3.I don't even know your name

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Shawn's Pov
Oggi, io, Geoff e Matt siamo giù, ad Adelaide street per rilassarci un po', è da tanto che non passiamo del tempo a divertirci.
Così facciamo una sosta da Starbucks.
- Vi dicevo, qui ho incontrato la rossa! Vi giuro è la ragazza più figa che abbia mai visto. La conoscevano dannatamente tutti, perché io no? E non ricordo neanche il suo nome. Racconto ai ragazzi mentre ci sediamo con i nostri caffè ad un tavolo vicino al vetro.
- Amico, hai miliardi di ragazze ai tuoi piedi e tu vai a cercare proprio una specifica ragazza che hai incontrato mezza volta, con la quale hai scambiato neanche due parole? Wow, sei un idiota.
Faccio finta di non sentirlo.
Dannazione, se solo sapessi il tuo nome!

" And i don't even know your name, all i remember is that smile on your face "

Giulia's Pov

Rieccoci ad Adelaide street. Effettivamente qui non ci sono molti posti dove svagarsi.
Ho delle buste infinitamente pesanti in mano, mi faccio spesso prendere troppo dallo shopping.
Passo davanti Starbucks e mi avvicino con intento di entrare.
Sto per ruotare la maniglia, ma mi fermo pensando al Vinile che oggi devo ritirare al negozio di dischi. Così torno indietro.

Shawn's Pov

Sputo immediatamente il caffè che avevo in bocca e mi alzo dallo sgabello e mi dirigo verso la porta urlando.
- È LEI! È LEI! Inizio a correre.
- Lo stress da tour gli fa parecchio male!
- Puoi dirlo forte Matt.
I suoi lunghi ricci rossi dondolando a tempo dei suoi passi.
Ma che diamine sto facendo? Sono uno stalker emergente?
Mi fermo un attimo e rialzo lo sguardo verso lei, ma non la vedo più.
TE LA SEI FATTA SCAPPARE DI NUOVO! Inizio a farfugliare qualcosa, quando vedo il negozio di Bill.
Bill mi conosce da quando sono nato, sono cresciuto qui praticamente, non ci vediamo da mesi, è ora che faccia un salto a salutare.
Entro dentro il negozio, ma Bill non è al bancone, starà servendo dei clienti, così inizio a fare un giro per gli scaffali.
Mi ero ripromesso di prendere "battle studies" di John Mayer l'ultima volta che sono venuto, così colgo l'occasione ed inizio a cercare il vinile.
Trovo finalmente lo scaffale e allungo il braccio per prenderlo, quando la mia spalla sbatte contro quella di qualcuno.

Giulia's Pov

Noto subito che il vinile che tanto aspettavo è lì, posto su uno scaffale.
Così mi avvicino, senza guardarmi intorno.
Sbatto la spalla contro qualcuno

Shawn's Pov

Giro lo sguardo e non posso fare a meno di notare quei ricci color fuoco.
- Scusami. Dice lei molto fredda.
Non era così quando le ho parlato la prima volta, e se non fosse lei?
Che gran figura!
Prendo il vinile e noto il suo sguardo di disappunto, è evidente che anche lei cercasse quel disco.
- È questo che cerchi? Tieni.
Lei mi guarda, quello sguardo è inconfondibile, sono sicuro sia lei.
Lo prende delicatamente e mi sorride.
- Grazie, era quello che cercavo.
Si gira e si allontana di fretta.
Non posso lasciarmela scappare di nuovo.
- Comunque, Giulia, ottimo gusto devo dire.
ECCO COME DIAMINE SI CHIAMAVA! Non so perché, mi è uscito naturalmente. Lei si volta, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro.
- Beh, Swan, devo riconoscermelo da sola! Mi sorride e poi si volta di nuovo.
- È Shawn!
Lei ride e si avvicina ad un altro scaffale.
- Però se devo proprio, ti consiglierei anche questo.
Le pongo un vinile, molto importante per me.
- Handwritten... Legge il titolo e poi si ferma e alza lo sguardo, lo riabbassa e lo rialza. - ... Mendes?
Io arrossisco, ma che diamine mi passa in mente? Ora le sembrerò un egocentrico. Cambia espressione e poi si volta di nuovo.
Arriva alla cassa e saluta Bill.
ANCHE BILL LA CONOSCE? MA PERCHÉ NON HO MAI VISTO QUESTA RAGAZZA?!
- Prendo questi due!
Bill imbusta il primo disco e poi guarda il mio e sorride, poi mi nota e sbarra gli occhi.
Viene e mi abbraccia, mi era mancato.
- Shawn che diavolo ci fai qui? Quando sei tornato?
La ragazza ci guarda in attesa di qualcosa.
- Ah, scusami Giulia, sono quaranta dollari e trentacinque.
Lei prende il portafogli, ma prima che possa fare qualsiasi cosa esco la carta di credito e pago.
- Ehm, scusa, ma perché?
E ora che le rispondo? SAI TI AMO E VOGLIO SPOSARTI?
- Consideralo un regalo di natale in anticipo!
Lei continua a rifiutarsi, così le fermo le mani e la guardo negli occhi.
- In cambio ascolta questo disco, e poi dammi un'opinione. Ti chiedo solo questo.
Lei alza il sopracciglio.
- Senti, Shawn... Mendes, non so quanto tu sia famoso, non so quanto tu sia importante, ma non sono la prima pollastrella che puoi conquistare facendo il galantuomo, okay?
Prende dei soldi e me li mette in tasca, lasciando me and Bill immobili.

Giulia's Pov

Esco dal negozio una furia.
Ma chi diavolo si crede di essere?
Prendo il telefono ed inizio a fare delle ricerche.
" Shawn Peter Raul Mendes, nato l'otto agosto 1998, cantante di fama mondiale..." Una notifica interrompe la mia ricerca.
* Froy: Stasera sushi? *
* Si, va bene *
* Passo a prenderti alle sette *

Shawn's Pov

Ma che diamine mi è passato per la mente, mi odia.
Bill mi da una pacca sulla spalla.
- Amico, te lo dicevo io, ne hai tante di ragazze stupende là fuori, non farti abbattere da un'acida.
Io annuisco, fingendo che non me ne importi niente.
Ma cavolo, sento che lei non è come le altre, ma devo farmene una ragione, non la rivedrò mai più.
Ecco che qualcuno mi picchia la spalla, mo giro.
Una ragazza sta davanti ai miei occhi, avrà circa vent'anni.
- Sei Shaun Mendez giusto?
Quanto mi da i nervi da uno a dieci che nessuno riesca ad azzeccare il mio nome.
- Si sono, SHAWN MENDES.
Lei si avvicina, con fare da gatta morta, mi prende il collo e si avvicina per baciarmi, io mi sposto e lei prende il telefono per fare una foto.
Sorrido e poi la mando educatamente via.

Giulia's Pov

Sono le sette, aspetto Froy a casa, mentre scrollo la home di twitter.
*Shawn Mendes e la sua nuova ragazza*
*Il giovane Shawn Mendes ha trovato l'anima gemella*
*Shawn Mendes ha fatto colpo*
Io alzo gli occhi al cielo.
- WOAH complimenti a Shawn Peter Raul Mendes, qualcuna ha abboccato.
Sento un clacson suonare e mi dirigo verso la porta.
Lo vedo in auto, più scomposto del solito, ma faccio finta di niente.
- Caspita, faceva caldo lì dove stavi? Lui sbarra gli occhi e poi si asciuga il sudore.
- Si, si si, abbastanza, sai che odio il caldo! Ho qualche dubbio ma non continuo la discussione.

Starbucks hoe - Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora