Capitolo sedici. - "Momà Club."

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La limousine stava decisamente andando veloce, Freddie sapeva come premere il piede sull'acceleratore. Le due ragazze, erano decisamente in disordine, i vestiti stropicciati e i capelli erano veramente spettinati.

Stavano andando alla via Lucchetti. E non appena la macchina si fermò, le due ragazze capirono che finalmente erano arrivate a destinazione. Freddie era stato troppo veloce, Lauren avrebbe voluto fare tante cose insieme a Camila mentre stavano in quella limousine.

Le due scesero, mano nella mano. Keana Issartel, con le braccia conserte guardava attentamente la scena di come Camila salutava i ragazzi presenti. Di nuovo.

«Li hai già salutati.» disse Lauren facendole notare lo sbaglio. «Basta una volta. Non trecento.» le sorrise per poi darle un bacio sulla guancia.

Vero, sospirò non appena vide come Keana stava sbuffando. Le sue emozioni verso Lauren erano veramente pazze e incasinate. Mentre le due entrarono per prima dentro il Momà Club, la segretaria decise di aprire bocca. «Le hai viste?»

«Sì, Vero. Le ho viste.» socchiuse gli occhi e Iglesias scosse la testa.
«Se ci mettessimo d'accordo con Jenny, potremo fare tante cose che nemmeno immagini.»

«Lo so, ma di questo ne parleremo nel mio ufficio se non ti dispiace.» disse Keana con freddezza e si girò verso gli altri ragazzi. «Beh, che stiamo aspettando? Entriamo!» aprì le braccia per poi girarsi ed entrare dentro.

Tutti la seguirono.

INTANTO A PARIGI...

«Adam.» sorrise Clara mentre abbracciava forte l'uomo.
«Tesoro.» le sorrise lasciandole un bacio sull'angolo della bocca.

«Sono giorni che non ci vediamo.» sussurrò Clara mentre accarezzava la guancia del suo amante.
«Lo so.» lui si mise una mano sulla fronte. «Mi dispiace, ma avevo da fare alcune cose, lo sai.»

«Lo so benissimo, so quanto sia importante il tuo lavoro.» mormorò Clara e Adam annuì.
«Che hai fatto in questa settimana?»

«Nulla di che. Lauren è partita a Firenze per andare ad un compleanno, credo che ci rimanga lì per una settimana.» disse la donna mentre Adam le accarezzava i fianchi.
«Ho capito.»

Taylor stava spiando da dietro il muro che separava la cucina dal salone. I suoi occhi si posarono sulle mani dell'uomo. La sua espressione era decisamente sconvolta. Si era sentita veramente ferita e tradita. La madre con lo psicologo di Lauren? Come aveva potuto fare una cosa del genere visto che il padre non era nemmeno presente in casa?

Doveva assolutamente dirlo a Chris. La ragazza andò verso il piano superiore in modo da avvisare il fratello di ciò che stava succedendo in quella casa.

Taylor bussò alla porta di camera del suo fratello maggiore, il ragazzo aprì la porta, era a petto nudo, con la faccia un po' assonnata. «Tay? Ti rendi conto di che ore sono?»

«Lo so, scusa.» sussurrò Taylor dispiaciuta. «Fammi entrare.» sussurrò e il ragazzo la fece passare.

Taylor si mise a sedere e il ragazzo la guardò mentre la porta era aperta. «Chiudi la porta.» mormorò lei e il ragazzo chiuse la porta per poi avvicinarsi a lei.
«Che succede?»

«I-io, ho visto una cosa.» iniziò la piccola e Chris corrugò le sopracciglia non capendo.
«Cos'hai visto? Sembri scossa.» commentò lui guardando la sorellina negli occhi, si mise vicino a lei e la strinse un po'.
«Non so... Non so nemmeno come dirtelo.»

Lui la guardò preoccupato. «Mi devo spaventare?»

«Spaventare no, ma credo che... Potresti incazzarti, ecco.» sospirò. «Mamma ha...»

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