-Credevo che non saresti più tornato- disse Michael appena vide il suo migliore amico entrare in camera con gli occhi arrossati per il pianto silenzioso. Luke lo guardò quasi con indifferenza e scrollò le spalle: dove sarebbe potuto andare se non in camera sua? Dopo la litigata con Ashley e dopo aver sfogato il suo dolore con Diana, l'unica cosa che voleva fare era dormire e cancellare tutti quei brutti ricordi, come se fossero semplice inchiostro su una lavagna: peccato che non fosse così semplice.
-Che si fotta- esclamò il rosso, trovando insopportabile il silenzio dell'amico -si è comportata da puttana e sotto sotto lo sappiamo entrambi che lo è sempre stata: il lupo perde il pelo ma non il vizio- aggiunse mentre si avvicinava all'amico: stava cercando di farlo stare meglio, ma l'unica cosa che ricevette in cambio fu un'occhiata di fuoco, Luke era ancora troppo innamorato per pensare sul serio che Ashley fosse una puttana. -Non ripeterlo, Michael, o ti faccio ingoiare la lingua- ribatté infatti a denti stretti, serrando con forza i pugni lungo i fianchi.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, sbuffando in segno di rassegnazione, e si andò a sedere su uno dei letti, invitandolo a fare lo stesso. - Non le darò più della puttana, promesso, ma tu devi assolutamente dirmi cosa vi siete detti- disse serio -e anche il castigo che vi hanno dato questa volta-.
Luke si andò a sedere vicino all'amico e si sistemo meglio sul letto mentre un sorrisetto compariva sulle sue labbra ripensando alla punizione di Ashley e Ashton -Dovranno pulire i bagni comuni per ben un mese- disse lui con soddisfazione, lasciandosi scappare una risata compiaciuta -l'espressione di Ashton è stata esilarante, soprattutto quando il preside l'ha zittito: quello stronzo se lo meritava proprio- aggiunse ridendo ancora. Luke si rese ben presto conto di star ridendo da solo: in quella situazione non c'era nulla di divertente, era stato tradito dalla sua ragazza, dal suo primo amore, niente poteva andare peggio di così. Michael capendo i suoi pensieri lo abbracciò, non sapeva se era la mossa giusta da fare, ma il biondo ne aveva bisogno: nonostante passassero la maggior parte del tempo a picchiarsi o a stuzzicarsi, in certi momenti in un rapporto come il loro c'era bisogno di un po' di affetto.-Come stai, Luke?- chiese dopo qualche minuto, sciogliendo l'abbraccio; il biondo sospirò e cercò di trattenere nuovamente le lacrime: non si era mai sentito così debole in vita sua. -Credo di stare bene....cioé forse non proprio ma si supera, in fondo neanche io ero così preso da lei- mentì con riluttanza, forse cercando di convincere prima se stesso. Michael lo guardò contrariato -Perché ovviamente io ti credo quando dici che non eri preso da lei. Hai passato settimane a sognarla ogni notte ancora prima di innamorarti di lei! Non dire cazzate Luke, io ti conosco meglio di chiunque altro; ammetti a te stesso di stare male per lei, poi piano piano lo supererai- lo rimproverò in tono stranamente saggio -Parlando di Diana, Ashley le ha fatto tanto male?- aggiunse lievemente preoccupato. Luke annuì ai suoi consigli, poi rise con amarezza -Ashley fa del male a tutti, non sono fisicamente- disse in tono piatto e quasi robotico. Michael lo spintonò e sbuffò facendolo alzare dal letto -Cristo santo, Luke, capisco che la ami, ma non comportarti come un ragazzino da frasi depresse per favore, se no un paio di cazzotti non te li toglie nessuno. Ora spiegami cosa ti ha detto Ashley e non farmi perdere la pazienza- lo rimproverò sgarbatamente il rosso: detestava quando Luke si comportava in modo così stupido. L'amico alzò gli occhi al cielo e si strinse nelle spalle, prese un lungo respiro e iniziò a parlare.
-Dopo aver ricevuto le punizioni, Diana ha portato Ashton in infermeria. Io stavo per andare via ma Ashley mi ha fermato e mi ha chiesto di parlare in privato, così siamo andati in biblioteca. Sembrava così disperata... mentre camminavamo lei sembrava persa nel vuoto, come se si stesse torturando psicologicamente ma cercasse in tutti i modi di nasconderlo. Io però me ne sono accorto e mi ha fatto male vederla in quello stato: avrei voluto abbracciarla tanto sembrava fragile e disperata- spiegò prima di andarsi nuovamente a sedere sul letto, evitando di guardare Michael poiché percepiva la sua disapprovazione -Siamo andati in biblioteca e abbiamo iniziato ad urlarci contro, lei diceva che Ashton l'aveva fatta ubriacare, che aveva fatto tutto contro il suo volere, che non mi avrebbe mai tradito- iniziò nuovamente a spiegare in modo confusionale cercando di non divagare troppo -Mi ha confessato di aver ascoltato la canzone che sto scrivendo per lei, ma crede che sia dedicata a Diana perciò mi ha accusato di averle mentito su ciò che facevo con la mia migliore amica. Infatti alla fine ha addossato a me tutta la colpa sostenendo che è andata via con Irwin perché io "ero troppo preso da Diana"- emise un verso di frustrazione, colpendo con forza il materasso -Ha frainteso tutto, io volevo ballare ancora con lei, volevo solo passare una bella serata con la ragazza di cui mi sono innamorato e invece è successo esattamente il contrario- fece una pausa, cercando di ricordare dove aveva interrotto il discorso - abbiamo iniziato a urlarci cose cattive e... io... ho confessato di amarla, Michael, l'ho finalmente ammesso sia a me stesso che a lei -. A quella confessione Michael sbiancò, guardando incredulo Luke -E lei? Cosa ti ha risposto? Non dirmi che ti ha mandato a fanculo- chiese allarmato mentre un sorriso amaro incurvava le labbra dell'amico. -Si è avvicinata a me...- e li lo sguardo di Michael si fece speranzoso -e sussurrandomi all'orecchio mi ha detto che per lei non era stato nulla di importante, che per lei era solo sesso senza alcun sentimento- concluse ripetendo, anche se parafrasate, le parole di Ashley. -Bella merda- commentò Michael che non sapeva cosa dire: era rimasto sorpreso da quelle parole, non sapeva quanto fossero veritiere, ma sapeva che erano state capaci di spezzare definitivamente il cuore al suo migliore amico.
- Ho strappato l'unica foto che avevo con lei- confessò Luke pentito -sembravamo così felici...- ammise ripensando alla foto. -Sicuramente tu eri venuto meglio di lei- disse Michael per sdrammatizzare la situazione che si stava facendo troppo tetra -Sai Luke, sei veramente molto eccitante, ho sempre fatto dei pensierini su di te, ma ti prego non dirlo a Calum altrimenti mi ucciderà e ballerà sulle mie ceneri- si affrettò ad aggiungere il rosso ridendo. Luke lo guardò incredulo e sgranò gli occhi -Cioè tu mi stai dicendo che hai avuto una cotta super segretissima per me, che avevi la voglia di sbattermi contro ogni parete possibile, che saresti stato disposto a portarmi fuori a cena, addirittura pagare di tasca tua e non mi hai mai detto niente?!- strillò sconvolto -Lo sai quanti soldi avrei risparmiato, brutto figlio di puttana?- concluse ridendo: ovviamente non aveva preso troppo seriamente la cosa. Michael scosse immediatamente la testa e gli fece il dito medio -Con il cazzo che ti pagavo la cena Luke, tu mangi come un porco perciò sarei in bancarotta da anni-. Luke lo guardò male -Se dici certe cose anche a Calum non durerete molto insieme, con lui devi essere sempre dolce, fargli le coccole e portarlo a cena fuori- spiegò in modo saggio lui, lisciandosi una presunta barba bianca da vecchio saggio. -Se ti avessi fatto le coccole dopo averti portato fuori a cena, avrei guadagnato solo rutti da parte tua: è ovvio che con Calum sono dolce e amorevole, insomma io lo amo...- disse con tenerezza, sorridendo in modo stupido prima di rendersi conto di aver sbagliato a sottolineare quanto fosse felice con Calum proprio in quel giorno così duro per Luke.
-Troverai quella giusta, lei era solo una delle tante per cui hai provato qualcosa. Nonostante adesso ti possa sembrare la fine del mondo, un giorno capirai che forse lei non era così importante come credevi e ti innamorerai di nuovo- spiegò il rosso, dandogli una pacca sulla spalla per rincuorarlo. -Parlando di vero amore, dovresti andare da Calum, sarà sicuramente in pensiero per ciò che è successo- disse con premura Luke: in realtà dietro quel consiglio si celava il desiderio di rimanere solo; certo, l'amico lo aveva aiutato molto ma voleva rimanere solo con se stesso e i suoi pensieri, riflettere su quanto accaduto e su cosa aveva sbagliato. Michael, capendo la sua silenziosa richiesta annuì e si alzò dal letto -Hai ragione, vado da lui- disse alzandosi. Stava per uscire quando Luke lo fermò, mettendogli una mano sulla spalla -Grazie, Michael- disse con sincerità, sorridendo. Il rosso sorrise a quel gesto e annuì; -Ciao coglione- aggiunse ridendo di gusto prima di chiudersi la porta alle spalle.
Luke rimase finalmente solo dopo quella giornata estenuante, le mani gli dolevano ancora per tutti i pugni che aveva dato sia ad Ashton che al muro e il corpo gli doleva nei numerosi punti in cui presto sarebbero nati dei lividi violacei. Si guardò tristemente intorno per poi passarsi entrambe le mani sulla faccia, chiedendosi silenziosamente come diavolo si fosse cacciato in quella maledetta situazione: si stava mostrando più debole di quanto era in realtà, e la cosa non gli piaceva affatto. Strinse i denti e il suo sguardo cadde nuovamente sulla porta mentre ripensava alla volta in cui Ashley si era presentata nella sua stanza per vedere come stesse, preoccupata per quanto successo con Michael durante la loro litigata.
Ora sapeva che stava solo fingendo.
Faceva male.
-Fanculo!- ringhiò a denti stretti -Che vada a farsi fottere- aggiunse con un tono di voce più alto, segno che la tristezza stava cedendo il posto alla rabbia.
Si girò velocemente e si andò a chiudere in bagno per farsi finalmente una fottuta doccia e rimanere solo con se stesso e gli echi del suo cuore spezzato.
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This is my Kingdom; //Luke Hemmings
Fanfic"Ashley serrò i pugni con l'espressione furiosa di chi stava per perdere il controllo: avevano passato il limite, tutti e due. Cal si alzò improvvisamente pronto a fermarla dato che sapeva perfettamente cosa stava per succedere."