Incinta?. #22

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Ovviamente,era mia madre.
La richiamai.
"Marina!"
M: "Mamma, hai finito di tartassarmi?"
MA : "Sono stata con l'ansia fino ad adesso, avvisare no eh?"
M: "Mi sono scordata."

Mentre parlavo con mamma, sentivo il telefono che vibrava e non smetteva più.
Chiusi la chiamata con mia madre e controllai perché il telefono vibrasse in continuazione.
Notai che c'erano più di 25.000 notifiche su Instagram, ero passata da 789 followers a 32.500 in pochissimo tempo, e le mie foto avevano raggiunto tutte quante più di 20.000 like. C'era anche un tag, di Stefano.
Era una nostra foto di quando siamo atterrati a Parigi io e lui, con il tag del mio profilo Instagram.

Stefano era lì accanto a me e allora gli dissi:
"Amore."
S: "Dimmi."
M: "Mi sta esplodendo il telefono."
S: "Perché?"
M: "Lascio guardare a te."

Dopo aver visto che il mio profilo Instagram era tartassato da notifiche, messaggi in direct, tag nelle foto, e commenti sotto le mie foto, Stefano mi disse:
"Sei diventata famosa amore."
M: "Ma a me sinceramente non interessa, io non voglio diventare famosa."
S: "Si, vedi ora che ti inizieranno a contattare le aziende per fargli pubblicità come accetterai."
M: "Pagano?"
S: "Anche troppo."
M: "Mh."

Verso le 11.30, uscimmo di casa per andare a visitare Parigi, come prima tappa andammo a vedere la torre eiffel, poi gli champs elysees e molte altre cose, ovviamente dato che il cibo della Francia faceva altamente schifo, il nostro pranzo e la nostra cena erano o il cibo del mc oppure le crêpes.

Passammo una settimana in giro per Parigi, e l'ultimo giorno andammo anche a Disneyland Paris.

Arrivò il giorno in cui, purtroppo, dovevamo tornare a Firenze. 
È stato parecchio brutto andare via da Parigi, anche perché è una città bellissima e non avevo intenzione di andarmene, anche perché una volta ritornata a casa, avrei dovuto rinunziare tutta la mia monotona vita, studio, casa, studio.

Come ogni studente che deve fare la maturità, ad Aprile avrei già dovuto iniziare a studiare per gli esami, io non avevo in mente nemmeno la tesina che dovevo portare.

Arrivati una volta in aereo porto, aspettammo un paio di ore e salimmo in aereo per tornare a Firenze.
Durante il viaggio mi misi a controllare l'app del Ciclo e notai che era in ritardo di due giorni, e questa cosa era abbastanza strana perché io sono sempre stata puntuale con il ciclo.

A quel punto, mi girai verso Stefano e gli dissi:
"Amore, forse c'è un grande problema."
S: "Ovvero?"
M: "2 giorni fa doveva venirmi il ciclo, è ancora non è arrivato."
S: "Non è normale il fatto che ritarda?"
M: "No amore perché sono sempre puntuale io."
S: "Bene."
M: "Come bene Stefano!? Sai che vuol dire?".
S: "Lo so benissimo tranquilla."
M: "Che facciamo?"
S: "Non lo so sinceramente."

Atterrammo a Firenze, prendemmo la sua macchina e tornammo a casa sua.

M: "Amore, ma io devo andare a casa."
S: "Dobbiamo prima risolvere questa cosa."
M: "Ma dai Ste, magari sarà solo un ritardo, capita."
S: "E se non è il ritardo invece?"
M: "Paghiamo le conseguenze."
S: "Ah si, diventare padre a 21 anni e te a 18, pensa che bello."
M: "Oh Ciccio, sei te che hai insistito a Parigi."
S: "Lo so, e me ne sto pentendo di aver insistito."
M: "Aspettiamo una settimana, se fra una settimana non è arrivato, facciamo il test."
S: "Deve rimanere tra me e te momentaneamente Marina."
M: "Va bene amore, tranquillo."

La sera dopo Stefano mi riportò a casa mia, salutai mamma e le diedi il regalo che le avevo preso da Parigi, poi ci sedemmo a tavola e parlammo.
Dopo un po' chiesi a Mamma:

"Mamma, ma te come hai scoperto di essere incinta?"

"Con il test di gravidanza, che domande."

"Ma l'avete voluto voi o è stato per sbaglio?"

"Perché mi fai queste domande Marina?"

"No, per curiosità."

"Sei sicura?"

"Ehm, si.." dissi abbassando lo sguardo.

A quel punto mamma mi prese la mano e mi disse:
"Sei incinta?"

"Non lo so mamma, non mi viene il ciclo."

"Mh,aspetta,magari è solo un ritardo."

"Lo spero."

"Perché lo speri? Guarda che diventare mamma è una cosa bellissima, una soddisfazione unica."

La conversazione andò avanti, ma poco dopo andai a dormire.
Il giorno dopo mi alzai alle 6.30, ero abituato a svegliarmi a 12.00, a scuola non andavo da più o meno un mese, e quello era il giorno in cui dovevo e riniziare ad andare.

Tornai a scuola, e non appena varcai la soglia della porta, tutti i compagni si avvicinarono a salutarmi.
Tutti tranne Sky, lei non c'era.

Salutai tutti, poi presi il telefono e la chiamai.
"Sky dove sei?"

"A Milano, sono da Salvatore."

"E a scuola?"

"Penso di ritirarmi, ho già deciso cosa fare."

"Ovvero?"

"La mamma."

St3pNy e Marina | UN AMORE IMPOSSIBILE|.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora