Operazione Ramirez

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                                                                                        Capitolo 17

Quella notte, mi addormentai ripensando a quello che era successo con Felicia. Mi sentivo tremendamente in colpa ed ero preoccupata di aver compromesso il mio rapporto lavorativo con lei. Si fece presto mattina, così mi preparai ed uscii dalla stanza, aspettando che Felicia uscisse dalla sua per andare al lavoro insieme. Finalmente, si aprì la porta della sua stanza e Felicia venne fuori, chiudendosi la porta alle spalle. Aveva un espressione triste.

Mara: Buongiorno!

Le dissi con difficoltà.

Felicia: Andiamo?

Tagliò corto.

Mara: Felicia...aspetta.

La fermai per parlarle. 

Mara: Mi dispiace per quello che ho fatto. Non avrei dovuto approfittare di te. Io non voglio illuderti. Spero soltanto...

Mi interruppe.

Felicia: Che non rovini il nostro rapporto lavorativo, giusto? E' questo che stavi per dire?

Ero davvero mortificata. Abbassai lo sguardo.

Felicia: Vaffanculo, Mara!

Mi disse furiosa e scese le scale in fretta

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Mi disse furiosa e scese le scale in fretta. La seguii senza dire una parola.

Intanto, avevamo da attuare il piano concordato per far credere, a chiunque potesse averci seguito, che Felicia avesse dormito a casa sua. Facemmo così, il giochetto inverso dell'andata. Felicia saltò dentro al portabagagli della macchina, chiudendo il portellone. Arrivammo sotto casa sua e mi fermai sul retro del palazzo dove abitava. Aprii il portabagagli dal tasto accanto al volante della Bentley, Felicia saltò fuori e chiuse il portellone. Si arrampicò sul muro fino al finestrone, tramite il quale entrò nel palazzo mentre io raggiungevo in auto la facciata anteriore del palazzo. Poco dopo Felicia uscì dal portone principale dell'edificio e salì al lato passeggero della Bentley. 

Durante il tragitto "casa di Felicia-lavoro", ci fu un silenzio tombale. Solo quando parcheggiai l'auto, davanti alla centrale di polizia, decisi di riparlarle, prima di scendere dalla macchina.

Mara: Ieri ho detto a Paul di trovarti una sistemazione. Stamattina ti dirà dove andrai.

Felicia: Voglio tornare a casa mia!

Mi rispose arrabbiata.

Mara: Non essere stupida, Felicia! Questo non ha niente a che vedere con quello che è successo tra me e te! Mi servi viva. 

Felicia scese dalla macchina, sbattendo lo sportello e si diresse velocemente all'entrata del dipartimento. Restai in macchina per qualche minuto, per cercare di calmare il mio nervosismo. 

 

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