Jealousy

171 26 23
                                    

Diana spalancò la porta dell'aula di musica, respirando con affanno: era in ritardo di ben 40 minuti per la lezione e sicuramente Luke era furioso con lei -Scusami...- disse con il fiatone per la gran corsa appena fatta.
Luke alzò lo sguardo e mise sul tavolo la penna con cui stava scrivendo un nuovo spartito per la canzone che stava componendo già da qualche settimana. -Sei in ritardo di 40 minuti- sottolineò il biondo in tono duro, osservandola con attenzione: aveva i capelli tutti in disordine, i bottoni della camicetta abbottonati male e la zip dei pantaloni abbassata per metà, segno che si era vestita in tutta fretta -se hai cose più importanti da fare, puoi anche evitare di farmi perdere del tempo- aggiunse poi, marcando bene la parola con evidente sarcasmo. Diana lo guardò mortificata e si avvicinò piano, sedendosi accanto a lui -Scusami, le lezioni sono importanti per me- disse con sincerità -ho perso la cognizione del tempo e non mi sono accorta di che ora fosse- spiegò con evidente pentimento. -Spero che tu ti sia almeno divertita- sottolineò con evidente fastidio mentre lo sguardo ricadeva inevitabilmente sulla sua camicetta mezza sbottonata -dovresti sistemarti- disse in tono tirato, puntando immediatamente lo sguardo altrove. Le guance della ragazza si colorarono della stessa tonalità dei suoi capelli mentre si rendeva conto di come si era presentata dal ragazzo -Si...- balbettò, girandosi di spalle per sistemare sia i vestiti che i capelli.
-Oggi vorrei insegnarti degli accordi più complicati- spiegò sorridendo quando lei si fu girata, rivolgendogli la sua completa attenzione -poi vorrei farti ascoltare una cosa che sto scrivendo, mi piacerebbe sentire la tua opinione- aggiunse quasi con imbarazzo, radunando i fogli su cui erano scarabocchiate varie parole in una grafia disordinata e nervosa. Lei annuì felice mentre tentava di sbirciare sui fogli -Non sapevo scrivessi anche- disse con un leggero sorriso -mi piacerebbe molto ascoltare una delle tue canzoni-. Luke sorrise grato del suo appoggio e le porse la chitarra, lasciando implicitamente intendere che la lezione era ufficialmente iniziata.
Come di consuetudine ormai, il biondo si mise dietro di lei e con pazienza la guidò nei movimenti giusti mentre Diana lo ascoltava attenta; in realtà non era più così condizionata dalla vicinanza del ragazzo anche se continuava a farle un certo effetto.

-Luke, smettila!- strillò Diana fra le risate mentre il biondo si contorceva sul pavimento a forza di ridere dopo aver visto la ragazza perlomeno provare a suonare le prime note di Boulevard of Broken Dreams dato che Luke le aveva promesso di insegnarle come fare. -Scusa, è che sei esilarante- rispose lui, tenendosi lo stomaco dolente a forza di ridere fragorosamente. Lei, in tutta risposta, gli fece il dito medio, incrociando le braccia sotto il seno per sottolineare quanto fosse offesa dalle risate di lui. -Dai D- disse con occhi da cucciolo, andando a sedersi nuovamente accanto a lei -perdonami- cantilenò come un bimbo, facendo un'espressione adorabile e incredibilmente irresistibile mentre le strizzava le guance. Lei lo guardò torva, tentando di rimanere seria, ma fallì nel suo intento, scoppiando immediatamente a ridere per la buffa espressione di Luke -Sei uno stronzo, Hemmings- borbottò con un leggero sorriso. -Ma tu mi vuoi bene comunque- ribatté in tono ovvio, stampandole un bacio sulla guancia come era solito fare negli ultimi tempi: con tutto il tempo passato insieme, i gusti e le passioni molto simili avevano subito legato; ora pareva che si conoscessero da una vita e si comportavano di conseguenza. -Vaffanculo- rispose lei prima di tirargli un pugno sul petto senza, ovviamente, fargli male -ti detesto- sbuffò mentre gli dava le spalle nel tentativo di non ridere, fallendo ancora una volta. -Ma le sembra questo il linguaggio da usare?- esclamò Luke con un finto accento inglese e un fare teatralmente drammatico, portandosi la mano sulla fronte come se stesse per svenire -qui è proprio necessaria una severa punizione- constatò mentre iniziava a farle il solletico ai fianchi, facendole scappare un urlo di sorpresa misto a risate mentre si contorceva sul divano nel tentativo di liberarsi dalla presa ferrea dell'amico.
-Basta!- strillò boccheggiando quando fu quasi senza fiato, tenendosi la pancia dolente per il troppo ridere -Ripeto, vaffanculo- borbottò mentre si appoggiava con la testa alla sua spalla, riprendendo fiato. -Signorina Montgomery, le sembra il caso di perdere tempo?- esclamò Luke sempre con quella recita da gentleman inglese, accarezzandole distrattamente i capelli -abbiamo una lezione da terminare!- aggiunse poi con divertimento, allungandosi per recuperare la chitarra appoggiata a terra.
-Se tu la smettessi di fare il cretino...- borbottò Diana esasperata mentre recuperava lo strumento dalle mani del ragazzo per tentare ancora una volta la serie di accordi con cui iniziava la celebre canzone dei Green Day. -Aspetta, ferma- le ordinò Luke, aiutandola a posizionare meglio le dita sulle corde; le fece poi spostare lentamente in modo che memorizzasse completamente, poi la lasciò fare da sola per verificare che avesse capito.
Quando Diana ebbe suonato una piccola parte della canzone discretamente bene, Luke applaudì con fierezza -Devi lavorarci ancora molto, ma stai facendo grandi progressi- disse felice, guadagnandosi il sorriso riconoscente di lei.
-Ora sarebbe il momento in cui tu mi suoni quello che hai scritto...- lo invitò con gentilezza, passandogli lo strumento con cautela, come per paura di romperlo. Il biondo sorrise e prese la chitarra, usando la gamba come appoggio mentre si sistemava al meglio per poter suonare quella nuova canzone.

This is my Kingdom; //Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora