9.The river love

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Io e Shawn ci guardiamo confusi, non capendo se fosse il momento di ridere o di prendere a ceffoni tutti quanti.
Riassumo la scena, anche se è impossibile spiegare.
Allora, Matt è su un tronco in equilibrio su una gamba, Froy si nasconde dietro Geoff che a sua volta sta dietro Elena che brandisce una scarpa verso terra con fare da assassino.
- BUTTALO VIA! Strida Matt.
Io e Shawn restiamo attoniti per qualche minuto.
- Non per qualcosa, ma io tuo fidanzato si sta nascondendo per paura di una biscia. Mi sussurra Shawn all'orecchio con una smorfia di compiacimento in volto.
- Grazie per la puntualizzazione.
Elena dà un calcio all'animale e poi si sfrega le mani soddisfatta del suo lavoro.
- Uomini d'oggi. Borbotta sedendosi a terra.

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Shawn's Pov

- Allora, chiamatemi Cracco e fategli giudicare questi spiedini. Sono o non sono lo chef migliore? Blatera quel celebro leso di Froy.
Giulia gli sorride, quanto mi da i nervi.
È un idiota, cosa ci trova di tanto particolare in lui?
- Hai semplicemente cotto della carne Froy, niente di più. Sbotta Elena che non cerca neanche di nascondere la repulsione nei suoi confronti, mentre la mi stima per lei sale sempre di più.
- Ma è la carne cotta migliore del mondo.
Giulia accenna ad un sorriso, ma i suoi occhi guardando qualcos'altro.
Cerco di seguire la traiettoria, fino a quando arrivo alle mie mani.
Guarda le mie mani?

Giulia's Pov

Più sto vicino a questi due, più mi sento morire dentro, ho come una lama che mi punge da un lato se mi avvicino a Shawn e punge dall'altro se lo trascuro per stare con Froy.
Questa situazione mi disturba da un po' di ore oramai e ne sono già immensamente esausta.
Mi distolgo dai miei pensieri, accorgendomi di aver tenuto gli occhi puntati alle mani di Shawn per tutto quel tempo.
Solo a guardarle mi vengono i brividi, pensando a come ogni volta che la sua pelle tocca la mi una piccola scossa mi percorre la colonna vertebrale.
Dopo un po' mi accorgo di avere i suoi occhi inchiodati alle mie iridi.
Stiamo a fissarci per qualche lunghissimo secondo, poi lui fa cenno con la testa verso non so cosa.
Io alzo il sopracciglio piuttosto confusa e lui prende il telefono in mano, iniziando a digitare velocemente.
Sto a fissarlo con sguardo interrogativo, fino a quando la mia tasca vibra.

"Stanotte posso farti vedere una cosa?"

Io spalanco la bocca e lo guardo con disgusto.
Lui scuote la testa, portandosi le mani alle tempie ridendo.

"Senti, grandissima pervertita, hai frainteso. Fidati di me"

Io arrossisco trattenendo una risata e poi scrivo:

"Non lo so, ti faccio sapere"

Lui alza gli occhi al cielo e blocca il telefono, riposandolo in tasca.

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Continuiamo a mangiare e scherzare fino alle due e mezza del mattino, quando anche Elena decide di andare a dormire, lasciando me e Shawn soli, davanti al fuoco che scoppietta, facendomi rilassare.

- Io vado, Giulia, ogni tanto falla qualcosa fuori dal copione.
Dice lasciandomi perplessa a fissare le onde di un rosso vispo, che mi separano dal ragazzo bruno che da poco è entrato a far parte del film della mia vita, ma che in quel poco tempo è riuscito a scombussolare tutto.
Aspettiamo un po' in silenzio, fino a quando l'ultima luce delle tende viene spenta.
Lui si alza e viene a sedersi di fianco a me.

- Lo sai, si dice che davanti al fuoco le persone siano più romantiche. Mi sussurra all'orecchio.
- E chi lo dice? Chiedo sarcastica.
- Io, ti basta?
Alzo gli occhi al cielo sorridendo.
Poi sento qualcosa muoversi, mi chiedo cosa sia, ma poi sento quel calore inconfondibile sul mio fianco destro.
Giuro di essere estremamente lucida, ma qualcosa nel mio cervello deve essere scattata per aver fatto succedere ciò. Poggio la mia testa sulla mia spalla, sento un microscopico movimento di sorpresa da parte sua, poi inizia ad accarezzarmi il volto.
- Allora avevo ragione?! Dice dolcemente prima di lasciarmi un tenero bacio in testa.
- Zitto, potrei tornare in me.
Lui ride e torna ad accarezzarmi.
- Cosa volevi farmi vedere stanotte?
Si alza di botto, come se avesse vinto la lotteria e mi prende la mano, facendomi alzare.
Camminiamo per un po', fino a quando ci ritroviamo al fiume dello scorso pomeriggio.
- Shawn, capisco che tu abbia due anni in più, ma hai comunque solo diciannove anni, è presto per avere vuoti di memoria.
Le mie parole evidentemente gli entrano da un orecchio e gli escono dall'altro, dato che continua a fare non so cosa.
Sposta freneticamente due grandi ceppi di abete e li posiziona abbastanza lontani dall'acqua per non bagnarli.
Si siede su uno di questi, poi facendomi cenno di sedermi su quello vicino.
- Cosa sarebbe dovuto cambiare tra questi ceppi e quelli dove eravamo seduti poco fa?
Lui guarda esaltato l'orologio, come se stesse per perdere il treno.
- Tre, due, uno-
L'acqua del fiume inizia a brillare, svelando tutti i segreti che essa nasconde. Piante di ogni colore animano la buia notte sotto la gelida acqua invernale.
Mi giro verso di lui, incredula.
- Shawn, questo è magnifico. Lui mi sorride con una gioia genuina stampata in volto.
- Tu sei magnifica.
Il mio cuore perde un battito e i miei polmoni un respiro. Il mio istinto mi direbbe di saltargli addosso e baciarlo come se fosse l'ultimo bacio della mia vita, ma preferisco stare a fissarlo con attenzione e godermi ogni singolo millimetro del suo viso illuminato dalla luna dicembrina.
- Anche tu. Dico come se fosse stato involontario, automatico, come se queste parole fossero state scritte da uno dei migliori sceneggiatori di tutta l'America.
I suoi occhi si addolciscono, come se le mie parole avessero rinsanito una grande ferita.

Shawn's Pov

- Anche tu.
Il mio cuore batte come non ha mai fatto, le mie ma i tremano come se stessi per essere vaccinato per la prima volta, le mie labbra palpitano di eccitazione per la volontà di incastonarsi alle sue, ma mi fermo per non rovinare il momento.
Mi avvicino al suo orecchio e sussurro.
- Quando ti manco, chiudi gli occhi.
- Magari lontani, ma mai da soli. Continua lei, causandomi un arresto cardiaco.
- Ma per adesso che posso tenerli aperti gli occhi, voglio vederti, voglio sapere di non essere sola.
Io mi blocco qualche istante, poi le prendo istintivamente il volto tra le dita e la bacio, riuscendo ad arrivare ad un livello di felicità che con le parole è impossibile descrivere.

Giulia's Pov

... Però la lama fa meno male se sto con lui, la lama fa meno male se amo.

Starbucks hoe - Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora