-Sere svegliati ti prego-. Sento bofonchiare e chiudo gli occhi abbracciando il corpo caldo che si trova sotto di me.
-Sere-. Mi sento scuotere leggermente.
-Basta Chiara, voglio dormire-. Rispondo coprendomi la faccio con una mano.
-Sono Christian-. Sbatto le palpebre cercando di mettere a fuoco il viso che mi sta fissando.
-Ma-. Sussurrò mentre mi stropiccio gli occhi.
-Oh .. scusami se sono stata invasiva ma mi devo essere addormentata.
-Tranquilla, ho passato una notte stupenda, non credo di aver mai dormito meglio di così in vita mia.
Mi hai tenuto stretto tutta la notte-.
Scuoto la testa.
-Potevi svegliarmi-. Ansimo alzandomi dal letto per sgranchirmi.
-Certo che no, è stupendo guardati dormire, non smetti mai di parlare nemmeno quando dormi-. Dice sfoderando un sorriso.
-Parlo? Cosa dico? Di cosa parlo?-. Gridacchio spaventata.
-Me lo chiedi pure?
Ovvio parli di me ma quello che mi dici rimarrà segreto, lo sapremo solo io e il tuo inconscio.
Comunque ti ho svegliato perché devi far veloce e uscire o saranno guai-. Si alza e si avvicina alla finestra della stanza, scosta le tende e osserva attentamente.
Lo seguo con lo sguardo e mi accorgo che sotto al suo letto vi è una scatola di cartone, il coperchio è lievemente spostato, intravedo un diario, un diario identico al mio.
Mentre è distratto mi chino lentamente e lo afferrò nascondendolo sotto la maglietta, tra i pantaloni e la canottiera.
-Mancano dieci minuti alle otto, alle otto in punto vengono a visitarmi quindi devo farti uscire per forza-.
Mi avvicino a lui e guardo fuori dalla
Finestra.
-Come fai a sapere che ora è?-. Domando darmi una risposta
Si gira e mi indica l'orologio sopra la parete.
-Ah-. Gracchio.
-Ma certo, si, se siamo proprio costretti credo di trovare un minuto per lei.
Non si preoccupi-.
Sento provenire una voce di un uomo dal corridoio che precede la nostra camera.
-È qui -. Sbuffa Christian posandosi una mano sulla testa.
Lo guardo e spalanco gli occhi cercando di mantenere la calma.
Non riesco a non pensare a quanto sia bello, nemmeno un secondo, lo fisso mentre si agita, si passa una mano tra i capelli e sussurra tra se e se.
-Sotto il letto veloce-.
Annuisco e scompaio, sbatto la testa e sussurro un "cavolo",Christian mi sorride ma si ricompone quando nella stanza entra un uomo, il medico della sera precedente accompagnato da un infermiera .
-Christian!-. Sussurrano stupiti.
-In piedi alle otto?
Faccia rilassata?
Ti senti bene?-.Domanda l'infermiera toccando la sua fronte per assicurarsi che non abbia la febbre.
-Bruci, hai la febbre, sdraiati subito-. Dice la donna
-Direi che oggi non hai bisogno di sedativi, mi sembri tranquillo-. Dice il medico squadrandolo da testa a piedi.
Christian tossisce.
-Lo sono, sto cercando di affrontare il problema -.
-Sono molto contento, non so cosa ti sia successo o se tu stia delirando per colpa della febbre, ma hai appena fatto un bel passo avanti, se mi dimostri di migliorare ti sposto in un altro settore-.
Christian sorride.
-Arancione ?-. Il medico conferma per poi uscire e chiudere la porta alle sue spalle.
Io esco da sotto il letto.
-vieni nel mio settore?-. Chiedo, lui mi abbraccia fortemente.
-Si, farò di tutto per venirci, fidati.
Ma ora vai, sta per tornare l'infermiera-.
Poggio la mia mano sulla sua fronte.
-Cristo, bruci veramente-. Sbuffo, cercando di nascondere il diario che si trova sotto i miei vestiti.
-Tranquilla, sarà per i sedativi che mi danno, tu vai , veloce-. Mi sussurra.
Io mi giro per uscire ma poi mi fermo e torno indietro, stringo a me Christian e poi lo bacio velocemente sul labbro.
-Sei importante-. Dico, mi sfiora il viso con le mani fredde ,esili che mi fanno rabbrividire.
-anche tu-.
Sono felice, sono veramente felice.
Mi lascio sfuggire un sorriso anch'io, poi esco e mi dirigo nel corridoio.
Per fortuna non c'è nessuno, il medico starà visitando altri pazienti e l'infermiera è sicuramente andata a cercare medicine per Christian.
Una volta uscita superato il piano rosso mi sento chiamare.
-Ferma-. Urla un uomo di cui la voce mi risulta famigliare.
Mi giro e mi rendo conto che l'uomo è il medico.
-Ora si spiega la felicità nei suoi occhi-. Dice per poi scuotere la testa.
-Cos'è che non fa l'amore ?-.
Io tremo per la paura.
-Mi scusi, io-io ehm , io ..ecco-. Mi interrompe.
-Grazie-. Sussurra, confusa spalanco gli occhi.
-Ti ringrazio perché lui è un ragazzo veramente difficile con cui trattare, non avrebbe mai reagito così senza di te-.
-Oh, allora prego, nessuna conseguenza negativa ?-. Chiedo intimidita.
-Hai comunque infranto le regole quindi stasera alle nove, pulizie e mensa.
Chiaro ?-.
-Chiarissimo-. L'uomo torna dentro una stanza e io fuggo.
Corro giù per le scale per dirigermi in giardino.
Voglio leggere il diario di Christian, lo voglio fare ora.
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Oddio ci sono riuscita, scusatemi... no non scusatemi vi ho fatto aspettare così tanto, spero che nessuno sia morta di vecchiaia nel frattempo!😟
Ahaha okay ..
Stasera o domani nuovo capitolo !
Lo giuro !
Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo ❤️
Vi prego 💕
Detto questo, grazie mille per aver continuato a leggere😍
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•Borderline•
Romance•Serena a soli 14 anni subisce una grave perdita, una malattia si porta via sua sorella Chiara, con la quale era sempre stata molto legata. La morte di Chiara provoca in Serena un gravissimo disturbo post traumatico. Serena inizia a smettere di viv...