Rimasi da sola;dopo mesi e mesi.
Il mio sguardo si posó sulla porta,chissà se sarei riuscita a scappare;erano già passati due giorni,e non ero ancora riuscita a capire come disattivare i sistemi di sicurezza che coprivano il giardino,mentre dovevo trovare la chiave per uscire dal cancello.Messaggio da "Justin":
"Ehi baby,sarò di ritorno tra 4/5 giorni,so che ti manco,non vedo l'ora di vederti;)mi manchi tanto,spero che anche per te sia così."Tirai un sospiro e mi resi conto che mi stavo impegnando,ma non abbastanza.
Mi ero fatta una tabella di marcia,e non la stavo rispettando,per niente,nemmeno lontanamente.
Sospiravo,mentre cercavo nei cassetti della camera di Justin,trovai tante cose,tra cui una foto,di una donna bellissima sulla quarantina.
Justin non aveva mai parlato di sua madre,e istintivamente pensai che fosse lei,ovviamente era lei.
Ma dietro la foto,c'era una lettera che mi colpí davvero,davvero tanto;"A te,che sei stata con me,che sei stata ciò che mi faceva restare in piedi.Alla persona che amava di me ogni singolo difetto,più dei miei pregi,a te,che sei tu.Te ne sei andata,e hai portato via tutto.Sappi che nel mio cuore,ci sarai sempre tu.E nessun dolore potrà compararsi a ciò che sto provando ora.Mi manchi mamma.
Il tuo Justin.Sentí dentro di me un sentimento mischiato al dolore e alla tristezza,potevo solo immaginare ciò che aveva provato nel perderla,non poter più sentire il suo cuore battere,e che per vederla,potesse solo pensare al passato.
Per qualche minuto,guardai la foto,rimanendo in silenzio.Mi ripresi,e continuai a cercare.Non c'era niente nei cassetti.Perche mai Justin,avrebbe mai dovuto lasciare in casa le chiavi?
Ero troppo stupida,e lui non lo era affatto.
La casa era grande,e se quando mi aveva portato qui mi aveva bendato,dovevano esserci più motivi,oltre al fatto che non volesse che sapessi dove ero.
Ho sempre su il primo piano di questa casa.
Attraversai il corridoio e aprendo una porta,trovai delle scale,tante,tante scale...
Mi ritrovai un altro corridoio che sembrava infinito.Iniziai a cercare in tutte le stanze,ma niente.
C'era una stanza biliardo,una palestra,una stanza per il cinema...non finivano più.
Pensai che dovevo fare le valig...o mio Dio!non ho valigie!
Setacciai ogni centimetro,ogni angolo di quell'enorme casa,era tutto così grande...
Notai una porta,che non avevo mai visto,
la apri e...
O MIO DIO!