasciamo alle spalle sta cosa e guardiamo alla serata che ci aspetta? Sarà una bellissima cena di beneficenza, in un posto bellissimo..ho visto le foto e la location è spettacolare, e poi sarà tutta addobbata per Natale quindi...sai che adoro le decorazioni natalizie?" lui ride e sfrega il naso contro il mio "Non l'avrei mai detto amore mio...sei probabilmente l'unica in Italia che ha addobbato anche il bagno"
"Simpatico...comunque adesso siamo ufficialmente in ritardo per colpa tua..andiamo va" sfuggo alle sue braccia, non so neanche io perché...cioè lo so eccome...sto entrando in panico serio "Piccola...vieni qua" mi prende per il polso e mi fa fare un giravolta cosicché mi ritrovo fra le sue braccia...Stephan mi bacia il collo e poi cammina fino all'ingresso dove c'è uno specchio ad altezza naturale dove io di solito non mi guardo mai mentre lui lo fa sempre...mi ci mette davanti poi si piazza dietro di me "Sei bellissima...anzi direi che in questo momento userei altri aggettivi ma sarebbero troppo poco soft e me li tengo per dopo, per quando torneremo qui e ti toglierò sto vestito.." abbasso la testa ma lui me la rialza "Quando ti ho vista il 30 settembre eri bellissima, ma eri una ragazzina Sabrina, impaurita e timorosa...in due mesi e mezzo sei diventata una donna spettacolare, sei mia moglie e porti dentro di te i nostri due bimbi...sei diversa ma quello che è rimasto immutato è il fatto che sei l'unica che vorrei accanto. A tutti gli eventi sono sempre andato da solo, era il 2014 quando ho portato una ragazza ad una cena ufficiale per la prima ed ultima volta. Ora siamo a fine 2017 ed io porto te come donna della mia vita e mamma dei miei figli" annuisco poi guardo la nostra immagine riflessa nello specchio. Quasi non mi riconosco con uno spettacolare abito blu notte di seta, che scivola morbido sulle mie curve. È un modello a sottoveste, con due sottilissime catenine dorate che lo sostengono. Data la mia seconda mi sono potuta permettere di evitare la costrizione del reggiseno ma sto notando che l'occhio di Stephan cade sempre su quel particolare. L'abito si chiude con un leggero strascico e con il dettaglio di uno spacco profondo sulla gamba destra. I tacchi e una stola di pelliccia dello stesso colore dell'abito completano il mio look. Ovviamente, come mi ha espressamente richiesto lui ho i capelli raccolti e ho accentuato il trucco ma non di molto. Soprattutto niente rossetto, altra richiesta di mio marito. Superfluo dire quanto lui sia bello, soprattutto con la barba di un giorno che io gli ho chiesto espressamente di non farsi dato che mi piace ancora di più, se mai sia possibile "Siamo una bella coppia no?" lui mi abbraccia da dietro e posa la testa sulla mia spalla "Si siamo belli..." sorrido e penso che all'apparenza, vestita così, sono lontana anni luce dalla ragazza di fine settembre. Sotto sotto sono sempre la stessa ma ogni giornata passata con lui mi fa sentire sempre più parte di quel mondo scintillante e pieno di colori ma che alla fine è fatto di cose semplici, ovviamente se hai abbastanza testa da non pensare che sia tutto oro quello che luccica. Ho imparato che bisogna distinguere fra chi brilla di luce riflessa e pian piano smette di brillare lontano dalla sua fonte di luce e chi brilla di luce propria. Stephan appartiene alla seconda categoria sicuramente..un pochino della sua luce arriva a me ma io me la tengo dentro..solo il mio sorriso scintillante fa capire che sono felice, anzi che sono al settimo cielo ed è solo merito suo "Andiamo adesso? Che la limo ci aspetta" Stephan mi aiuta ad indossare la stola, poi usciamo da casa. La serata di beneficenza, nonché festa di Natale della squadra si terrà a Villa Gianicolense ed è stata già ribattezzata come uno degli eventi mondani più chic del periodo nella capitale. Se la Villa è bella come appare nelle foto che ho visto già mi immagino come possa essere addobbata per Natale. A tutti gli ospiti sarà chiesto di donare una cifra di loro scelta da devolvere all'Ospedale Sant'Andrea. Molti giocatori hanno lanciato l'idea qualche giorno prima di comprare ognuno dei giochi da portare come regalo di Natale al reparto pediatrico prima del 25 dicembre. Io e Stephan abbiamo comprato giocattoli da riempire uno scatolone che lui ora sta portando faticosamente in braccio. Come tutte le cose che riguardano i bambini io e lui ci siamo fatti prendere la mano. Sarà che fra otto mesi ne avremo due che gireranno per casa. Quando usciamo dal portone ad attenderci fuori c'è una limousine nera fiammante. L'autista porta lo scatolone in macchina mentre io e Stephan camminiamo verso l'auto "Mai stata su una limo?"
"Effettivamente non ti ho detto che mia madre mi ci portava a scuola...ma ti pare? Ovvio che non ci sono mai salita, ma non ne ho neanche vista una da vicino..." accarezzo la carrozzeria lucida "Saliamo e andiamo a questa festa prima che decida di portarti in un posto sperduto e farti di tutto" lui mi fissa scandalizzato ma sotto sotto sorride e quando mi da la mano per aiutarmi a salire indugia con l'altra mano sul mio fondoschiena sicuramente per un tempo superiore al necessario. Quando la macchina si stacca dal marciapiede ed inizia a attraversare Roma prendo la sua mano e la stringo. Lui giocherella con i miei bracciali mentre fissa fuori "Hey bimbo...a che pensi?"
"A quando sono stato ad un evento con la mia ex" anche io mi ricordo quell'evento...davanti alle loro foto ci ho pianto almeno due giorni. In quel momento ho pensato che lui era troppo irraggiungibile per me, qualcuno che mai avrebbe potuto incrociare la mia strada "Siamo in una città diversa, sono passati 4 anni...come si dice ne è passata di acqua sotto i ponti...periodi positivi e periodi di merda...ora sei cresciuto e sicuramente sei maturato rispetto ad allora..ti capita spesso di ripensare a quel periodo?"
"A volte...ma non con nostalgia Sabrina, questo mettitelo in testa...penso a quanto credevo di avere tutto ed invece non avevo proprio un cazzo..." effettivamente ricordo anche la sua espressione, qualcosa di molto diverso da quella che ha adesso "Hai scelto anche una ragazza molto diversa dalla tua ex...e anche dalla tua ultima conquista" scherzo su Giada anche se a volte ho una paura boia che prima o poi lei faccia una cazzata colossale "Ho scelto l'unica donna che voglio accanto per sempre" mi prende il mento fra le dita e mi bacia "Ma che dolce il mio amore..."
"Sto cercando di fare discorsi profondi per tenere le mani a posto dato che quello spacco è molto allettante" sbuffo ma sotto sotto rido delle sue parole "Stavi andando benissimo, invece come al solito..." mi racchiude la guancia nel palmo della mano e poi mi fa scorrere il pollice sulle labbra "..come al solito sei troppo scopabile..." arrossisco mentre la sua mano scende lungo la mia gola, poi le sue dita sfiorano il davanti della mia scollatura "...senza reggiseno Sabrina..." avvampo letteralmente quando la sua mano mi racchiude il seno per torturarmi il capezzolo con il pollice "Al ritorno ti scopo su sti sedili lo sai vero?" annuisco soggiogata, incantata dai suoi occhi che fiammeggiano "Mi baci adesso? Per favore" la sua bocca reclama la mia ma non è un bacio tenero o dolce...è un bacio che mi fa pregustare quello che verrà dopo la festa, perché alla fine abbiamo deciso di cercare di fare i bravi, almeno fino a quando risaliremo sulla limousine. La sua mano percorre la mia coscia lasciata nuda dallo spacco ed io mi aggrappo alla sua giacca "Fermami Sabrina che altrimenti il mio proposito va a farsi benedire" rido sulle sua labbra ma lo ribacio ancora...so che in quel momento lui ha bisogno di scacciare il ricordo di quella festa di quattro anni prima e se vuole baciarmi fino a quando arriveremo a destinazione a me va più che bene..

NON LASCIARMI ANDAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora