Inizio a vedere tutto sfuocato , sento un battito nella cassa toracica ed improvvisamente inizio a tossire ripetutamente. Tutto intorno a me si fa più chiaro ,sono in una stanza totalmente bianca : sedie bianche, muri tali e anche il mobilio.
L'ultima cosa che ricordo é un "addio" sussurrato:Ma da chi?
Deduco di essere in infermeria e quindi suono il campanellino per far arrivare l'infermuera.
Appena arrivata la sento urlare « medico! Miracolo! S'è svegliata!» detto questo un uomo a me sconosciuto anch'esso con il camice in tinta con la stanza entra «salve signorina Oltresonni» mi rivolge un sorriso al quanto falso per poi continuare«vedo che si è finalmente svegliata» io gli rivolgo un'occhiata interrogativa «come scusi... svegliata da cosa?» «oh non si ricorda proprio niente?» e lo chiede a me ?! È lui il medico diamine! «no niente di niente» «niente di niente eh» ripete «nella mia mente risuonano sfocate solo alcune voci» «può essere un buon inizio. Ma dal momento che si è svegliata può tornare al manicomio . La dimetto» dopo aver pronunciato quella parola spalanco gli occhi e in men che non si dica metto le mani davanti alla bocca e sospiro «ancora..»Mi stanno trasportando sopra ad un mezzo. Non posso crederci , non mi ricordo niente! Sono inutile! Inutile inutile inutile! Continuo a ripetermelo dandomi degli schiaffi in testa e cercando di strapparmi i capelli dalla mia testa .Cosa ci faccio qui? Cos'é che ho sbagliato?
Appena esco dal veicolo una brezza di vento autunnale mi avvolge completamente e un'odore di smog si arrampica sulle mie narici.
L'edificio è rimasto come un tempo: cemento ingrigito da esso e colmo di graffiti.
La gente pensa che siano alquanto inutili, ma non capiscono niente.
Sono scritte prese da libri, inventate da autori incompresi, scrittori distrutti con corde vocali maledette che , solo tramite la scrittura riescono ad urlare.
Non hanno neanche la più pallida idea di che mezzo di espressione siano.
Sono arte.
A distrarmi dalla mia analisi dell' opera é una guardia che mi sta spingendo dentro a forza e cosa potrei fare io per fermarlo?
Ormai di me rimane solo un esile corpicino, insinuante: vuoto.
Mi sbattono dentro una camera e la chiudono.
Mi sono stancata del bianco lo trovo ovunque... indovinate di che colore é questa stanza? Esatto bianca.
Sono presenti un letto leggermente logorato, un lavandino e uno specchio. Con lo sguardo basso mi dirigo ad esso e non appena alzo lo sguardo ritrovo la figura più orripilante che io abbia mai visto
Pelle bianca come la neve , labbra secche e screpolate, le mie ossa che prima facevano solo capolino ora sono in mostra più che mai e le clavicole si scorgono da metri e metri di distanza e sotto i miei occhi é calata la notte, delle macchie Nero-violacee si sono colorate sul mio volto sotto di essi, i mei capelli neri erano diventati più... grigiastri.
Avevo perso vigore durante quello stupidissimo coma e, se voglio resistere -cosa incerta- devo recuperare le forze.
Mi stendo sul letto -tipo brandina- e mi lascio cullare dal dolce suono delle muse.
«Svegliaaaaaaaaa» un urlo proveniente da non so dove interrompe il mio prezioso sonno . Mi alzo e noto che piano piano le occhiaie stanno scomparendo.
Un passo avanti.
Esco dalla cella precedentemente aperta da una guardia . «il direttore vuole parlarti» e senza ritegno mi spinge fino al suo ufficio.
Bussa;
«avanti» apre la porta e trovo davanti a me un uomo, che non si addice a questo posto, con la faccia velata di allegria , i baffi all insù e il capelli curati bianchi. È intento a intingere un biscotto, fin troppo grande per quella tazzina nella medesima. «salve bella donzella! Io sono il direttore del centro psichiatrico, sono qui per comunicarle che può tornare alla prigione.» «ow ok, quando?» rispondo con tono sorpreso.. è da poco che sono qui.. «subito» e dopo questa parola solo qualche frammento sfocato
«oddio»
«che dite starà bene?»
«ma starà solo dormendo!»
Apro gli occhi.
Avrei saputo riconoscere quella stanza tra mille. Quella era la mia stanza, dove tutto era cominciato.;;;;;CF;;;;;;
E invece eccomi quiiiiiii, Buon Anno!
Mi sono ricreduta , però non so ogni quanto aggiornerò. Detto questo buon anno!!
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Devil //B.M
FanfictionAvete presente quando la vita vi sembra troppo normale? E nell'istante dopo sembra che stia cadendo tutto a pezzi? Ecco, questo è il riassunto di una parte di adolescenza di Francesca , una 17enne dal capello corvino e gli occhi scuri... Solo un'an...