Salto nel vuoto, vieni con me?
Federica Pov.
"Ehi, ciao Riki." sussurrai andando a sedermi al suo fianco e prendendogli la mano.
"Stammi vicino da togliermi il fiato stanotte, ti avrei voluto sussurrare, stammi quando tutti diranno di stare lontano da me. Che queste braccia sono così stanche, stanche di respingerti ora, che queste braccia ti stanno aspettando ancora..." cantai e le lacrime cominciarono a rifarmi il viso.
"Ti ricordi quando la cantavo in casetta? Ti ricordi quanto al serale la dedicavo a te? Credo che tutto quello che abbiamo passato sia stata la cosa più bella della mia vita, sei arrivato dopo Nicolò ed è stato devastante perderlo, ma tu mi hai insegnato che una vita non è mai persa in vano. Avevi ragione, la sua morte mi ha aiutata a rialzarmi, ma tu no. Tu non morirai, tu non morirai oggi. Devi combattere Riccardo, devi lottare e devi tornare da me. Odio essere così sentimentalista, ma solo quando perdi ciò che ti sta più a cuore, capisci che lo vuoi veramente. Siamo destinati a stare insieme, come recita il tuo tatuaggio. Devi svegliarti, ho bisogno di te per ritrovare me stessa."dissi accarezzandogli l'avambraccio, per poi posare le mie labbra sulle sue.
Mi alzai dal letto e uscii, per far entrare i suoi genitori e sua sorella. Poi andai a chiedere di Marco e una volta saputa la stanza, era stato operato per un proiettile nella gamba, andai da lui.
"Ciao." mi salutò.
"Cosa stavate facendo?! Perché?" chiesi arrabbiata.
"Mi dispiace, non pensavo sarebbe successo. Quel vigliacco di mio padre si è nascosto dopo che i capi di quello che ci hanno sparato hanno portato via Arianna e Sofia. Le ore passano e le possibilità di trovarle vive diminuiscono, mio padre deve pagare un'ingente somma di denaro e potrebbe farlo. Potrei farlo io, se solo sapessi i suoi dati. Avevamo una pista, ma sono sempre un passo avanti." spiegò facendo una smorfia dal dolore.
"Siete pazzi! Adesso basta, dobbiamo dire tutto alla polizia Marco. Potranno pur avere dei corrotti, ma dobbiamo anche fidarci di quelli che ci sono buoni. Non possiamo giocare a guardia e ladro, aspettare che qualcuno si ferisca, soprattutto perché stiamo parlando della vita di mia sorella!" esclamai.
"E hai ragione. Adesso firmo questa cosa e poi torno a casa. Ho già rilasciato tutto quello che so alla polizia, ma come ti ho detto tempo fa, devo tenere sotto controllo anch'io la situazione." disse alzandosi in piedi per poi accasciarsi subito dopo sulla gamba sinistra.
"Non puoi farlo. Non vedi che non puoi camminare!" esclamai indicandogli il ginocchio.
"Ce la posso fare, prenderò delle stampelle." disse digrignando i denti.
"No. Tu resti qui, voglio te e Riccardo al sicuro. A costo di metterti degli agenti qua e raccontare che anche tu sei coinvolto." sibilai.
"Fede..." disse.
"Niente Fede, hai combinato troppi guai." gli dissi sospirando, per poi uscire dalla sua stanza e tornare nella sala d'attesa dove trovai ancora Federico con Riccardo Sciré.
"Fede, mi potresti aiutare?" gli chiesi.
"Stai per fare una paperata?" mi chiese aggrottando il sopracciglio.
"Una Paper cosa?" chiese Riccardo.
"Una paperata, anche detto guaio. Grosso guaio." corrugò la fronte Federico.
"Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Un controllino per capire chi odia tanto il signor Castellani non è un crimine... no?" chiesi.
Federico mi guardò scuotendo la testa.
"Te lo scordi. Tu e la criminologia avete finito qua." disse scuotendo la testa.
"Fede..." borbottai.
"Solo un controllo. Certo, e secondo te rubare le informazioni alla polizia sarebbe solo un controllo?" sibilò.
"Beh... è per una buona causa. Non finirò in uno dei gironi dell'inferno per questo." alzai le spalle.
"Aspettate. Ho un amico in polizia, posso farti entrare con lui." disse Scirè.
"È corrotto?" chiesi.
"È il poliziotto più onesto di sempre... ed è amico mio!" esclamò.
"Va bene. Va bene." annuii.
"Ci darà le informazioni che ci servono senza commettere crimini e atti illegali." spiegò.
"Ci?" domandai guardandolo.
"Ormai sono in ballo anche io." ridacchiò nervosamente.
"Giusto. Allora chiamiamo questo tuo amico." lo incalzai, lui annuì e tirò fuori il cellulare.
Così dopo qualche ora erano già le sei e senza aver dormito la notte, eravamo a colazione in un bar con Michele, l'amico di Riccardo.
"Ho cercato di ricavare più informazioni possibili sul caso, ma sono della postale e non mi hanno detto molto. Però quando mi hai chiamato ho collegato le due cose, ieri mi hanno chiesto di controllare questi due cellulari. Due persone della stessa famiglia, padre e figlio, che a quanto mi hanno detto hanno soldi abbastanza per corrompere chiunque. Si chiamano Tommasini. Sono pericolosi e nessuno è riuscito ancora a sbatterlo in prigione per via della corruzione." spiegò.
"E dove abitano?" chiesi.
"Via Montenapoleone. In pieno centro." disse.
"Perfetto, grazie. Non te ne pentirai, quei tizi finiranno in galera." dissi decisa.
Riccardo Pov.
Avevo sentito tutte le parole di Federica e il mio cuore aveva iniziato a battere più forte, ma credo che lei non l'abbia sentito perché se n'è andata subito.
Se solo potessi aprire i miei occhi e dirle che non ho intenzione di mollare, di andarmene senza salutarla, se solo potessi alzarmi e proteggerla... invece sono costretto qua, in un letto con i tubi nella gola e gli aghi nelle braccia.
Voglio sentirti vicina e averti tra le braccia, perché come mi hai detto tu anch'io penso che siamo destinati a stare insieme, cavoli se lo penso! Me lo sono persino tatuato per non dimenticarlo mai.
Torna vicino a me, che mi sento meglio. Che il buio diventa luce, che tutto migliora un pochino.
Voglio vederti cantare, ballare e piangere, ma voglio vederti, non voglio andarmene, non me ne andrò. Te lo prometto, anche se non mi puoi sentire adesso, io ti prometto che lotterò per tornare da te, lotterò per noi due come ho sempre fatto e sai perché? Perché la mia vita è sempre girata attorno a te, sei il Sole anche se pensi di essere il male... sei il mio bene.
TO BE CONTINUE
Spero vi sia piaciuto questo capitolo, per chi avesse voglia, andate a leggere il prologo della storia appena pubblicata😘
Continuate a visualizzare e ad ascoltare Molto Più Di Un Film e anche Sbagliato😍
E niente, adesso vado, buona serata.
Vittoria
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Se parlassero di noi || Rederica
Fanfiction2023.Sei anni dalla finale di Amici 16, la vita di Riccardo e Federica è andata avanti. Federica Carta, venti quattro, dopo anni a donarsi alla musica, qualcosa le ha fatto cambiare idea. L'ha spinta a mollare il suo contratto con l'Universal propri...