Capitolo 13

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Elizabeth
Questa è sicuramente la giornata di merda per eccellenza, sono arrabbiata anzi molto molto arrabbiata! Come ha potuto? Quello stronzo prima viene a dirmi di quando gli piacerebbe far parte della nostra vita e poi lo becco con quella sciacquetta, si proprio una sciacquetta, non può essere diversamente! Oh ma se crede che me ne starò con le mani in mano si sbaglia di grosso, vediamo come se la passa se lo ripago con la stessa moneta, ho già in mente un piano.
Chiamo Debora e dopo averle raccontato tutto quello che è successo le espongo il mio piano, dopo aver riso per dieci minuti mi dice che si farà trovare al bar per metterci all'opera. Che dire forse ho sbagliato a giudicare questa giornata di merda, avrà sicuramente dei risvolti interessanti.
Quando arrivo al bar per il mio turno Debora è già arrivata e mi fa l'occhiolino, io rispondo con una linguaccia e iniziò il mio lavoro. Di lui ancora neppure l'ombra, Debs inizia a scocciarsi di bere litri di caffè nell'attesa, ma ecco che lui entra con la sua maledetta barbie, per un attimo lo guardo e lui guarda me, subito mi volto verso Debora e la vedo arrivate a passo spedito.
- Ehi Liz come va? Senti che dici se stasera usciamo a divertirci? David non vede l'ora di vederti, da quando vi ho presentato non fa altro che parlare di te.
- David? Ah ma stai parlando di quel pezzo di uomo che ti sta ristrutturando casa? Be allora dove andiamo?
- Siiiiii!!! Allora passo a prenderti io alle dieci e trenta così hai anche il tempo di mettere a letto Ginevra, penso che il Gió Pub sia perfetto! A stasera tesoro!
Purtroppo sono riuscita a convincerla a mettere su questa messinscena a condizione che saremmo uscire lo stesso, ora che vedo la faccia rossa di Dorian credo proprio ne sia valsa la pena. Oh oh si sta avvicinando a me a passo di carica, sembra un toro!
- Ora basta Elizabeth ti ho già detto che ti pago per lavorare e non progettare uscite con le tue amichette! La prossima volta non mi ripeteró, troverai direttamente una lettera di licenziamento.
- Va bene signor Smith non si ripeterà più.
- Tesoro dovresti mettere in riga i tuoi dipendenti o cambiarli direttamente.
Ecco la stronza di Dorian che si è messa in mezzo per dare il suo contributo alla conversazione, vorrei staccarle quei maledetti capelli uno ad uno!
- Oh cara la metteró in riga sicuramente!
Oh mio Dio ero arrabbiata con lui ed ora mi trovo eccitata, questa aveva l'aria di una promessa maliziosa!
Per fortuna accompagna la sua "ospite" nel suo ufficio subito dopo la sua battutina perché non avrei potuto resistere per molto al suo sguardo.
Poco dopo esce con lei al seguito ma prima di lasciare il bar mi lancia un'occhiataccia che potrebbe uccidere!
Lo sapevo che avrebbe fatto effetto, stranamente non mi sento abbastanza soddisfatta, alla fine lui è comunque andato via con lei e sono sempre più arrabbiata. Al solo pensiero delle sue mani su di lei mi viene da piangere ma una cosa è certa non metterà mai più le sue mani su di me ora che ha toccato lei, sono felice che il fatto di sapermi con un uomo che non sia lui lo faccia arrabbiare ma non posso perdonarlo. Insomma appena abbiamo avuto una discussione è andato a rintanarsi con un'altra, vuol dire solo che ho sempre avuto ragione sugli uomini e su di lui.

Sono pronta per l'uscita con Debora anche se invece di sembrare una normale ragazza di 24 anni sembro una vecchia depressa si 50 anni. Per tutto il viaggio la mia amica si impegna a farmelo notare. Per fortuna ci pensano un paio di drink a tirarmi su, forse devo rallentare se non voglio finire piegata sulla tavoletta del water però mi sento troppo bene ora per smettere.
- Ehi Liz guarda chi c'è al bar? E guarda caso ti sta fissando con un sorrisino di sfida, siamo state beccate!
Lo sporco traditore è venuto a controllare, non posso crederci! Ed ora sta addirittura sorridendo, si sentirà soddisfatto di aver scoperto il mio bluff.
- É un disastro, penserà che ho fatto quella scena perché sono gelosa!
- Be Liz é la verità!
Devo fare qualcosa, resa audace dall'alcool mi alzo e mi butto in pista, dopo essermi guardata in torno intercetto un ragazzo carino e gli vado incontro, iniziamo a ballare e subito gli appoggio le tette sopra, voglio che Dorian mi veda e capisca come mi sono sentita io, il tizio di cui non conosco neppure il nome si aggrappa ai miei glutei e continuiamo a ballare. Vorrei piangere, la verità è che sono le sue mani che vorrei addosso, vorrei sentire il suo odore, ma non posso lui è come tutti gli altri uomini ed io devo dimenticarmi assolutamente di lui e così lo bacio. Mi butto su di lui e lo bacio, ma non un bacio casto, un bacio passionale carico di promesse che peró non voglio mantenere, ok ragazza risponde subito al mio bacio e mi stringe di più a se. Sto sbagliano, baciano lui non dimenticherò sicuramente Dorian ma non mi importa per stasera voglio divertirmi e basta.
Mi sento tirar via e in un attimo sono sulla spalla di qualcuno, è lui ! Sento il suo profumo, che cavolo sta facendo? Mi cerco di liberarmi ma lui stringe la presa, ho la faccia sul suo sedere e cerco di morderlo per farmi lasciare andare.
- Basta Elizabeth non ti farò scendere quindi smettila immediatamente di cercare di liberarti, hai già fatto abbastanza per stasera!
- Che c'è mister Sei Mia Ricordalo non riesci a lasciarmi in pace? Mettimi giù voglio tornare dal mio amico!
- Se non stia zitta ci torno io dal tuo amico!
Questa volta sto zitta, sembra molto serio!
- Debora sto portando io Elizabeth a casa.
Non da neppure il tempo alla mia amica, di cui in questa posizione vedo solo che piedi, di rispondere che si sta già fiondando fuori. Arrivati alla sua auto mi infila dentro e fa scattare la cintura, subito me lo trovo al mio fianco.
- Potevo tornare benissimo da sola a casa, perché l'hai fatto?
Sembra stia usando la tattica del silenzio perché non mi risponde.
- Oppure ci avrebbe pensato il mio nuovo amico a portarmi a casa!
Cerco di provocarlo ma ancora non risponde, saggiamente decido di stare zitta anche io fino a quando non mi rendo conto che questa non è la strada per casa mia.
- Dove diavolo mi stai portando? Hai detto che mi riportavi tu a casa!
Siamo in mezzo al nulla quando ferma la macchina ed inserisce la chiusura di sicurezza.
- Dimmi perché lo hai fatto, perché lo hai baciato e perché ti sei fatta toccare.
- Non sono affari tuoi, sono uscita a divertirmi ed è ciò che stavo facendo.
- Ah quindi ti sembra normale che mentre stai con me ti fai toccare da un'altro?
- Io non sto con te e ora riportati a casa.
- Voglio che mi dici il motivo!
- Te l'ho già detto volevo solo divertirmi!
In un attimo è fuori dalla macchina e trascina fuori anche me, mi piega a pancia in giù sul cofano, mi tira su la e giù le mutandine, in un secondo è dentro si me. Urlo fortissimo.
- Dimmi perché ti stavo lasciando toccare da quello e perché lo hai baciato!
- Non lo so!
All'improvviso arriva un'altra Stoccata più forte di prima.
- Dimmi la verità!
- Volevo farti provare quello che ho provato io!
Ecco l'ho detto! Lo sento sospirare dietro di me e piano piano rallenta, si fa più dolce e finalmente facciamo l'amore. Dopo essermi sistemata mi siedo in macchina e mi chiudo nei miei pensieri, non avrei dovuto lasciarglielo fare, mi ero ripromessa che non ci sarei più stata dopo averlo visto con lei.
Dorian si siede di fianco a me e subito mette in moto la macchina, questa volta sono sicura che mi sta portando a casa.
- Liz non voglio che baci nessuno oltre me, potrei arrabbiarmi davvero la prossima volta.
- Ma insomma tu puoi fare ciò che vuoi mentre io resto a guardare? Lasciami stare per favore, facciamo come se non ci fossimo mai conosciuti!
- Sei una stupida e gradirei che la prossima volta che avrai dubbi prima di andare a infilare la lingua in gola al primo che incontri venissi da me!
Rimango in silenzio, non ha senso continuare la conversazione, io cambierò lavoro e non lo rivedrò mai più, ora voglio solo che mi riporti a casa per potermi leccare le ferite.
Lo sento sbuffare molte volte ma non parla.
Una volta sotto casa quando sto per andare via lui mi ferma.
- Non sono andato a letto con lei, non l'ho neppure toccata. Mi sono comportato così per farti ingelosire. Lei è la dottoressa Doson, la terapista di cui ti stavo parlando per Ginevra.
Le sue parole mi destabilizzano, non so che rispondere, mi sarei aspettato tutto ma non questo. Io ho baciato un'altro mentre lui stava solo cercando di aiutare me e mia figlia. Come mi sto riducendo? Io non sono così!
Dopo la sua rivelazione lo guardo negli occhi, ho gli occhi lucidi, non so proprio cosa dire così scendo dalla sua auto e scappo via. Ho bisogno di pensare.
Mi addormento singhiozzando.

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