A casa della tigre

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Capitolo 25

Arrivammo alla tenuta Rodijo. Prendemmo la mia roba e la portammo in casa. All'entrata, la solita governante ci accolse, aiutandoci con i bagagli. Li portammo nell'appartamento al terzo piano.

Andreina: Questa sarà la tua casa.

Mi disse Andreina, mostrandomi l'abitazione. Era davvero una bella sistemazione, ma a parte l'incredulitá del fatto che mi stessero mettendo un intero appartamento a disposizione, credevo che Andreina mi avrebbe ospitata in casa sua.

Amanda: Stai scherzando, vero?!

Le chiesi, leggermente offesa.

Andreina: Non ti piace?

Mi chiese, riferendosi all'appartamento.

Amanda: Pensavo che sarei stata con te, ma forse sono io la stupida adesso.

Le dissi, con tono deluso.

Andreina: Se starai nel mio appartamento, avrai gli occhi addosso di Carla. Qui potrai avere più riservatezza, per qualunque cosa tu abbia bisogno di fare, per il tuo lavoro!

Amanda: Credi che mi controllerebbe di meno, sapendomi da sola, qui?! Se stessi con te, lei si fiderebbe di più, perché penserebbe che ci sei tu a tenermi sotto controllo.

Andreina: E se iniziasse a non fidarsi neanche di me?

Amanda: Non ne ha motivo per il momento, Andreina.

Si fermò a riflettere per un istante. Poi si rivolse a me con tono severo.

Andreina: Amanda, se vorrai stare con me, potrai farlo ma questo posto ti serve. Tienilo come rifugio, per le informazioni riservate, e sistema qui la tua roba. Per il momento faremo così.

Odiavo doverlo ammettere ma quel discorso aveva un senso e così seguii i suoi ordini. Presi i miei bagagli e mi feci strada nella mia nuova abitazione. Andai nella stanza da letto e iniziai a sistemare la mia roba. Era davvero tutto arredato molto bene. Quando finii, la governante bussò alla porta del mio appartamento per avvisarmi che la cena era in tavola e che Carla e Andreina mi stavano aspettando. Scesi velocemente le scale e le trovai già accomodate al tavolo.

Mara: Ciao, Carla! Scusate il ritardo. Stavo sistemando i miei bagagli.

Dissi, accomodandomi di fronte ad Andreina. Carla era seduta a capotavola.

Carla: Benvenuta in casa nostra. Ti piace il tuo appartamento?

Mara: Molto! Ma è troppo, non dovevate.

Andreina intervenne irruentemente.

Andreina: Non è troppo. E' giusto, Mara.

Carla ci osservò stranita.

Carla: Neanche ventiquattro ore, sotto allo stesso tetto, e già litigate? Non è buon segno.

Mara: Se non fosse così, non mi divertirei.

Dissi scherzosamente. Andreina mi sorrise, sciogliendo la sua tensione.

Carla: Ma guardatevi. Siete così belle insieme. Ora mi tocca fidanzarmi di nuovo, per non fare il terzo incomodo.

Andreina: Basta che non sia un'altra cagna.

Puntualizzò Andreina, acidamente.

Carla: Vuoi sceglierla tu? Non mi sembra che abbia fatto meglio di me in passato, Nina.

Andreina trasformò la sua acidità in rabbia.

Mara: Ragazze non litigate per favore. La cena è buonissima, tra l'altro!

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