How were you...?

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Calum aveva aspettato che Ashley si addormentasse tra le sue braccia. I due avevano parlato a lungo e fatto definitivamente pace dopo una serie di piani disperati pieni di pentimento da parte della bionda, la quale aveva chiesto scusa al migliore amico.
Il moro lasciò la sua stanza dopo averle rimboccato le coperte pesanti del letto. Non poteva starsene con le mani in mano, non dopo aver sentito quelle rivelazioni da parte di Ashley. Aveva il bisogno di parlare con Luke, consapevole del fatto che sarebbe stato l'unico in grado di far tornare la situazione, che stava lentamente degenerando, come era prima.
Portò una mano nella tasca della felpa di Michael e tirò fuori il suo telefono. Dopo aver selezionato il contatto di quella giraffa bionda, prese a toccare freneticamente il display, digitando velocemente un messaggio.
Premette invio, avviandosi poi verso l'aula di musica.
Mentre aspettava il biondo, prese in mano il suo adorato basso, pensando alle parole da dire al ragazzo. Magari avrebbe potuto scrivergli una canzone e poi dedicargliela. Era sicuro che sarebbe stato più credibile se gli avesse cantato ciò che voleva dirgli, piuttosto che fargli un discorso e magari non essere preso sul serio da Luke.

Il ragazzo si era svegliato da poco quando sentì il cellulare squillare per la nuova notifica. Lesse distrattamente il messaggio e dopo aver sbadigliato, decise di alzarsi dal letto. Si infilò i primi vestiti che gli capitarono sottomano, esattamente quelli che aveva buttato sulla sedia in camera qualche giorno prima ed uscì silenziosamente dalla camera, lanciando un'occhiata furtiva a Michael per poi raggiungere Calum.
Durante il tragitto camera-sala di musica si fece molte idee su ciò che il moro avesse da dirgli, ma nessuna di quelle che gli erano venute in mente sembrò essere una questione seria. Magari voleva semplicemente organizzare una sorpresa a Michael e gli serviva il suo aiuto.
Non si rese conto, immerso nei suoi pensieri, che fosse già arrivato davanti all'aula, così entrò, senza nemmeno bussare.
-Cosa succede?- chiese con crescente preoccupazione, fermandosi sulla porta della stanza, guardando il moro intento a pizzicare le corde del suo basso.

Calum appena lo vide arrivare scattò in piedi, sia per lo spavento preso a causa della sua comparsa improvvisa, che per la gravità della situazione.
Posò il suo strumento senza molta delicatezza nella custodia e guardò Luke con gli occhi sgranati, grato del fatto che fosse arrivato quasi subito da lui e che fosse saltato subito al dunque.
Calum prese un respiro profondo ma quando iniziò a parlare, gli cadde il mondo addosso.
-Ashley...- disse allarmato, con le lacrime agli occhi, l'autocontrollo che si era ripromesso di mantenere stava velocemente andando a quel paese.
-Morirà, si ucciderà, sparirà sotto i nostri occhi! - disse gesticolando e tremando leggermente, mentre una lacrima gli rigava il volto.
-Luke, sta per uccidersi.- Mormorò piano, guardandolo. I suoi occhi erano il riflesso della disperazione.

Luke lo guardò confuso, non riuscendo a dare un senso logico a tutta quella serie di balbettii confusionali che uscivano dalla bocca del moro. Aggrottò la fronte, continuando sempre a capire meno.
L'unica cosa che aveva colto dalle sue parole, era che si trattava di Ashley e ciò bastava per catturare completamente la sua attenzione.
-Calum, calmati.- Gli intimò, mettendogli le mani sulle spalle nel tentativo di farlo rinsavire. Fece in modo che i propri occhi azzurri, che a volte riuscivano anche a calmare le persone, incontrassero i suoi occhi marroni agitati.
-Ora ci sediamo e mi racconti cosa sta succedendo ad Ashley.- Disse, aggiungendo poi -per favore.- In tono calmo, cercando di capire in qualche modo la situazione.

Calum guardò negli occhi il biondo, provando subito un pizzico di sollievo. Sapere che lui era lì per lei nonostante tutto ciò che avesse fatto la bionda lo sollevava.
Poggiò una mano sulla sua spalla e prese un respiro profondo, cercando di calmarsi e prendendo respiri profondi.
-Ashley sta per morire, sta per morire Luke.- ripeté più volte, esagerando a dismisura le condizioni della ragazza. Tirò su con il naso e scosse la testa.
- Adesso dorme, ma domani potrebbe morire. Per quanto ne sappia, potrebbe anche morire nel sonno...- sgranò gli occhi dopo qualche secondo e trattenne il respiro.
- Non gli ho dato abbastanza baci della buonanotte e lei morirà senza di me... Sono un pessimo amico.- Frignò il ragazzo.

This is my Kingdom; //Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora