Dopo il lungo pomeriggio di ieri, mi sveglio e noto che sono già le otto meno venti.
Sono in ritardo.
Salto dal letto, e prendo i primi vestiti che mi capitano per le mani, quindi un leggins nero e una felpa scura molto lunga, che mi fa quasi sparire dentro di sé, visto che ho una costituzione molto magra, mentre essa è il doppio. Prendo il primo paio di scarpe che vedo, e prendo le mie adorate scarpe della saucony, che si abbinano al mio look improvvisato.Mi dirigo in bagno, lavo faccia e denti e sistemo i capelli in una coda alta, applicando un po' di mascara.
Vado in cucina, afferro un biscotto e di tutta fretta mi incammino, anzi quasi corro, verso scuola.Arrivo, che mancano quasi due minuti alle otto, sono salva per un pelo.
Noto nei corridoi che c'è Megan che mi squadra dalla testa ai piedi, girandosi verso le sue amiche e ridendo con loro.
Probabilmente sono vestita troppo out per delle ''dive'' come loro, di certo preferisco essere vestita come mi piace, piuttosto che con delle magliette scollate, sia sul seno che sulla pancia, che non coprono i pantaloni attillatissimi che portano, per non parlare poi dei mezzi tacchi che usano, soprattutto a scuola.
Le oltrepasso facendo finta di nulla, finché una di loro non si alza e inciampa sugli stivaletti alti, e mi scappa una risatina."Hei, che hai da ridere, che sembri uscita dal secchio dell'immondizia."
mi dice Megan schifata.
"Almeno non esco da una rivista di donne in intimo, perché non chiamateli vestiti quelli che avete addosso, che mi fate sentire male.
Attenzione coi tacchi, e con quei jeans di tre taglie più piccole, che non ti danno la possibilità di muoverti,attenta,che si strappa." dico apparendo calma e distaccata, ed entro in classe senza vedere le loro facce, ma sicuramente erano sconvolte, dato che non mi hanno neanche risposto.Entrata in classe, saluto Jenn e Adele, una ragazza nuova, abbastanza simpatica, l'ho conosciuta grazie a Jenn, la quale la sta aiutando ad ambientarsi.
Suona la campanella, ed andiamo in palestra, per la gioia di tutti i ragazzi, e gli sbuffi delle ragazze.
Entriamo negli spogliatoi e scelgo una maglietta a maniche corte nera e il solito pantaloncino della palestra.Dopo mezz'ora stiamo ancora correndo e siamo al quarto giro del campo, e devo ammettere che i ragazzi in maglietta corta e in pantaloni larghi e corti da basket, stanno molto bene.
Inizia la partita, e io decido di restare seduta insieme a Jenn e Adele.
"Ragazze guardate Alan quanto è bello vestito così, farà parte della squadra di basket" Jenn ci indica il ragazzo di cui parlava.
"Ragazze farete i provini per creare nella squadra delle cheerleader? Io penso di sì" esclama entusiasta "Voi?"
"No, io no di certo" dice Adele alzando le mani.
"Tu Grace?" mi chiedono.
In realtà non ci avevo pensato, ma devo dire che non mi fa impazzire il fatto di muovere i pompon e fare coreografie che data la mia grazia, potrebbero farmi crollare in due minuti.
"Non credo" dico insicura, e proprio in quel momento si sentono delle urla verso di noi, e un attimo dopo il pallone è sul mio viso.Non posso crederci, in due minuti sento la faccia calda per la botta presa, e tutti i miei compagni, seguiti dal professore si avvicinano a noi, chi ridendo, e chi preoccupato.
Vado in bagno a sciacquarmi, e me la cavo solo con il sangue dal naso, ma nulla di rotto.
Esco fuori sotto gli occhi di tutti, con in mano il fazzoletto che teneva il sangue.
"Scusa davvero, non volevo" mi dice un ragazzo che non ho mai visto, quindi probabilmente abbiamo in comune solo educazione fisica.
"Oh, non preoccuparti, non l'hai fatto apposta" rido io in risposta, per non farlo preoccupare.
"Sono Zack" mi dice tendendomi la mano "Grace" gli dico stringendola.
"Mi dispiace che ci siamo conosciuti in questo modo, ma piacere di conoscerti.'' mi dice imbarazzato, grattandosi la nuca.
Rido di rimando "Tranquillo, adoro quando una palla mi si spiaccica addosso" dico e lui ride.
"Sappi che mi farò perdonare" mi dice ancora un po' titubante.
"Tranquillo, sono cose che capitano, e se non fossi stata seduta a far niente, non mi sarebbe successo" ammetto.
"Devo andare, ci vediamo presto" mi dice.
"Ci vediamo" alzo la mano in segno di saluto.
"Scusa ancora" risponde andandosene. Alzo gli occhi al cielo per per fargli capire che lo capisco e che non è colpa sua "Ti ho già perdonato" e se ne va sorridendomi."Allora?" mi giro e noto Jennifer e Adele guardarmi entusiaste.
"Ottime amiche, mi avete lasciata sola con un fazzoletto sul naso, e uscita dal bagno vi siete dimenticate di me" dico fingendo il broncio.
"Non volevamo rovinare nessun momento."
Le guardo interrogative, e allora Jenn inizia a parlare "Cosa si prova a parlare con Zack Johnson?" mi chiede Jennifer con occhi sognanti.
"Cosa ti ha detto? È bellissimo vero?" dice Adele.
"Vorrei tanto che lanciasse la palla in faccia anche a me" dice Jennifer ancora fra le nuvole.
"Ragazze calme, sembrate possedute. Si, Zack è carino e devo dire che sembra anche simpatico.''È suonata la campanella e noto che mi tocca fare inglese.
Mi dirigo su per le scale, verso il secondo piano e con 10 minuti d'anticipo, sono in classe.
Le mie amiche hanno deciso di assumere calorie al distributore, mentre io preferisco non mangiare nulla, visto che la botta mi ha chiuso lo stomaco.
''Hey Grace,anche tu qui.'' esclama una voce alla mia destra.''Jason, si, come mai sei in anticipo?" chiedo.
"Potrei chiederti la stessa cosa"
Arrossisco, per quanto possa essere nuova, molti mi riconoscono come la ragazza che fa continui ritardi.
"Hai ripetuto per biologia,dato che domani abbiamo anche laboratorio?'' cambio discorso.
''Avevo da fare'' sghignazza lui, osservandomi con aria di sfida.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, intanto entrano in classe i primi alunni, seguiti dopo cinque minuti dalla professoressa."Grace" urla correndo Jenn in mia direzione, facendo girare tutti i presenti verso di noi.
Arrossisce di colpo e inizia a camminare trascinando anche me.
"Aiuto, è imbarazzante" ride nervosa la mia nuova amica.
"Come mai avevi fretta di parlarmi?"
chiedo curiosa.
"Beh, Adele uscirà con un ragazzo di quarta, conosci Tom?" chiede e io scuoto la testa.
"Beh, può darsi, come può darsi di no" dico io grattandomi la nuca.
"Quando avrai intenzione di imparare tutti i nomi?" mi chiede lei.
"Non è importante, professoressa Parker" dico riferendomi alla professoressa di storia, abbastanza pressante da pretendere che noi conoscessimo tutte le date, e i nomi delle persone.
"In ogni modo" dice la mia amica chiaramente eccitata "stasera andiamo da lei e la prepariamo, sono emozionata, Tom è perfetto per lei, e lei così timida e chiusa, sai che non ha mai dato il primo bacio?"
"Ehm, non tutti l'hanno dato" dico io imbarazzata.
"Grace Anderson, non vorrai dirmi che non hai mai-" si copre la bocca sconvolta non vedendo il mio oppormi all'affermazione.
"Sh, e allora? Non ho trovato la persona giusta, ecco tutto" dico sulla difensiva.
"Hai ragione, hai fatto bene" mi dice.
"Ci vediamo stasera da me" dice lasciandomi un bacio sulla guancia e andando via di corsa.Arrivo a casa e dopo aver lavato le mani, mi fiondo in cucina e mi metto a sedere.
"Mamma dov'è?" chiede mio fratello, che è appena entrato in cucina.
"Al solito, è a lavoro" dice "Venerdì pomeriggio va a fare una visita, dobbiamo andare anche noi, verrà anche papà" mi dice con un velo di tristezza.
"Ah, va bene" dico.
La situazione di mia madre mi preoccupa, venerdì si saprà se il cancro si è spostato o si sta espandendo, oppure è rimasto della sua grandezza normale.
A volte cerco di non pensarci, ma è quasi impossibile fare finta di niente, soprattutto perché le visite da quest'anno saranno più frequenti e se peggiora verrà controllata ventiquattr'ore su ventiquattro, in fondo è per questa ragione che siamo qui.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao a tutti,
speriamo che vi piaccia questo nuovo capitolo. Man mano stiamo conoscendo qualcosina in più sulla nostra protagonista.
Come sempre vi chiediamo di lasciare una stellina e un commento -ci farebbe molto piacere- e vi ringraziamo, perché state crescendo sempre di più.
Grazie mille.
STAI LEGGENDO
Un amore inaspettato [sospesa]
RomanceGrace è una sedicenne di Los Angeles, che per motivi familiari, è costretta a trasferirsi con la sua famiglia, a Londra e nonostante per lei sia tutto nuovo e diverso, è proprio questo paese che darà una svolta alla sua vita.. #175 in Storie d'amore...