12.

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Pov Jason
"A dopo sorellina" do un bacio sulla fronte alla mia ragione di vita, che corre verso la scuola materna.
Ingrano la marcia e mi dirigo verso la mia scuola, dove mi aspetta quell'oca della mia nuova ragazza.

Ragazza si fa per dire, lei è solo il mio nuovo passatempo.
"Amore" corre Megan verso di me.
Cavolo, sembra un cane, manca solo la coda e potrei dire che sta scodinzolando.
"Megan" la saluto baciandole le labbra.
"Mi eri mancato tesoro" mi dice tirando sempre più in fuori la sua bocca, così io sorrido falsamente e le mordo il labbro, in realtà è più per farla stare zitta, ma non posso negare che mi piace, è una bella ragazza, ma non provo i sentimenti dell'innamorato con lei, non ha cervello e mi piace per scopi ben diversi.

A dire il vero credo di non aver mai provato dei sentimenti per qualcuno, sono stato così abituato ad avere le ragazze ai miei piedi, da considerarle più premi che persone, quasi oggetti.
Persino le ragazze più timide cedevano con me.

Ammetto di essere un bel ragazzo, non voglio sembrare modesto, ma è proprio così, non sono niente male.

"Ragazzi" si fanno strada verso di noi Alexander, Cameron e Anne.
"Hey" salutiamo io e Megan.
"Avete saputo di Zack Johnson?" chiede Anne, l'amica di Megan che da un po' è nel nostro 'gruppo'.
"È morto?" rido io ricordando l'odio che provo per quel finto santarellino, per di più mio rivale nella squadra di basket.

"Non cantare vittoria Cooper, si è fidanzato con quella sgualdrina" dice Anne indifferente e schifata allo stesso tempo. "Come si chiama? Ah, Grace Anderson" ricorda lei, mutando il mio sguardo da divertito, a uno indecifrabile.

Grace Anderson, con Zack Johnson? È forse impazzita, non ci posso credere.
Come può stare con quel ragazzo che non la merita? Come ha fatto a scegliere lui, se poteva avere me?
Una moltitudine di domande si fa spazio nella mia testa, e a prendere il sopravvento è una strana rabbia, non pensavo che lei fosse come gli altri, pensavo che fosse...diversa, ecco.

"Jason, mi stai ascoltando?" chiede Megan, svegliandomi da quello stato di trance in cui ero finito.
"Che dicevi?" rispondo seccato dalla sua voce sempre più squillante.

Suona la campanella, che mi salva dal parlare con Megan, di cosmetici e di regali che avrebbe voluto per Natale.
Certo, come se io e lei per Natale stessimo ancora insieme.
Rido mentalmente a quel pensiero, ed entro in classe, dove trovo la ragazza che riesce a farmi saltare su i nervi, Grace.

Mi siedo in fondo alla aula, dietro al banco della mora.

"E così, stai con Johnson" constato io, alla ragazza davanti a me.
Si gira verso di me, e mi guarda imbarazzata. "Si, e allora?" chiede alzando un sopracciglio.
"Niente, curiosità" dico io freddo.
"Sappi che lui non ti merita, non è per te, cambia strada" dico io tentando di farle cambiare idea.
Non posso credere a ciò che sto facendo, in fondo non sono fatti miei.
"Scusa un attimo, chi sei tu per dirmi chi merito e chi no? Come fai a dire che lui non mi merita? Chi mi meriterebbe allora? Tu?" mi dice rossa dalla rabbia.

In effetti non ha tutti i torti, io sono l'ultimo ragazzo che può dire che un altro è un poco di buono, io stesso lo sono.
In qualche modo le sue ultime parole mi hanno offeso molto, e non riesco a capirne il motivo, in fondo ha ragione lei, ma perché in questo momento non so cosa risponderle? Perché sto per fare la figura dello scemo? Perché le sto dando il piacere di avere l'ultima parola su una discussione che ho iniziato io?

Entra in classe la professoressa, e Grace si gira davanti, lasciandomi di sasso.
Voglio solo proteggerla, ma lei non sembra capirlo.

Passano cinque ore di lezione, e quando mi trovo davanti al giardino della scuola, mi avvicino alla mora, che si stava dirigendo verso casa.
Le faccio segno di fermarsi, in modo da poter concordare il giorno in cui ci saremmo potuti vedere per biologia.

"Oggi sono libero, possiamo vederci oggi pomeriggio, o il tuo fidanzatino è geloso?" chiedo io, facendole alzare gli occhi al cielo.
"Basta parlarne okay? È la mia vita, e tu non sei nessuno." mi guarda, prima di abbassare gli occhi.
"Va bene" dico io freddo, anche se quelle parole devo ammetterlo, mi hanno un po' scioccato, come posso io non essere nessuno? Perché questa ragazza non cede a me?

Odio questa situazione in cui troppe domande si fanno spazio nella mia mente, in questo momento mi sento impotente, e non riesco a capire il perché.

"Ci vediamo oggi pomeriggio in biblioteca" taglia corto la ragazza davanti a me.
"La biblioteca è chiusa oggi" dico io tornando in me, non voglio dare l'impressione di delusione, Jason Cooper non è un ragazzo che sta male.
"Ah, mmm" dice lei pensando.
"Potremmo andare da te, o da me" propongo io.
"Da me no, mia madre non sta molto bene" mi dice lei incerta, e riesco quasi a scorgere un velo di tristezza sul suo volto a quell'affermazione.
"Potremmo andare da me allora" dico io continuando a osservarla.

Grace si limita ad annuire, tenendo ancora la testa bassa.
"Che ti prende?" dico io mostrandomi il più distaccato possibile, ma in realtà vedere quella ragazza che ha sempre il sole negli occhi, stare male, un po' mi preoccupa.

Grace continua a stare rigida davanti a me, e so che se continuo a insistere potrebbe scoppiare davanti a me.
Dovrei allontanarmi e lasciarla lì, ma ha davvero bisogno di sfogarsi, e io non ho alcuna voglia di lasciarla sola.

Due gocce cadono sul cemento, istintivamente le prendo la mano, e lei simultaneamente alza lo sguardo verso di me, ed è inevitabile per lei scoppiare a piangere.

Mi avvicino a lei, in modo da farle appoggiare la testa sul mio petto, e farla sfogare.
Intanto la scuola si libera, ci siamo solo io e lei, dietro al giardino, appoggiati ad un albero.

La cingo in un abbraccio, e per cinque minuti restiamo così, abbracciati.
Quando sembra essersi calmata, alza gli occhi verso di me e si asciuga le lacrime sbadatamente.

Intanto restiamo entrambi in silenzio, so che ha bisogno di questo, posso capirla.

"Due anni fa mia madre ha contratto dei sintomi del tumore al cervello, e si scoprì che lo aveva già da un anno.
Capisci? È da tre anni che ha un tumore, e fra poco le cose si complicheranno. Non so che proprio che fare, né come comportarmi.
Io non sono pronta, ho sedici anni, capisci?" dice lei con disperazione crescente.

Non rispondo, ha una vita che non mi sarei mai aspettato, ha dei problemi in casa molto delicati, e io non so cosa risponderle, solo la abbraccio ancora, più forte.
"Andrà tutto bene, è tua madre no? Se tu sei così forte, lei sarà come te." dico io per farla sorridere, e sembra aver funzionato, perché per un attimo sorride.

"Io non sono tanto forte" dice lei sedendosi sull'erba.
"Scherzi? Sei la ragazza più forte che io abbia mai visto." ammetto "detesto ammetterlo, ma sei riuscita tenermi testa più di una volta, non è da tutti"
"Se la metti in questo modo" ride lei.

"Non piangere, non lo meriti, sorridi sempre, me lo prometti?" chiedo io spostandole i capelli dietro l'orecchio.
"Ci proverò" risponde lei.

"Ci vediamo più tardi" dice lei.
"Sicura che non vuoi che ti accompagni a casa?" chiedo ancora una volta.
"No, ti ringrazio Jason, grazie per tutto" ammette Grace.
"Come vuoi, a dopo" dico prendendo la strada opposta alla sua.

Tornando a casa, non riesco a far altro che pensare al modo in cui mi sono comportato con lei, cioè ho appena consolato una ragazza e non è da me.
Tutto quello che ho fatto è stato tutto dettato dal cuore, senza un copione, senza doppi fini.
Cosa mi sta succedendo? Perché sembra importarmi di quella ragazza?
Ragiona Jason, stava male, la tua è una reazione spontanea!

Ammetto però che, non si comporta come le ragazze che ho conosciuto fin ora e che ho frequentato anzi, lei a differenza loro, mi tiene testa ed è molto, ma molto diversa.
Questa cosa diciamo che, mi spaventa, cioè non ho mai amato ragazze del genere, sono sempre stato attirato, da 'scappatelle' di poco più di due giorni, incontri e basta, ma stavolta è diverso, mi sento attratto da lei, e questa cosa mi fa uno strano effetto..
Ammetto anche che, fisicamente non rispecchia i 'canoni' che io vorrei in una ragazza, non è alta, non indossa cose scollate, non mostra forme ecc, ma l'unica cosa che mi rimane impressa e di cui ne sono rimasto particolarmente colpito, sono quegli occhi color mare, che sembravano annegare..
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Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo!
Vi vogliamo bene!! ❤

Un amore inaspettato [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora