17.

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''Fa piano'' continuo a lamentarmi con mia madre per l'ennesima volta, a volte i capelli si incastrano nella piastra, procurandomi un dolore lancinante.
''Oh tesoro, ancora un attimo è sarai pronta''
''Mamma, Zack sarà qui tra meno di quindici minuti e devo ancora vestirmi''
"Ho finito!'' esclama mia madre, acconciando l'ultima ciocca di capelli con un po' di schiuma.

Entro nella cameretta, e mi avvicino al letto, dove si trova l'abito che mi ha regalato Zack per l'uscita di stasera.
Oggi per me è un giorno speciale, compio diciassette anni, e Zack ha deciso di invitarmi a cena.
L'abito è così bello ed elegante, color blu notte, che fa contrasto con i miei occhi azzurro chiaro.

''Grace, sei uno schianto, ho scelto bene'' esclama il mio ragazzo modesto, non appena entro nella sua auto e mi bacia appassionatamente.
''Ancora auguri alla diciassettenne più bella e dolce di questo mondo''
''Oh dai, smettila'' rispondo io imbarazzata.
Avvia l'auto ed inizia a parlare.
''Ho deciso di portarti in un posto speciale, sono sicuro che ti piacerà'' mi sussurra lui.

Dopo circa mezz'ora di cammino, Zack afferra dal sediolino posteriore, un piccolo pacchettino, avvolto da una carta regalo rossa e un nastrino oro ambo i lati.
''Questo è per te'' mi sussurra.

Imbarazzata come sempre e non sapendo cosa dire, inizio a scartocciare la carta regalo. All'interno c'è un piccolo cofanetto dove sono poggiate due perle, bellissime.

Mi sono sempre piaciute, anche perché sono delicate e si addicono al mio stile, non amo le cose troppo appariscenti.

''Z-zack, non dovevi, davvero, sono magnifiche''
''Ti piacciono?''
''Tanto, sono davvero bellissime'' mentre Zack prosegue verso il luogo in cui ha deciso di portarmi, decido di indossarle, anche perché si intonano perfettamente all'abito che indosso.

Dopo circa 20 minuti, arriviamo a destinazione.

''Tesoro, ora puoi aprire gli occhi''
''Finalmente'' esclamo io. Ho gli occhi ancora offuscati, ma da come posso notare, di fronte a me c'è un piccolo ristorantino che sbocca proprio sul mare.
È veramente unico.
Dall'esterno, noto che lungo il perimetro di esso c'è una piccola scala che porta proprio lungo il mare. Da qui posso sentire le onde del mare schiantarsi sugli scogli e respirare la brezza marina, che da così tanto l'idea di libertà. Tutto è davvero così elegante.

''Hei forza, entriamo'' Zack distoglie la mia attenzione da quel paradiso terrestre e con lui mano nella mano, mi reco verso l'interno della location.

''Grace, andiamo nella sala sul retro, lì avremo una vista migliore del mare'' commenta lui.
Sento dei rumorini che per un attimo mi spaventano, ma poi mi ricordo che siamo in un ristorante, ed è ovvio che ci siamo solo noi.

Dopo un lungo corridoio giungiamo verso un'enorme stanza buia.
"Zack, probabilmente oggi questa sala non è stata messa a disposizione, non vedi che è buio?" mormoro io, anche dispiaciuta dato che è vero, qui c'è una vista davvero paradisiaca.
"Accendiamo la luce no?" sussurra lui divertito.

"Zack, non si può stare qui, quando ci serviranno da mangiare dovranno venire qui, e cosa diremo: 'non sapevamo che la stanza non fosse stata messa a disposizione, abbiamo visto la luce spenta e abbiamo pensato che ci fosse stato un blackout e abbiamo provato a vedere se si accendesse. Probabilmente era un blackout, perché si è accesa così facilmente'" dico io spaventata all'idea.

"Potremmo cambiare sala, non preoccuparti" dico io.

Zack improvvisamente lascia la mia mano e scompare verso l'interno.

''Z-zack? Dai, smettila, sai che ho paura del buio!'' mi lamento io, terrorizzata.
Starà sicuramente cercando l'interruttore, così io faccio lo stesso in
modo da fare prima.

Riesco ad accedere la luce, è quella stanza che all'interno sembrava così vuota, in realtà era piena di persone che aspettavano solo me.
''SORPRESAAA'' urla a squarciagola un gruppo di amici non appena entro.
''Oddio'' esclamo io, poggiando le mani al viso dalla vergogna.

''Tanti auguri Grace'' urlano Adele e Jenn correndo verso la mia direzione.
''Ragazze grazie, non credo ai miei occhi.'' rispondo io abbracciandole.

''Non mi aspettavo questa sorpresa" dico ancora incredula.
''Smettila e vieni a goderti la festa'' urla Lara, una ragazza nuova che ho conosciuto da poco.

''Zack, smettila, non mi va di ballare ancora'' sbuffo io, rifiutando l'ennesime richieste del mio ragazzo. ''Preferisco godermi il gustoso cibo che c'è qui'' rispondo io, assaggiando i piccoli stuzzichini posti lungo il tavolo.
"Grazie per la festa, sei unico" sussurro al suo orecchio.

Ci sono due tavoli, uno per le bevande e i cocktail, mentre l'altro per gli stuzzichini e i vari antipasti, tutto è veramente delizioso. Inoltre, c'è un angolo della sala riservato proprio alla musica.

''Ragazzi vado a sedermi, ho i piedi a pezzi con queste scarpe'' continuo io.
Mi dirigo verso l'esterno, il caos assillante della festa, mi sta provocando un forte mal di testa.

Decido di sedermi fuori dalla sala, in modo da avere il mare di fronte.
Noto a pochi metri da me, Tom, David, Jack e altri amici di Zack, che parlano e sghignazzano, alzo la mano in segno di saluto, ma loro non sembrano accorgersi della mia presenza.

"Zack l'ha proprio fatta grossa. Che bravo fidanzato che è" esclama David, ricevendo le risate dei suoi amici come risposta.
Okay, hanno ragione, ma i ragazzi esagerano sempre, come fanno a ridere della dolcezza di Zack? Quando si innamoreranno faranno di peggio per la loro amata.

Rido all'idea che Jack si possa innamorare, ma allo stesso tempo sarebbe una cosa dolcissima.

Resto nella sala 2, così chiamata dai camerieri, e poco dopo mi raggiunge anche Zack. Ci accomodiamo su un divanetto in pelle ed io mi distendo tra le sue braccia.
''Non dovresti indossare questi abiti, ti si vede tutto.'' mi sussurra all'orecchio con tono provocante.
''Uffa, smettila, non è vero'' rispondo io, imbarazzata. Intanto lui, è sempre concentrato ad osservare la mia scollatura.
''Zack smettila adesso.'' sbuffo io, quasi divertita.
''E cos'ho fatto di male?'' mi risponde di rimando.
''Non è il momento.'' lo ammonisco con lo sguardo.
''Hai ragione, scusa''

Subito dopo esser rientrati, noto che sono le 00:35. È tardi, ma fortunatamente ho avvisato mia madre della festa. All'una in punto, un cameriere paffutello e piuttosto sbadato, porge la torta sul rispettivo tavolo. È costituita da tre piani, interamente rivestiti da una glassa bianca e ai lati, sono poggiate tre rose rosse.
Il cameriere versa lo champagne a tutti i miei amici, compresa me e Zack e invoglia tutti noi a fare delle foto.

Dalla porta, riesco a intravedere un volto familiare camminare sulla riva del mare, con le mani in tasca, e lo sguardo rivolto verso la luna.
Quando il suo sguardo si gira quasi verso di me, capisco che è Jason.

È stato invitato? Non ho deciso io gli invitati, ma pare proprio di no, Zack lo odia.
Che ci fa qui? E perché continua a camminare, senza limitarsi ai pressi del ristorante? Non è venuto per me, questo è certo, ma se non è così, perché è proprio qui?

Decido di lasciar perdere questi interrogativi per un'altra volta, e mi sblocco dal mio stato di trance, tornando alla festa, e dai miei amici.

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Salvee,
come sempre speriamo che il capitolo vi piaccia.

Domanda: che ne pensate di Zack?

Un amore inaspettato [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora