La natura insegna alle bestie a riconoscere gli amici.
Riccardo Pov.
"Nanci." dissi pino, ancora avevo le flebo nelle braccia.
"Riki! Aspetta che chiamo un dottore." disse per poi fermare il primo tizio vestito di verde che vide... avevo tentato a gesti di fermarla.
"Ben risvegliato!" mi disse un dottore sentendomi i polmoni.
"Senta io devo vedere Federica." dissi.
"Respiri." mi rispose.
"La devo vedere subito, adesso." dissi accigliato.
"Deve respirare e stare calmo. È appena uscito dal coma..." borbottò.
"Sì, ma non capisce. Io sono uscito dal coma grazie a lei. In realtà grazie ad un ragazzo, ma grazie a lei e devo vederla." farfugliai.
"Faccia prima ciò che le dico e la lascerò in pace." Sospirò.
Annuii e cominciai a fare quel che mi chiese, poi entrarono i miei genitori.
"Mamma hai chiamato Federica?" le chiesi subito.
"Amore mio! Sì, l'ha chiamata poco fa la Nanci." disse venendomi ad abbracciare.
"Grazie. Ti voglio bene anch'io." le dissi ricambiando l'abbraccio.
Federica Pov.
Mentre stavo sorseggiando il mio cocktail, mi squillò il cellulare, era Francesca.
"Ciao Franci." dissi.
"Fede si è svegliato, vuole vederti. Vieni il prima possibile!" mi disse entusiasta.
Il cuore fece un balzo nel mio petto e chiusi la chiamata, ero felice, tanto.
Feci per andarmene, quando il cellulare mi squillò nuovamente.
"Federica, per l'amore del cielo. Esci da quel posto e torna a casa." mi urlò nell'orecchio Sciré stordendomi.
"Ehi... cavoli, hai scoperto qualcosa?" chiesi avviandomi velocemente al posto dove avevo lasciato il mio giubbotto.
"Sì, i fascicoli. Mi sono confrontato con Federico e ho cercato su internet. Sono tutti crimini da lui commessi, sono le prove che ci servivano per incastrarlo. E so dove sono tua sorella e tua nipote. Temo tu sia in pericolo perché forse sanno chi sei. Sei nel fascicolo di Marco Castellani, c'è una tua foto." mi disse Sciré e iniziai a preoccuparmi.
Sentii che Enea mi stava chiamando e chiusi la chiamata, infilando il cellulare nella tasca della giacca.
"Dove vai?" mi chiese.
"A casa. Non posso cantare." dissi cercando di non andare in panico.
"Certo che puoi cantare." disse.
"No. Non posso. Devo uscire da qui." dissi facendo respiri lenti e profondi.
Mi squadrò da capo a piedi.
"Ho come la sensazione che tu mi stia mentendo..." disse.
"Ti sbagli. Non ce la faccio Enea, non posso cantare. Non me la sento." esclamai.
"Tu non vuoi cantare perché hai scoperto di mio padre..." sussurrò.
"Cosa?" chiesi facendo la finta tonta.
"Tu sei la fidanzata di Marco Castellani, la sorella della ragazza che mio padre ha sequestrato e la mamma di quella bellissima bimba." affermò.
"Hai ragione su tutto. Ma su una cosa ti sbagli, quella è mia nipote, si chiama Sofia e mia sorella Arianna. E voi, Enea siete dei farabutti." dissi per poi afferrare la mia giacca e tirargli un calcio sul cavallo dei pantaloni, lui si accasciò ed ebbi il tempo per andare verso l'ascensore e andarmene da quel posto, lontano da loro.
"Federico!" esclamai a cellulare.
"Dimmi Fede." disse lui.
"Dove sei? Vienimi a prendere in via Torino, sanno tutto." esclamai.
Si stavano per chiudere le porte, quando lui riuscì ad entrare in ascensore anche Enea.
"Non ti conviene andare via." disse.
Chiusi la chiamata e schiacciai il piano terra.
"Altrimenti?" chiesi con tono di sfida.
"Altrimenti mio padre farà loro del male." disse.
L'ascensore si aprì e vidi Federico davanti a me. Guardò l'idiota che aveva davanti, quando scesi dall'ascensore e gli tirò un pugno sul viso.
Per poi trascinarlo con noi in macchina.
Lo aveva stordito così tanto che l'aveva legato in macchina e gli aveva sequestrato il cellulare.
"Dove le hai imparate tutte queste cose?" domandai.
"Dai film." rise e risi con lui, era finita.
"Fede portami in ospedale, devo vedere Riccardo." dissi sorridendo.
Senza dire niente sorrise e si diresse verso l'ospedale, entrai da sola perché lui andò verso casa di Riccardo.
Ero in palpitazione e mi tremavano le mani, prima di andare da Riccardo però dovevo fare una cosa.
"Ciao Fede." mi disse Marco.
"Marco... come stai?" gli chiesi entrando in camera sua.
"Decisamente meglio. Mi dimettono oggi se va tutto bene. Devo solo trovare un alloggio sicuro." disse.
"Credo non ci ne sia più bisogno. Abbiamo le prove Marco e Riccardo Sciré ha scoperto dove sono Arianna e Sofia. Le troveranno e andrà tutto bene, potrai tornare alla tua vita. Con mia sorella e Sofia." dissi.
Mi ringraziò e potrei anche dire che vidi una lacrima rigargli la guancia.
Mi congedò in fretta e andai da Riccardo, l'avevano spostato in una normale stanza. Non più in terapia intensiva.
Per fortuna gli orari delle visite non erano così tassative, per cui entrai, pensavo dormisse, in fondo era tardi.
"Federica." disse non appena aprii la porta, era più che sveglio.
"Ti amo." le parole mi uscirono dalla bocca.
"Ti amo, Dio se ti amo." Dissi avvicinandomi a lui per poi posare le mie labbra sulle sue, finalmente.
"Anche io. Ti amo Federica." sussurrò.
"Come stai?" chiesi accarezzandogli il viso e sedendomi di fianco a lui.
"Meglio. Fede mentre ero in coma ho sentito il tuo amore. È grazie a te se sono qui, ma anche grazie ad un ragazzo, ti conosceva. Mi ha detto di dirti che un giorno vi potrete incontrare e che siete stati grati attraversando gli anni." disse Riccardo e rimasi un attimo incredula.
"Era moro? Alto? Con gli occhi nocciola?" chiesi commuovendomi un po'.
"Sì. Chi è?" domandò.
"Hai incontrato Nico." sorrise e lui mi abbracciò.
"So chi mi ha sparato, la polizia sarà qui domani mattina." mi disse dopo.
"Erano i sicari di Alessandro Tommasini. Lo so anch'io, insieme a Sciré e a Federico mi sono spinta fino a casa loro e stasera... oh cavolo! Enea!" esclamai.
Lui mi guardò stranito.
"Abbiamo rapito il figlio del tuo aggressore e del rapitore, diventando così dei criminali..." dissi ridendo di me stessa.
"Tu cosa??" chiese allarmandosi.
"Tranquillo, dovremmo essere al sicuro adesso. Abbiamo le prove di tutto. Non dobbiamo preoccuparci più di niente." dissi.
"Una cosa che mi preoccupa c'è..." borbottò.
"Cosa?" chiesi.
"Ti amo." sorrise e mi baciò nuovamente.
TO BE CONTINUE
Spero vi sia piaciuto!!
Che brava ho aggiornato subito.
La verifica di greco è andata, domani ho storia dell'arte... speriamo bene🙈
A presto con il prossimo capitolo, non manca tanto alla fine.
Vittoria😘
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Se parlassero di noi || Rederica
Fanfiction2023.Sei anni dalla finale di Amici 16, la vita di Riccardo e Federica è andata avanti. Federica Carta, venti quattro, dopo anni a donarsi alla musica, qualcosa le ha fatto cambiare idea. L'ha spinta a mollare il suo contratto con l'Universal propri...