Capitolo 8

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Elizabeth
Sono rientrata a lavoro e mi sento sempre osservata, sembra che ora Dorian non mi stacchi gli occhi da dosso, ho pensato tanto a quello che è successo ed il risultato è che non riesco a guardarlo negli occhi, lui sembra si sia accorto del mio imbarazzo perché mi passa continuamente vicino e mi sfiora come se niente fosse, quando non cerca di toccarmi mi guarda come un predatore che guarda la sua preda.
La giornata passa veloce ed è già ora di staccare dal lavoro.
- Forza bellezza oggi esci con me!
Fuori dal bar ho trovato Debora che vuole convincermi ad uscire, è addirittura passata da casa per vedere la babysitter ed avvertirla che oggi avrebbe passato la notte li.
- Debs sul serio ho delle responsabilità verso Ginevra! Non posso lasciarla da sola per andare a divertirmi, non è giusto! E poi non posso tornare subito a casa, devo passare a ritirare una sorpresa per lei.
- Liz tu sei la mia migliore amica e ti voglio davvero molto bene perciò non ti offendere per quello che sto per dirti: devi iniziare a vivere la tua vita! Sei una madre bravissima ed hai le tua responsabilità però stai diventando noiosa, la tua vita è noiosa! Avere una figlia non vuol dire annullarsi! Devi reagire insomma sono passati 5 anni, non sono tutti come lui, anche tu devi avere la possibilità di essere felice, esci e divertiti hai solo 24 anni per l'amor di Dio!
- Io... Senti Debs io non so cosa dire.. So che hai ragione ma lei ha solo me e io devo farle anche da padre e non voglio che quando crescerà i ricordi che avrà della sua infanzia è di sua madre che se ne va in giro a farsi i cazzi suoi mentre lei era con la babysitter!
- Quando tua figlia sarà adulta quello che penserà sarà: mia madre è stata fantastica! L'hai cresciuta da sola senza farle mancare nulla se una volta al mese esci a divertirti non fa di te una cattiva mamma! Ed ora forza andiamo a prendere questa sorpresa per G e poi vieni a casa con me, oggi ti preparo io.
Ci avviamo in silenzio verso il negozio di giocattoli dove ho ordinato il pony per Ginevra, dopo aver aspettato per 30 minuti riusciamo ad uscire dal negozio con il giocattolo. Sono immersa nei pensieri, ho una tremenda paura che Ginevra dia la colpa a me di non avere un padre e che mi lasci anche lei, per questo non voglio uscire e lasciarla alla babysitter, voglio che si ricordi della mamma che è rimasta con lei, ormai viviamo in simbiosi, forse la verità è che io non voglio staccarmi da lei. Per questa sera uscirò con Debora ma domani parlerò con Ginevra, voglio che mi dica se le va bene che qualche volta sia la babysitter a metterla a letto, sono talmente assorta dai pensieri che vado a sbattere contro qualcuno
- Mi scusi, ero distrat..... Lei? Ehm pensavo fosse ancora al locale comunque mi scusi.
Accidenti ma è proprio dappertutto! Lo scanso e cerco di proseguire ma mi sento afferrare il polso, scariche elettriche mi percorrono il corpo e arrivano dirette tra le mie gambe, come può semplicemente toccandomi un polso scatenare in me queste sensazioni quasi sconosciute?
- Un attimo Elizabeth, un'altro giocattolo per sua figlia? Deve essere proprio una brava madre.
Lo dice quasi con derisione, non capisco quest'uomo.
- Si, è un regalo per mia figlia e si spero di essere una brava madre ma questo non penso la riguardo!
Anche se è il mio capo non gli permetteró di parlarmi così, non sa nulla di me e della mia vita! Vedo Debora guardarmi allibita, non si aspettava certo questa risposta.
- Elizabeth stavo solo scherzando non c'è motivo di scaldarsi così.
Quando sto per ribattere si intromette Debora forse cercando di salvarmi da un licenziamento assicurato.
- Dai Liz andiamo altrimenti faremo tardi per stasera!
- Signore che impegni avete stasera? Proprio oggi ci sarà l'inaugurazione di una nuova discoteca di mia proprietà e vorrei invitarvi, Elizabeth lascerò il tuo nome all'ingresso così potrete entrare. Ah si trova a South Beach, cercate l'Oblivion.
Sono impietrita, questo gesto è più di una cortesia "capo-dipendente", mentre sta per andare via mi sussurra un " a stasera" carico di promesse. Non sono sicura di voler andarci!
- Wow Liz è pazzo di te, la tensione sessuale era palpabile! Dobbiamo assolutamente andare in quel posto!
- No, non ci andremo! È il mio capo non posso rischiare di caderci di nuovo!
Mente parlo mi rendo conto della cazzata che ho fatto, Debora non doveva sapere nulla di quello che è successo! La vedo ridurre gli occhi a fessura, sono sicura che ha capito che le nascondo qualcosa.
- Cosa significa di nuovo Liz? Cosa non mi hai detto?
Le racconto tutto, ormai non posso mentirle, le racconto di quello che è successo nel suo ufficio. È eccitatissima ed ora è anche più convinta di voler andare in quella discoteca!
- Liz ma dai è la tua occasione per divertirti un po' , lasciati andare che può succedere di male? Non sei più una ragazzina sono sicura che non ti farai prendere in giro.
- Cosa più succedere? Posso perdere il lavoro e allora come pensi che potrò mantenere mia figlia?
- Ma smettila non ti manderà a casa per una scopata dai! E poi sono sicura che in ogni caso troveresti un lavoro in un battito di ciglia, al costo di farti assumere dal mio capo!
Alla fine ha vinto lei, dopo aver consegnato il regalo alla mia piccola le ho dato un grosso bacio e sono andata con Debs. Ci siamo preparate per ore, quando mi guardo allo specchi vorrei correre a cambiarmi, indosso un tubino nero non troppo corto ma aderentissimo che mette in evidenza le mie forse procaci.
- Io mi cambio! Non posso uscire così! Sembro una prostituta, insomma sono una mamma ora non posso uscire così!
- E basta con questa storia che sei mamma, sei una giovane e bella ragazza e tu ora uscirai così di qui e andrai a fare impazzire il tuo capo!
Mente mi parla mi trascina fuori verso la sua macchina chiedendomi perché mi sono fatta convincere ad uscire e sopratutto ad andare in quel posto, so già che me ne pentirò!

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