Addii?. #18

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Il dottore tornò in camera da noi dopo più o meno 30 minuti.
M: "Allora? La prego mi dia buone notizie."
ME: "Momentaneamente è stabile, ma ha rischiato davvero tanto la vita.."
SURRY: "Ma l'intervento come è andato?"
ME: "Bene, più o meno..."
M: "Oddio, menomale!"

Durante quei 30 minuti di attesa, avevo conosciuto bene Sasha, Salvatore e Giuseppe, che erano i suoi "colleghi", avevo capito bene come funzionasse la cosa con Salvatore, lui e Stefano abitavano insieme a Milano, ma ha detto che da quando Stefano mi ha conosciuta, non voleva più andarsene da Firenze.
Sasha abitava anche lui a Milano, con la sua ragazza Sabrina, appena lo scoprii mi venne da ridere, perché Sabrina, è mia cugina di secondo grado, sapevo questa cosa da quando avevo 15 anni, ma non ho mai voluto parlarne perché odiavo troppo gli Youtuber, ma forse mi sbagliavo.
Di Giuseppe invece scoprii solo che era fidanzato e che lavorava anche lui a Milano, ma era di Napoli, sembra lui il capo gruppo, quello più grande, cioè insomma quello che comanda tutto.

G: "Ragazzi, andiamo a dormire dai, torniamo non appena abbiamo notizie."
A: "No papà, noi rimaniamo qui fino a che Stefano non si risveglia."
M: "Papà? Perché papà?"
A: "È una cosa nostra, lo chiamiamo Papà perché è il più grande."
M: "Ahhh."

I ragazzi andarono a mangiare, mentre Sky e mia madre rimasero con me nella camera dell'ospedale.
MA: "Come stai amore?"
M: "Io bene, ho paura per Stefano."
S: "Dai, andrà tutto bene, figo quel Salvatore eh?"
M; "Sky! Sei sempre la solita." Dissi ridendo
MA: "Amore, ma ti ricordi qualcosa di quello che è successo?."
M: "Poco, mi ricordo solo che stavo uscendo da scuola e che qualcuno mi ha preso da dietro e mi ha messo un fazzoletto sul naso, probabilmente c'era qualcosa di tossico, perché sono svenuta, poi mi sono risvegliata nuda dentro una stanza."
MA: "Non ci credo, che bastardo."
S: "Comunque abbiamo già avvertito la polizia su quello che è successo, magari stavolta lo arrestano e si leva dalle palle."
MA: "Mi hai fatto prendere un bello spavento Marina.."
M: "Lo so mamma,mi spiace.."
M: "Ma per quanto devo stare qui?"
MA: "Non lo so, dipende da come reagisci all'operazione, se tutto va bene massimo una settimana."
M:"Tanto io non me ne vado da qui finché non si risveglia Stefano."

La sera e la notte la passai in camera con gli amici di Stefano e Sky, li conobbi ancora di più, e Sky si avvicinò ancora di più a Salvatore.

Il pomeriggio seguente, non appena mi risvegliai, trovai una sorpresa, c'era Stefano nel lettino accanto a me, ma dormiva...

M: "Dottore! Venga qui!" Urlai.
D:"Cosa c'è signorina Banfi?"
M: "Perchè dorme ancora?"
D: "È ancora in coma, però potrebbe risvegliarsi da un momento all'altro."

Scoppiai a piangere, ancora in coma, vedere Stefano su quel letto era la cosa più sofferente del mondo.
Lo amavo, anche troppo, anche dopo tutto quello che è successo, penso proprio di aver perso la testa per lui.
Passai il pomeriggio intero a fissarlo, con la speranza che si risvegliasse, poi realizzai che se parlavo, lui poteva sentirmi.

Mi alzai, e la flebo che avevo nel braccio iniziò a tirare.
M: "Ah cazzo!" Urlai.
Mi fermai e mi rimisi a letto.
Non sapevo cosa fare, l'unica alternativa era parlare ad alta voce.

M: "Stefano? Mi senti? Sono Marina, ti prego amore mio svegliati, non c'è la faccio più a vederti così, soprattutto per colpa mia, ho bisogno di vedere il mio Stefano, quello che sono abituata a vedere ogni giorno, ti amo ste, non me ne frega un cazzo di quello che hai fatto, ti perdono, non ho mai perdonato nessuno due volte, ma tu te lo meriti, hai fatto tutto per me.  Per favore svegliati, fai anche questo per me ti prego."

Sapevo che Stefano mi stava sentendo, e volevo esternargli tutto quello che provavo, non poteva morire, ero sicura si svegliasse da un momento all'altro.
Le ore passavano, e Stefano rimase sempre lì, fermo nel suo letto, immobile come una pietra.
Più passavano le ore, più avevo paura.

Passarono tre giorni, e Stefano proprio non voleva saperne di svegliarsi, ad un tratto arrivò il dottore.
D: "Signorina Banfi."
M: "Mi dica."
D: "Ho buone notizie per lei!"
M: "Riguarda Stefano?."
D: "No, riguarda lei signorina."
M: "Ah, allora non mi interessano, e sappi che se riguarda la mia dimissione dall'ospedale, non mi interessa, io non mi muovo da qui fino a che Stefano non si sveglia."
D: "Signorina, fra due giorni la dimettiamo, che le vada bene o no, la prego."

A quel punto scoppiai a piangere e dissi al dottore:
"Ma perché non si sveglia? Perché?"
D: "Non lo so Signorina, l'operazione è andata bene, però mi duole dirla che se entro domani non si sveglia, bisogna ri operarlo d'urgenza."
M: "E cosa succede se non si sveglia neanche dopo l'altra operazione?"
D: "Toccherà staccare la spina,."

Le mie speranze che Stefano si risvegliasse, dopo quella frase crollarono completamente.
La sera la passai sotto le coperte piangendo, non avevo voglia di fare niente, ne di alzarmi, ne di mangiare, volevo rimanere lì,vicino Stefano

La mattina seguente mi svegliai e sentii il rumore della barella che si muoveva.
M: "Dove lo portate?"
D: "Lo dobbiamo operare!"
M: "La prego dottore, lo faccia risvegliare."
D: "Farò del mio meglio Signorina."

Dopo un paio di ore, arrivarono Sky e Salvatore insieme, Sasha e Giuseppe erano fuori per lavoro.

M: "Ciao ragazzi."
SA: "Allora?"
M: "È dentro da due ore, ho troppa paura."
SK: "Andrá tutto bene,tranquilla Marina."
M: "Ma come mai siete arrivati insieme voi due?"
SK: "Dobbiamo dirti una cosa."
M: "Cosa?"

Sky e Salvatore si baciarono.
M: "Cazzo, nuove scintille nel gruppo."
SK: "Dai scema."
M: "Sono contenta, per voi."
Abbassai lo sguardo e ripensando a Stefano, scoppiai a piangere.

SK: "Dai amore, andrà tutto bene, guardami Mari, torna tutto apposto non ti preoccupare."
M: "Non è vero, non andrà bene niente, Stefano non si risveglierà più, se si doveva svegliare,si sarebbe svegliato giorni fa."
SA: "Ma non dire così Marina, magari con questa operazione torna tutto apposto."
M: "Mi sento una merda, Stefano è in questa situazione per colpa mia."
SK: "Marina, Stefano ti ama, si vede, non devi sentirti in colpa, ha fatto tutto questo solo per te."
M: "Non mi interessa, mi sento comunque una merda, preferivo stare io al posto suo."
SA: "Dai Marina, tranquilla."

Stetti fino alla mattina dopo sveglia, ma Stefano non tornò in stanza, allora decisi di andare a controllare.
Mi alzai e andai nella sala operazione.
M: "Mi scusi, sa dirmi dove è Stefano Lepri?"
S (sconosciuta) : "Lo stanno operando ancora."
M: "Ma è un giorno intero che lo stanno operando."
S: "Lo so Signorina, è una operazione molto complicata."

Due ore più tardi, dovevo lasciare l'ospedale.
Verso le 13 decisi di preparare le valigie e di "andarmene" per modo di dire, perché sarei rimasta lì.
Mentre chiudevo l'ultima valigia, arrivò la barella con Stefano sopra.

M: "Allora?"
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CIAO RAGA, ecco a voi il capitolo con più di 1000 parole, buona lettura e al prossimo capitolo!
Vi aspetto!

St3pNy e Marina | UN AMORE IMPOSSIBILE|.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora