Capitolo 2

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- Ti ha fatto del male? Merda perdi sangue dal braccio, ti porto subito in ospedale!

Mi lascio portare in ospedale sotto shock, non mi rendo conto neppure del tragitto, solo dopo quelle che sembrano ore vengo riportata alla realtà da due poliziotti che mi chiedono cosa è successo.

- Sono stata aggredita da un uomo che viene spesso al bar dove lavoro, mi ha puntato un coltello alla pancia e ha cercato di violentarmi.

- Signorina può descriverci l'aggressore? Intanto ci dica dove lavora in modo da poter mandare un agente per controllare i filmati delle telecamere.

Dopo aver detto tutto agli agenti mi rendo conto che ormai è mattino ed io devo andare a prendere Ginevra, oggi è sabato e dovrebbe essere la giornata in cui la porto al parco quindi non posso fare tardi anche se mi sento uno straccio, lei viene prima di tutto! Mi alzo e vado a cercare un medico per firmare i fogli di dimissione e poter andare via, ma quando esco dalla stanza in cui mi trovo mi scontro con l'uomo che mi ha salvata, che ci fa ancora qua? Mi ero dimenticata di lui.

- Emh ciao, sono Elizabeth, ti ringrazio per avermi salvata. Se non ci fossi stato tu non so cosa mi sarebbe potuto succedere! Ora devo andare, grazie ancora!

Ora che lo guardo bene noto che è davvero molto bello, mascella squadrata con un lieve accenno di barba, labbra rosse e carnose, due occhi così verdi da ricordare le foglie di una foresta e capelli castani a spazzola, per non parlare del fisico, sembra un personal trainer!

- Io sono Dorian Smith, dove credi di andare? Devi rimanere in ospedale e riposare, non ti faccio uscire di qui quel tizio potrebbe trovarti!

- Senti ma chi ti credi di essere? Io devo andare via adesso! Non ti conosco, ti ringrazio per avermi salvato ma non puoi dirmi cosa devo fare!

- Ah si? Si da il caso che io sia il proprietario di quest'ospedale e se dico che non uscirai tu non uscirai!

- Potresti essere anche il presidente ma io ora devo andare da mia figlia e tu non puoi trattenermi!

- Figlia? Ma quanti anni hai? Sei una ragazzina! Ma come si permette questi qui?

Se è il proprietario di questo posto è probabile che sia abituato ad ottenere tutto quello che vuole ma non funziona così nella vita reale, io non lo conosco e non mi interessa conoscerlo, l'unica cosa che mi interessa è andare da mia figlia!

- Non ti riguarda, addio!

Incredibilmente da quando ho nominato mia figlia ha cambiato espressione, sembra spiazzato e anche qualcos'altro che non riesco a capire, ma si volta e va via senza neppure salutare.

Trovo un medico subito, dopo avermi dato mille avvertenze finalmente mi fa firmare i documenti per la dimissione. Dopo essere tornata a casa mi fiondo in doccia, mi sento sporca e continuo a strofinare i punti in cui mi ha toccata quel mostro. Non riesco a credere che sia capitato a me, insomma queste cose succedono in TV non alle persone come me.

Finalmente sono in viaggio verso casa di Debora, continuo a guardare lo specchietto, ho paura di essere seguita. Forse questa cosa mi ha turbata più di quanto pensavo.

- Mamma andiamo al parco giochi? Ti pregooooo..

- Va bene amore saluta Debo e andiamo.

Al parco la mia bambina corre tra un gioco e l'altro, sembra divertirsi un mondo. Adoro vederla così felice, mi dispiace non abbia un padre ma non credo mi sentirò mai pronta per una relazione e poi ormai siamo in simbiosi io e lei.

- Amore dai è tardi, andiamo a prendere una pizza e poi torniamo a casa per guardare La sirenetta ti va?

- Un'altra volta? Possiamo guardare Sammy? Voglio le tartarughe!

Dopo aver preso una pizza ci avviamo verso casa per guardare il cartone sulle tartarughe con la sensazione di essere osservata, non mi sento a mio agio con queste sensazioni, forse ho bisogno di rilassarmi e dimenticarmi la notte appena trascorsa.

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