Nell'anno 1981, a Los Angeles negli Stati Uniti d'America fu fondato un nuovo marchio di abbigliamento dai fratelli statunitensi: Georges, Armand, Paul e Maurice Marciano.
Guess è un marchio specializzato nella produzione di abbigliamento e accessori moda. Il marchio non indica solo abbigliamento ma anche occhiali, borse, scarpe, orologi, underwear, beachwear, bigiotteria e accessori. Guess è apprezzato dal pubblico femminile per la produzione di abbigliamento e calzature, dalle linee sensuali e glamour.
Guess viene indicato con un punto di domanda, visto che letteralmente "guess" significa "indovina".
Year 2001
Cojimar, September«Alejandro, le valigie sono pronte?» chiese Sinuhe mentre sorrideva.
«Sì, cara.» rispose lui con amore.Loro erano la famiglia Cabello, composta da Sinuhe Cabello, Alejandro Cabello e dalla piccola bambina di nome Camila. La piccola stava giocando con la sua amichetta del cuore, Ashlee Juno.
«Mila, muovi bene la macchinina per terra, lo sai che non volano.» disse l'amica mentre guardava Camila che teneva la macchinina sospesa per l'aria.
«Però mi viene male farla camminare in terra...» disse la bambina mentre si metteva con le ginocchia sull'erbetta.
«Oh, ma dai...» sospirò l'altra.«Ti voglio bene, Ash.» disse la bambina sorridendo. «Non voglio andare via da qui.» confessò.
«Non voglio nemmeno io... Però devi. Ti voglio bene anch'io, Mila.» disse l'amichetta e l'abbracciò forte, Camila ricambiò.
Ad un tratto le porte della casa si aprirono e gli sguardi tristi delle bambine si posarono sui genitori di Camila. «Karla, andiamo.» disse la madre della bambina e quest'ultima si alzò.
«Dobbiamo andare?» chiese.«Sì, dobbiamo. Lo sai come sono le cose ormai.» disse Alejandro mentre guardava la figlia.
«Lo so, Ashlee?» chiese. «Che farà?» gli sguardi dei genitori si incrociarono tra loro e sospirarono.
«Ash resterà qui.» disse Sinuhe e Camila schiuse gli occhi con dolore.«Dai Mila, non importa, ci vedremo presto!» sorrise la bambina mentre si avvicinava a Camila per poi avvolgerla tra le sue braccia. «Mi mancherai, ma so per certo che ci vedremo in un modo o in un altro...» disse con le lacrime agli occhi.
«Sì...» sospirò Camila e abbracciò anche lei l'amichetta. Non voleva che quell'abbraccio finisse, non voleva più separarsi dalla sua migliore amica. Non voleva lasciare la sua terra, la sua casa, non voleva lasciare il suo cielo che tanto amava guardare.
«Dai, Karla.» la chiamò il padre e la bambina andò da lui dopo alcuni minuti. Tutti caricarono le proprie valigie sulla macchina, anche se la piccolina ci mise fatica. Dopo essere saliti sul veicolo, Camila non si mise la cintura, si girò non appena la macchina partì e guardò per l'ultima volta Ashlee che rincorreva la macchina.
«Mi mancherai.» disse la bambina poggiando la mano sul vetro.
Il tempo era piacevole, c'era un caldo che ancora spaccava le pietre, le ruote della macchina scorrevano sull'asfalto, Camila si sedette non appena la macchina girò a destra. La bambina si mise la cintura e non disse nulla. Era doloroso per lei tutto questo, sapeva che non sarebbe riuscita ad integrarsi con i nuovi compagni. Sapeva che era dura, Camila era pronta, più o meno. Lo sguardo infantile osservava le casette muoversi velocemente, come il vento. La vegetazione fioriva ogni giorno, il sole era sempre bellissimo e splendente. Camila aveva sempre avuto un amore segreto per quella grandissima palla infuocata. Amava il sole, incandescente.
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HUMBLE.
FanficAnno 2001. Tutto iniziò da lì quando una famiglia decise di trasferirsi nella grande Los Angeles per scopi lavorativi. In quella data accaddero cose che non si potevano dimenticare e lo stesso era per la piccola della famiglia, una bambina strappata...