La chiamata si concluse in quel modo.
Eren ricominciò un pianto isterico, stava sempre più male, la testa, le gambe, le braccia, lo stomaco, il cuore.
Si alzò dal letto dopo essersi asciugato il viso ed uscí dalla propria stanza.
Nei corridoi dell'edificio, molte persone che passavano di lì conoscevano il giovane e si giravano a salutarlo, ignare di ogni cosa.
Eren rispondeva ad ognuna di loro con un sorriso tirato, sempre più stanco e senza forze.
Avanzava a passi lenti sulle scale, attraverso le quali riuscì finalmente a raggiungere il tetto.
Ancora un passo e sarebbe arrivato alla ringhiera.
Ma la vista del ragazzo si fece sempre più sfocata, il suo cuore doleva tantissimo, come se venisse bucato e le gambe ormai tremavano, incapaci di reggere il suo peso
Eren non riuscì a raggiungere la fine del terrazzo che cadde a terra.
Un tonfo sordo.
Che nessuno avrebbe udito.
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FanfictionDove Levi conosce Eren attraverso un gioco di scacchi. Cosa spinge Levi a continuare a scrivere ad Eren, un ragazzo chiacchierone ed espansivo,ma in realtà pieno di segreti?