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"Io penso che abbia esagerato, non è una buona ragione per fare questa scenata, poteva semplicemente parlarne con calma, dandoti modo di spiegarle, dubito che sappia come siano andate esattamente le cose" suggerisce Jenn, dopo averle raccontato della sera del giorno prima.
Non posso credere al modo in cui mi ha chiamata, lei non sa cosa è successo.

Entro in classe con gli occhi ancora gonfi, sperando di non dare nell'occhio.
"Buongiorno ragazzi" saluta la professoressa di biologia, ricevendo in cambio il buongiorno dagli alunni.
"Allora... Anderson, tu sei nuova vero? Ti va di parlare dell'argomento svolto la scorsa volta? Chiederò qualcosa fatta l'anno scorso, il programma dell'anno scorso della vecchia scuola é come il nostro, quindi non dovresti avere difficoltà" mi dice e io annuisco.
Jenn mi guarda riluttante, ma io le lancio uno sguardo come per dirle di stare tranquilla.
Mi alzo per avvicinarmi alla lavagna, quando entra Jason, in ritardo.
"Jason, ancora in ritardo" lo rimprovera la professoressa.
"Lei non immagina quanto traffico c'era oggi'' risponde Jason sghignazzando.
''Sempre le solite scuse.'' ribatte la prof.
"Credetemi, il traffico era incessante" afferma nascondendo una risatina.
"È per questo che quando sono arrivata a scuola tu eri già in giardino a fumare con altri ragazzi" confessa la professoressa ormai su tutte le furie.
"Anzi Cooper, visto che ti va di essere spiritoso, non sarebbe male interrogare anche te, avvicinati al lato opposto della cattedra" urla.

Spero solo che non faccia domande difficili data la sua rabbia,non perdonerei mai Jason se mi facesse prendere un brutto voto.

Dopo aver sbuffato, Jason guarda la professoressa con aria di sfida, ma lei sembra non farci caso, e inizia con le domande.

"Bene. Anderson, parlami del DNA"
Fortunatamente la genetica è una cosa che mi piace ed è una delle cose che ho studiato bene l'anno scorso, infatti rispondo correttamente, aggiungendo qualche particolare.
"Perfetto, Cooper tu che mi sai dire per cosa sta la parola DNA?" domanda la professoressa al mio compagno, che non sa come rispondere.

Siamo uno di fronte all'altro, ci divide la cattedra, e questo fa sì che io possa guardarlo in faccia e aiutarlo.
Mimo con le labbra "Acido" e lui sembra aver capito. Continuo ma per la parola successiva divido in sillabe.
"De-sos-si-ri-bo" e abbasso la testa grattandomi l'orecchio, quando la prof si gira verso di me, per non farle accorgere che stavo suggerendo.
Appena mi giro mimo le altre parole "nu-cle-i-co".
"Acido desossiribonucleico" afferma soddisfatto.
"Va bene.''

Passano trenta minuti, e devo dire che c'è mancato poco che la professoressa si accorgesse che suggerivo, l'interrogazione è stata da film, e gli ho dato una mano soprattutto quando è venuto nel mio lato a fare i disegni concettuali alla lavagna, dietro di me.

Finita l'interrogazione, guadagno con mia sorpresa, una A-, mentre Jason se la cava con una B-.

"Grazie per l'aiuto" sorride Jason. "È quasi la prima volta che prendo una B-'' ridacchia.
"Ma figurati" sorrido sperando che nessuno ci veda, non vorrei che Megan mi odiasse ancora di più.
"Qualcosa non va?" chiede sinceramente.
"Niente che a te possa interessare" rispondo acida, estraendo le cuffiette dalla tasca dei jeans, come sempre attorcigliate.

"Grace, Jason, potreste venire un attimo?" chiede la professoressa.
Lancio un'occhiataccia a Jason, e lui scrolla le spalle, non gli importa se vuole sgridarci o sospenderci?
A che pensi Grace, è impossibile che di punto in bianco la professoressa si metta a sospendere due ragazzi che stavano parlando, così come fanno gli altri.
'Non succederà nulla di terribile, rilassati' penso fra me e me.

"Allora ragazzi, innanzitutto complimenti Grace, sei molto preparata, mi aspetto molto da te, nonostante sia presto per dirlo, ma ho visto grandi capacità soprattutto nell'esporre, spero che non mi deluderai" comincia, e io la ringrazio.
"Il motivo per cui vi ho chiamati è perché vorrei chiederti se potresti aiutare, magari fuori scuola Jason, lui è bravo, solo che è un po' svogliato, è il terzo anno che frequenta la terza e lo conosco abbastanza. Quindi se lei mi facesse questa cortesia recupererebbe almeno la mia materia, lei avrà una ricompensa ovviamente,per l'aiuto"
Fantastico, che l'incubo abbia inizio.

"Professoressa, chi vi dice che io voglio essere aiutato?" risponde gelido Jason.
"Andiamo Jason non fare il bambino" lo rimprovera la professoressa.
"Quante volte devo vederla?" chiede.
"Io direi almeno una volta a settimana, per due mesi, o anche meno, come volete, dipende da te e da quanto hai intenzione di impegnarti Jason" parla.
"Cosa ne pensi Grace" chiede la professoressa cortesemente.
"Va bene" accetto ed entrambi salutiamo la professoressa prendendo strade diverse.

Vado nei corridoi e vedo Megan, vorrei parlarle, ma lei mi ignora, parlando con le sue due nuove amiche, le quali mi guardano con disgusto.
"Non capisco perché ti guardano così, dovrebbe essere il contrario. Loro sono Anne ed Emma, le più popolari della scuola, quelle che organizzano feste e che hanno frequentato almeno tre quarti della scuola, sono disgustose" sussurra Jennifer alle mie spalle.
"Beh, allora non capisco che ci faccia Megan con loro" sospiro.
"Non lo so, ma non promette nulla di buono, intanto ho capito il giochetto di Megan, non è fatta per me, se peggiorerà la situazione,non la considererò facilmente un'amica" dice con un sospiro.

Sono davvero dispiaciuta per il suo comportamento, non lo reputo abbastanza maturo per l'età che ha, dovrebbe scusarsi lei.

Jenn mi da un bacio sulla guancia e si avvia nell'aula di storia, mentre io svolto a destra in direzione dei bagni e noto a pochi metri dal bagno delle ragazze, Jason con una ragazza che credo sia del quinto anno e poggia una mano sui suoi capelli, le morde il labbro inferiore e continua a baciarla.

Decido di non andare in bagno e mi dirigo verso la direzione opposta alla loro, sperando di non farmi vedere.

Entro nell'aula di storia sentendomi in un certo senso ferita, anche se non capisco il perché. La scena sembra avermi dato un po' fastidio, ma non riesco a capire il motivo della mia reazione, avrei potuto andare in bagno senza preoccuparmi che mi vedessero, tanto a me non importa, invece qualcosa mi ha bloccata, e questo mi stupisce.

Pochi minuti dopo il ragazzo che mi crea tanti problemi, si avvicina all'aula, saluta la sanguisuga ed entra in classe, sedendosi nell'unico posto libero, dietro di me.

"Smettila Jason" dico infastidita.
Mi sta tirando le palline di carta da tutta la lezione, il che aumenta l'imprevista rabbia che provo nei suoi confronti in quel momento.
"Altrimenti cosa fai?" sussurra con un ghigno.
Non posso far altro che notare i suoi lineamenti quasi perfetti quando sorride. Scaccio quell'assurdo pensiero dalla mia testa, e lo ignoro.

"Non capisci che sei fastidioso? Ho detto smettila" urlo dopo l'ennesimo scherzo di Jason.
"Calma calma, con te non si può neanche scherzare" esclama stufo.
"Cooper io non sono come quelle ragazze che hai dietro, io non mi faccio mettere i piedi in testa, tanto meno da un idiota come te" dico a denti stretti.

Certe volte mi sorprendo da sola, ho tirato fuori il lato di me che non immaginavo neanche di avere, e questo mi spaventa, ma in un certo senso quello che ho detto a Jason mi fa sentire sollevata.

"Lo stesso vale per me Anderson" mi guarda con gli occhi taglienti.
Prendo le mie cose ed esco dalla classe, e dopo aver risposto le cose nell'armadietto, aspetto Jennifer all'entrata della scuola per tornare a casa insieme.

"Non posso crederci, sei l'unica ragazza che ha detto a Jason di essere fastidioso, e che si è ribellata al suo modo di comportarsi. Meriti un premio Grace" esclama entusiasta Jenn.

"Sono onorata" ridacchio.
"Ci vediamo domani Grace" mi dice la bionda appena arrivate davanti casa sua.
"A domani" la saluto e proseguo verso casa mia.

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Ciao, ecco un nuovo capitolo, come sempre speriamo che vi piaccia e vi invitiamo a lasciare un commento è una stella. Un bacio!!

Un amore inaspettato [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora