5: Verresti con me?

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Passarono alcune settimane.

Per le due ragazze all'inizio era stato difficile trovare un posto dove allenarsi, perché Selina era stata inflessibile riguardo a questo: lo dovevano fare di nascosto, non voleva che la sua famiglia sapesse che lei era diversa da loro, e il loro odio verso i Dotati non migliorava certo le cose.

Alla fine avevano iniziato ad allenarsi...

Al parco giochi.

Può sembrare stupido, ma non lo fu affatto: al parco giochi ci sono praticamente solo bambini piccoli e genitori spesso disattenti, e potevano far passare il volo per un gioco, ad esempio far finta di fare gli anelli o le sbarre.

Dopo qualche settimana però anche il parco giochi divenne troppo facile per Selina.

Ora che aveva iniziato a capire come usare il Potere le sembrava molto più facile, e la sensazione di libertà, di leggerezza e di onnipotenza che dava utilizzarlo le facevano venire più voglia che mai di imparare.

Non avevano più posti dove andare, abitavano in città, non in campagna quindi c'era gente ovunque, era quasi impossibile trovare un luogo dove stare da soli.

QUASI, non impossibile.

Alla fine optarono per la vecchia strategia del "più ti metti in mostra, meno ti notano".

Andarono ad allenarsi a casa di Selina.
"Che idea stupida" pensavano all'inizio;
"È ovvio che così i suoi genitori la scopriranno!!!"
Invece no.

Si chiudevano nella sua camera da letto, che era molto alta di soffitto e spaziosa, e si allenavano nelle partenze da terra ( è molto più difficile darsi la spinta e partire in modo autonomo che sfruttare la forza della caduta; nella partenza dall'alto verso il basso devi solo arrestare la caduta, non darti la spinta che ti separa dalla terra. Per il corpo e la mente di Selina era difficile capire quanta spinta dare per superare il "risucchio" come di una ventosa che la teneva psicologicamente attaccata al terreno.)

Fu in uno di quegli allenamenti che fecero LA conversazione.

<<Sel, stavo pensando... >> iniziò Valentina.
<<Cosa Vale?>> Le rispose Selina, non molto concentrata sul discorso dell'amica.

<< Tra pochi mesi finirà la seconda media, e io ho fatto il test sulla forza del potere: sono un Quarto grado>> disse lei.

<<Fantastico Valentina! È un ottimo grado!>> le disse Selina contenta per l'amica.

<<Sì, grazie, ma... io stavo pensando di provare ad entrare all'Accademia.>>

Selina si fermò a metà tra l'aria e la terra: <<l'Accademia? Cos'è? Perché non me ne hai mai parlato?>> le disse un po' scontrosamente .

<<Perché non sapevo se ci sarei potuta entrare con il mio potere, e parlarne senza poterci andare sarebbe stato come parlare di un miraggio, di una cosa irraggiungibile: mi avrebbe solo fatto soffrire.>>rispose Valentina.

<<È una scuola con dormitori, tornerei qui solo per le vacanze di Natale, Pasqua ed Estate, per questo volevo chiederti... vorresti venirci anche tu?>>
<<È una scuola molto moderna, finanziata da ricchi politici e impresari, ma il livello è alto, ed è molto difficile essere ammessi: è una scuola per Dotati, ecco perché non ne avevi mai sentito parlare: si studiano sia le materie normali come Matematica e altre, ma anche teoria dei poteri e controllo.

Potremmo migliorare tantissimo, tutti gli speciali più famosi vengono da là, è il sogno di ogni Dotato.

Se tu parlassi con i tuoi genitori e li convincessi a lasciarti andare... sarebbe fantastico.>> finì Valentina.

<<Io... non lo so Vale, lasciare per così tanto tempo la mia famiglia? E poi non è detto che mi prendano, non so nemmeno di che Grado sono; se provo poi non potrò fare la terza media ( all'Accademia si passava direttamente in prima liceo) e se non mi prendessero poi farei fatica con gli studi e a tornare alla mia vecchia classe...
Devo pensarci, Valentina, non posso risponderti subito >> disse lei, prima di chiudersi nel silenzio per i successivi venti minuti.

Se fosse andata all' Accademia avrebbe abbracciato la scelta di fare una vita da Dotata, e, anche se la sua famiglia non era il massimo, non voleva lasciarli.

<<Le iscrizioni chiudono tra un mese.
Pensaci.>>le disse Valentina, prima di andarsene.

Poteri di settimo grado (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora