Capitolo 6

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Elizabeth
Dopo essere letteralmente scappata dal ufficio di Dorian mi sono rifugiata a casa ed ingozzata di gelato insieme a Ginevra.
Sto andando a lavoro e sono terrorizzata da ciò che posso trovare, ieri sono scappata e non ho finito il mio turno, spero di avere ancora il mio lavoro.
Sono a lavoro da tre ore e Dorian non mi ha rivolto la parola, non mi ha neppure guardato in faccia! Sembra incazzato, dopo ieri sono io quella arrabbiata, mi ha sbattuto sulla scrivania e ora mi ignora? Accidenti a me dovrei esserne felice dopotutto è quello che volevo, mi ha tolto il problema di essere io ad ignorarlo. La verità è che mi fa rabbia questo suo comportamento, mi sento come se fossi una facile e probabilmente è quello che pensa lui di me, non può essere più lontano dalla verità. Non tocco un uomo da quando sono stata mollata dal padre di mia figlia.
Dorian
Sono incazzato. Molto incazzato. Il mio investigatore privato mi ha dato fin troppe informazioni. Proprio lui doveva essere il padre di sua figlia, chi se non Grag Oliver, la persona che più odio al mondo! Quel bastardo ha cercato di fottermi troppe volte ma ora troverò il modo di fottere lui, userò lei e userò sua figlia! Io so perché non ha voluto avere nulla a che fare con quella donna e con sua figlia, aveva paura, paura di me. Fa bene ad avere paura perché io li annienteró.
Grag Oliver, lo stronzo più stronzo di tutti i tempi, i nostri genitori erano amici e soci in affari e così anche io e Grag siamo diventati amici e poi soci dopo che i nostri genitori si sono ritirati. Tutto perfetto fino a quando l'ho beccato in ufficio a sbattersi la mia futura moglie, gli ho spaccato la faccia e ho buttato fuori casa lei. Quel bastardo ha anche cercato di appropriasi di tutto l'ospedale falsificando dei documenti, così ora legalmente possediamo insieme l'ospedale però Grag si occupa di altro e non viene quasi mai in ospedale.
Sono molto cambiato da allora, ora ho un sacco di affari per le mani, affari molto redditizi e pericolosi, lui lo sa ed è per questo che non ha più cercato di fottermi. Ha paura.
A noi due Elizabeth Gray.
Elizabeth
Oggi non posso andare a prendere Ginevra a scuola perché ho il turno pomeridiano così ho chiesto alla babysitter di portarla al bar per aspettare la fine del mio turno, ho promesso a Ginevra di portarla a scegliere un nuovo giocattolo così ha insistito per aspettare 2 ore che io finisca il turno per poter andare a cercare un pony viola da pettinare.
Il capo è chiuso nel suo ufficio da ore, non è come Matt, lui lavorava con noi ma é meglio così, è più facile andare avanti cercando di dimenticare cosa è successo se almeno non ce l'ho davanti ogni secondo.
Ginevra è arrivata ed io mi avvicino per salutarla, mi sembra di passare sempre troppo poco tempo con lei ma devo lavorare il più possibile per non farle mancare nulla.
- Elizabeth ti devo parlare.
Questa non ci voleva di cosa vuole parlare?
- Mi dica signore.
- Io ti pago per lavorare non per giocare con i bambini!!
È arrabbiato ma ho solo salutato mia figlia, cosa c'è di male? Con Matt è successo di aver tenuto per tutto il mio turno Ginevra qui con me e non è mai stato un problema.
- Mi scusi signore ma è mia figlia, l'ho solo salutata.
Cambia espressione e lo vedo grattarsi il mento pensieroso, merda è davvero sexy ed io ci ho fatto sesso. Avvampo pensando a cosa abbiamo fatto e alla sua promessa. Lui mi guarda con un sorrisino come se sapesse a cosa sto pensando, il risultato è che avvampo ancora di più.
- E così è tua figlia, non l'avevo riconosciuta. Torna a lavoro.
Ritorno al mio lavoro ma dopo 10 minuti mi accorgo che Dorian sta parlando con la mia bambina, che diavolo pensa di fare? Dopo quello che abbiamo fatto deve stare molto lontano da lei. Faccio un passo verso di loro per poter portare via Dorian e chiedergli di stare lontano da mia figlia quando la sento ridere felice, è bello sentirla ridere così, per questa volta penso che non dirò nulla a Dorian dopotutto non penso che porteró tanto spesso qui Ginevra. Mi avvicino con la scusa di chiedere se vogliono ordinare qualcosa per sapere che cosa l'ha fatta ridere così.
- Vi porto qualcosa?
Chiedo rivolgendomi alla babysitter.
- Mamma mamma il signor Dorian mi ha detto che anche a lui piacevano i pony da piccolo! Mi ha detto che può portarmi da un pony vero, ti prego mamma possiamo andarci?
- Tesoro non credo che dovremo infastidire il signor Dorian e poi oggi avrai il tuo pony viola non sei contenta?
- Oh Elizabeth per me sarebbe un piacere rendere felice questa graziosa bambina.
Ora dovrò per forza dire al mio capo di stare lontano da mia figlia, Ginevra piangerà moltissimo quando le dirò che non potremo andare a vedere il pony con Dorian ma non posso correre il rischio che si affezioni ad un uomo.
- Hai sentito mamma? Possiamo andare vero?
- Tesoro ne riparliamo dopo va bene? Ora devo tornare a lavoro.
Mente mi allontano lancio un'occhiataccia a Dorian, non può fare così.
Finalmente ho finito il turno di lavoro e dopo aver congedato la babysitter mi avvio con Ginevra verso il negozio di giocattoli. Purtroppo non abbiamo trovato il pony e Ginevra ha pianto tantissimo così sono riuscita a calmarla promettendole che saremo andare a cercarlo da un'altra parte quando avrei avuto la giornata libera dal lavoro.
Finalmente questa giornata è finita e posso andare a letto ma sono consapevole che dovrò al più presto sistemare la faccenda con il mio capo.

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