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Evidentemente il buco un fondo lo aveva, perché dopo qualche secondo Selina atterrò.
Ebbe poi a malapena il tempo di spostarsi da sotto l'apertura che arrivò anche Valentina, con i capelli tutti spettinati e l'aria divertita.

Si lisciò un attimo la gonna dell'abito, poi, raggiante, disse a Selina:
<< Andiamo?>>
<< No, aspettiamo un attimo Pin>> rispose l'altra.
<<Ok..>>

Fortunatamente l'attesa non fu troppo lunga, e dopo pochi secondi arrivò anche il loro amico, con gli occhiali storti e la faccia di chi sta per vomitare.
Le due ragazze aspettarono pazientemente che si sistemasse, poi si diressero verso una porta di fronte a loro con attaccato un foglio di carta con su scritto " Per la festa di qua " è disegnata sotto una freccia.

Una volta varcata la soglia videro la grande sala dove si teneva la festa e arrivò la musica.
Era ad alto volume, ma per chissà quale motivo nella sala precedente non si sentiva per nulla.

Insieme andarono a prendere da bere (una Coca Cola per Pin, del succo di frutta per Valentina e Selina), per poi iniziare a chiacchierare con gli altri partecipanti.

Selina era abbastanza allegra: la festa non si stava rivelando noiosa come aveva pensato, ed era fiera di sé per essere riuscita a imparare la maggior parte dei nomi dei suoi compagni di scuola e non averne ancora storpiato o sbagliato (quasi) nessuno.

Ma se tutto fosse andato liscio, allora che bisogno ci sarebbe di creare questo capitolo?
Mentre si rimpinzava di patatine (alle feste diventano misteriosamente molto più buone che nella norma) qualcuno le picchiettò sulla spalla.
Selina, con ancora i rimasugli di cibo tra i denti, si girò, vedendo di fronte a sé Franz, Channon e l'enorme Mazur, tutti e tre con una faccia tetra che ben poco si addiceva al clima della festa.
Come sempre, il primo a parlare fu Franz:
<< Il mio amico qui mi ha detto che l'altro giorno tu e il quattrocchi lo avete trattato abbastanza male; credo gli dobbiate delle scuse>>
Contrariamente al solito mentre parlava il ragazzo sembrava annoiato e quasi infastidito. Non era assolutamente interessato alla faccenda, e si vedeva.

Prima di aprire la bocca Selina controllo che non le fosse rimasto cibo in bocca, poi con una faccia annoiata a distaccata praticamente identica a quella del suo interlocutore, disse: << Scusa. La prossima volta ti insegno a farti un panino, così non lo prendi più agli altri, ok?>>

Mazur (raga ma che nomi orribili ho scelto in 'sta storia?) a quella risposta divenne tutto rosso e, arrabbiato, le disse che lei non doveva insegnarle proprio nulla, piuttosto imparare a stare al suo posto.
Selina alzò gli occhi al cielo: com'erano infantili, tutti e tre! Non potevano semplicemente ignorarsi a vicenda?

Cercò di allontanarsi, girando loro intorno, ma evidentemente era la mossa sbagliata da fare, perché Franz, improvvisamente più interessato, le si parò davanti a bloccarle la strada.
<<Hey, dove vai?>> le chiese lui
<< A dormire.>>
<< Di già? Cos'è, ti facciamo paura?>>

Selina non rispose alla provocazione, cercando di aggirare il ragazzo, che si mosse per bloccarle di nuovo la strada.
In quel momento, successe una cosa molto strana.
Con grazia ed eleganza, Franz volò via.
Non lo fece volontariamente (la sua faccia spaventata era una prova più che sufficiente); fu come se venisse tirato con forza per la collottola, per poi venir lasciato cadere e battere il sedere a terra.

Selina si sarebbe messa a ridere, se in quel momento non avesse realizzato di avere le mani formicolanti protese in avanti.
Come se avesse appena spinto qualcuno.
Quasi nessuno di era accorto di ciò che era successo: il "volo" del ragazzo era durato solo pochi metri, e dato che le patatine erano finite non c'era più gente intorno al tavolo del buffet.

Lentamente quindi Selina abbassò le mani, guardandole stupita: era stata lei a farlo volare via? Non ne era molto sicura.
Insomma, se ne sarebbe accorta, no? Avrebbe dovuto sentire qualcosa, nel caso fosse stata lei, invece i fatti di pochi minuti prima le sembravano confusi e distanti, irreali.

Channon e Mazur (ogni volta che scrivi questi nomi, uno sbianchetto muore) erano già corsi dal loro capetto. La strada per tornare in camera sua era libera, e lei non esitò un attimo a percorrerla.

Mentre saliva le scale (che le erano state gentilmente indicate da due ragazzi più grandi intenti a pomiciare vicino al passaggio da cui era arrivata) provò a ripensare a ciò che era successo, a ricostruire i fatti, ma non ci riusciva.
Era... svogliata, ecco. Mezza addormentata.

Entrò nella camera.
Era buio, e quindi accese la luce.
Faceva freddo, quindi chiuse le finestre.
C'era un ragazzo sul suo letto, quindi...
Un attimo.
"C'è un ragazzo sul mio letto?!"

Hey 🤘
A distanza di tipo due anni... sono tornata.
.
.
.
Tadaaaaa!!🤠
Per favore, non venite a cercarmi con asce e picconi vari.
So che la mia assenza è stata esageratamente lunga, ma avevo cose da fare.
Ora vado al liceo classico.
Ho 14 anni.
HO SCOPERTO QUELLA MERAVIGLIA CHE SONO GLI ANIME.
E trovo che questa storia sia proprio da modificare.
L'ultimo punto è il motivo per cui, invece che scrivere un "nuovo" capitolo ho riscritto il numero 18.
Il motivo per cui nel titolo ho scritto "tutta diversa" è il seguente:
Volevo attirare la vostra attenzione 😅.
Forse questo spazio autrice sta diventando troppo lungo, e la discussione troppo noiosa, ma hey, devo recuperare due anni di assenza !
Probabilmente vedendo questo aggiornamento c'è gente che si è detta "ah, ma non l'avevo tolta dalla biblioteca 'sta roba?"
No, non l'hai fatto.
Se invece speravate ancora in un mio aggiornamento... avete fatto bene! Grandissimi, complimenti per la perseveranza.

L'ultima cosa su cui voglio soffermarmi è il mio stile di scrittura.
Ho riletto una parte di storia (non tutta o mi sarebbe venuto un infarto) è noto una differenza abbastanza importante tra il mio modo di scrivere di adesso e quello di due anni fa.

A voi quale piace di più?
Spero mi rispondiate e perdoniate (che bella rima :)
A presto,
Athe

Poteri di settimo grado (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora