Spazio autrice:
BUON ANNO!
Vi faccio un regalo con questo capitolo (uno tra i miei preferiti) e spero che abbiate passato un buon capodanno
Cosa avete fatto? Io sono stata a casa della mia migliore amica a festeggiare con i nostri amici"sai fare solo questo? Forza tira fuori chi sei realmente" incasso un colpo allo stomaco cadendo sul cemento duro del tetto ma mi rialzo
"Come" ribadisco "non ci riesco"
"Okay facciamo cosí" dice andando sul cornicione "o te colpisci quell'albero o io mi lancio giú" sgrano gli occhi "non sto scherzando" dice guardandomi negli occhi
Annuisco spaventata ma ci provoTento di usare la paura a mio favore, faccio i movimenti che mi ha insegnato visione a proposito dei fasci di luce, le mani con palmi uno contro l'altro di fronte a me, inizio ad avvicinarli al mio petto e lí incanalo tutta l'energia, poi, come se dovessi lanciare qualcosa, slancio con forza i palmi a perti di fronte a me e finalmente colpisco l'albero.
"Ce l'ho fatta James!" Esulto girandomi ma non lo trovo "James" lo richiamo "James? Dai non farmi scherzi" continuo a chiamarlo ma non risponde, sento un scricchiolio dietro di me, le mie mani si riempono improvvisamente di fulmini come un meccanismo di difesa, mi giro e qualcuno prova ad atterrarmi ma riesco a evitarlo e inizio a lanciare fulmini dalle mani istintivamente.
Li evita facilmente, allora decido di combattere corpo a corpo iniziando a bloccargli le braccia, capisco ora che è Bucky perchè ho sentito il braccio in vibranio ma sto al gioco, e gli colpisco le gambe facendolo cosí scivolare a terra, mi alzo in volo evitando cosí che lui mi afferri le gambe. "Astuta" commenta"Ti ricordo una cosa" dico creando l'illusione per poi spostarmi impercettibilmente dietro di lui, ora ha la mia illusione davanti e la vera me dietro, quando tenta di colpire l'illusione, essa scompare e lui rimane confuso allora io ne apporfitto per atterrarlo "sono la sorella del dio degli inganni, mai sottivalutarmi" ci alziamo e lui si complimenta
"Bravissima, sei migliorata a vista d'occhio e si vede che ti stai allenando sia con me che con Stark" si mette a posto la felpa e i capelli "ora però vai che domani hai scuola e io se non torno entro dieci minuti Steve esce a cercarmi quindi.." si gratta la nuca
"Ci vediamo settimana prossima?" Propongo, non posso stra fare
"Va bene allora a martedí" lo saluto e inizio a volare il piú veloce possibile per andare a dormire, sono esausta.Arrivo alla finestra ma non vedo Peter nel letto, entro velocemente senza fare rumore e dopo essermi cambiata inizio a cercarlo in bagno, non c'è neanche in cucina o in salotto. Mi sto preoccupando, di solito a quest'ora è già rientrato, torno in camera ma non c'è nessuno, mi siedo sul suo letto ancora disfatto
Sono le due del mattino e sono sul letto con le mani tra i capelli e i gomiti sulle ginocchia
"Peter dove sei?" Sussurro senza ricevere alcuna risposta ma dopo mezz'ora qualcuno batte sul vetro della finestraQuando vado ad aprirgli noto che ha tre tagli profondi sul petto, apro la finestra e lui cade con un tonfo sul pavimento, lo tiro su appoggiandolo sul letto con i cuscini sotto alla schiena
"Cosa ti è successo" sussurro spaventata
"M-mi" tossisce "hanno attaccato" tossisce ancora, premo bottone della tuta e gliela tolgo del tutto
"Lasciati curare e miraccomando non chiudere gli occhi" dico andando a recuperare silenziosamente il disinfettante con il cotone e due asciugamani, quando torno vedo Peter che sta chiudendo gli occhi "no Peter, guardami" dico prendendo il suo viso tra le mani "guarda cosa faccio e concentrati su di me" lui annuisce e io gli porgo un asciugamano e lo mette tra i dentiInizio a mettere il disinfettante sul petto e lo sento contorcersi dal dolore "Lo so Peter ma stai tranquillo tra poco passa" lo rassicuro accarezzandogli il viso sorridendogli, poi gli pulisco il petto delicatamente
"Grazie" sussurra e io lo guardo e per un attimo il mondo si ferma, inizia a tirarsi su e arriviamo alla stessa altezza
STAI LEGGENDO
Thor's Sister
Fanfiction"Se le persone crudeli avessero mai visto questo posto sotto una luce diversa dal distruggerlo, cosa avrebbero pensato?" Chiedo innocentemente "Penso che quelle persone non possano essere curate, sono malate di mente non riuscirebbero mai a vedere l...