8. Cherry lips

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Tra vuoti e delusioni, per te,
per noi.

Federica Pov.
Flashback
Più guardavo il video clip, più il mio cuore si spezzava sempre di più. So cosa c'è dietro ai film e ai video ricostruiti, ma nel suo sguardo vedevo qualcosa, lo scintillio di chi è attratto da qualcuno e non potevo negare che mi desse fastidio.
Il cellulare mi squillò, risposi.
"Buongiorno piccola." mi salutò la voce roca di Riccardo.
"Buongiorno." dissi cercando di non essere scortese.
"Hai visto il video?" chiese sospirando.
"Sì, beh, carino." dissi.
"Sei sicura?" chiese.
"Sicurissima." mentii.
"Dai Fede, non mi dire bugie." disse.
"D'accordo, mi fa schifo. E non per le cose che fai con la modella, ma perché hai rovinato il significato di quella canzone d'amore. Sinceramente mi sembra molto una cosa a tre e fidati, avere il piede in due scarpe diverse non è per niente esaltante. Inoltre avresti potuto evitare di fare scene così spinte e soprattutto potevi prendere qualche modella in più e qualche attore in più."dissi tutto d'un fiato.
"E meno male che eri sicura..." rise nervoso.
"Mi dispiace." dissi.
"Va bene, non preoccuparti. Apprezzo la sincerità, lo sai."disse.
"Riki devi staccarti dalla tua casa discografica e farti valere, ho paura che tu venga oppresso dalle regole." sospirai.
"Io non cambierò." affermò.
"Lo spero, mi manchi." dissi.
"Anche tu Fede, mi manca il tuo dolce profumo e il sapore della tua pelle. Le tue labbra morbide e rosa, ti prometto che presto sarà tutto più facile." disse.
"Lo so." sospirai.
"Ci vediamo presto, ora devo andare."
Lo salutai e spensi il cellulare.
***
E anche questa data era conclusa, era l'una quando tornammo in camera e Riccardo chiese la cena.
"Io Riki vado, buonanotte." dissi sbadigliando e chiudendo la porta comunicante tra noi.
Mi struccai e indossai il mio pigiama e mi lasciai cullare tra le braccia di Morfeo.
Riccardo Pov.
Avevo cantato stasera, dando sfogo a ciò che avevo dentro e portando con me i fans. Eppure nonostante ciò, avevo un peso sullo stomaco e non era certo la cena che avevo appena mangiato.
Perché Riccardo aveva fatto quel discorso a Federica? Davvero pensava che io e lei avessimo ancora qualcosa in sospeso? Non negavo di essere indifferente, ma di certo non dicevo neanche di non pensarci più. Io l'amavo e qualcosa lo provavo anche in quel momento, ma era un amore che andava oltre tutto il resto. Se potevo vederla felice, mi bastava.
Certo era che non pareva molto felice, ma come al solito molto incasinata e così orgogliosa da far tutto da sola.
Volevo aiutarla, ma sapevo anche che immischiarmi nella sua vita privata non sarebbe stata affatto un'ottima cosa.
Quella notte non dormii per niente, mi rigirai nel letto fino a che alle quattro e mezzo la sveglia non suonò e sentii i passi dall'altra parte della stanza, segno che Federica si era svegliata.
Indossai dei pantaloni della tuta comodi e una felpa e ricacciai tutto in valigia, non mi guardai nemmeno allo specchio, ma non dovevo aver una bella cera.
"Non hai dormito per l'adrenalina?" mi chiese Scirè mentre stavamo aspettando il taxi.
"Eh già." annuii mentendo.
"Bene, possiamo andare." disse Federica dopo aver caricato nel baule del taxi appena arrivato la sua valigia.
Ci portarono dritto all'aeroporto e dopo i controlli prendemmo il volo atterrando alle nove e mezza a Nizza, subito andammo nell'albergo che devo dire era davvero un hotel di lusso.
Federica parlò un po' con il tizio alla reception, per poi portare a me, a Scirè, all'addetto stampa e agli altri collaboratori le camere.
"Se avete bisogno io sono nella 309, anche se adesso ho proprio intenzione di andare a rilassarmi e a riposare alla Spa." mormorò e si dileguò.
Stanco morto mi trascinai verso la mia stanza, 519, strano era abbastanza lontana da quella degli altri e ne capii il motivo solo quanto entrando notai che era una suite. Alla faccia! Tutta sta roba solo per me, più grande della mia stanza normale. Lasciai la mia valigia da qualche parte e mi accasciai sul letto, che era davvero molto comodo e mi addormentai.
Quando mi risvegliai, con lo stomaco brontolante, vidi che erano le due, così scesi al ristorante e dato che era a buffet presi un po' di cibo.
Mi stavo per sedere ad un tavolo da solo, quando scorso la testa di Federica, seduta ad un tavolo con un ragazzo, che somigliava proprio a Shawn Mendes.
Mi avvicinai al tavolo.
"Ciao!" esclamai.
"Ah, ciao Riccardo! Ti presento Shawn, è un mio vecchio amico." disse Federica parlando in inglese.
"Piacere, Riccardo... Shawn Mendes?" chiesi, ci avevo anche azzeccato.
"Si, piacere mio." sorrise parlandomi in inglese.
"Se vuoi sederti con noi, vieni." mi disse poi Federica.
"No, figurati. Non vorrei disturbarvi." dissi e me ne andai da un'altra parte cercando di mangiare il più velocemente possibile, chi volevo prendere in giro? Ero geloso e poteva essere un bravo cantante, ma non mi piaceva starlo a vedere ridere con lei.
Verso le quattro e mezza, decisi di andare a farmi un bagno in piscina, che trovai stranamente vuota.
Iniziai con qualche vasca, fino a quando notai che qualcuno mi stava osservando.
"Che ci fai lì?" le chiesi guardandola torvo.
"Perché ti sfoghi? Non ti basta il palco?" mi chiese Federica mordendosi il labbro.
"Il palco non basta mai..." mormorai dicendo la pura verità.
"Pensavo ti bastasse, ti vedo cantare ogni giorno e ogni giorno vivi per i fans." disse.
"Ma dovresti sapere meglio di me, che il palco non basterà mai." constatai.
"Su questo sbagli, non sai cosa penso veramente." disse prima di tuffarsi in acqua.
"Ma che diavolo..!" borbottai quando gli schizzi mi arrivarono negli occhi.
"Non sai più nulla di me, della mia vita e di come sto cercando di andare avanti Riki." disse.
"Perché non me lo spieghi? Se pensi che potrei non capire... beh, ti sbagli. Ti capivo più di ogni altra persona, oltre a Nico." affermai.
"Non penso tu abbia bisogno della mia merda in questo momento." sorrise sincera.
"Solo perché Riccardo ti ha detto di starmi alla larga non vuol dire che devi farlo, da quando ascolti ciò che ti viene detto senza usare questo?" le chiesi puntando un dito verso il suo cuore.
"Non credo che la Federica che conosco si sia rinchiusa dietro alle richieste di un prepotente, non puoi amare un uomo così. So che in fondo tu vuoi ancora cantare, vuoi ancora sentire i cuori della gente battere per te, le voci a squarciagola cantare le tue parole e sentirti viva. So che lo vuoi Fede." dissi.
"I miei desideri sono secondari, la mia famiglia è più importante. Se potessi anche solo immaginare di spiegarti, lo farei. Ma non ho le parole, non ho più niente." disse.
TO BE CONTINUE
Scusate l'assenza, ma è un periodo pieno di verifiche e interrogazioni, scusatemi anche se ultimamente è tutto molto contorto, ma è proprio come mi sento ora e io scrivo in base a come mi sento.
Spero lo stesso vi sia piaciuto, aggiornerò appena riuscirò ad avere tempo per scrivere.
Vittoria😘

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