Capitolo 23

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Spazio autrice:
Visto che oggi è il mio compleanno sono piú gentile e quindi vi pubblico il capitolo prima

Colpisco Bucky piú forte ma mi blocca continuamente i colpi
"Dai ancora" mi ordina Buck, io eseguo ma inizio a sentire la stanchezza
"Possiamo prenderci una pausa? È da due pre che ci alleniamo" provo a chiedere e lui acconsente
Ci sediamo sul muretto con le gambe a penzoloni
"Allora questo è il nostro ultimo allenamento" inizia a dire Bucky
"Già... Non ci posso credere che tra tre giorni ci sarà lo scontro, sono volati questi tre mesi di allenamento" rispondo
"COME TRE MESI?!" Sentiamo esclamare dall'esterno
"Ti sei fatto seguire?" Mi giro preoccupata verso di lui
"Non lo sapevo" risponde altrettanto preoccupato,ci giriamo verso la voce e vediamo Steve con le braccia incrociate e con uno sguardo serio
"Steve posso spiegarti" inizia James ma lo interrompo
"Volevo solo potenziarmi sotto tutti i punti di vista del combattimento e ho chiesto a lui" indico Bucky "perchè lo reputo uno dei migliori soldati che conosco"
"Perchè non mi hi detto niente? Potevo aiutarti io" si avvicina a me e mi prende i fianchi
"Conoscendoti ti saresti contenuto e io non volevo" rispondo e Steve si avvicina ancra di piú a me, non lo vedevo dal primo dell'anno "e poi devo dirti una cosa" mi guarda preoccupato "dobbiamo per forza arrivare allo scontro? Cioè non potete parlarne civilmente alla Stark Tower?" Almeno ci ho provato fino all'ultimo
"Mi dispiace piccola ma no, ormai sono un criminale lo ha detto lo stesso Tony" risponde con un tono acido , gli prendo il viso con le mani e mi avvicino al suo orecchio
"Un criminale molto sexy" sussuro in modo che solo lui possa sentire e mi stringe ancora di piú

"Io vado, Steve ci vediamo alla base" afferma Buck
"Aspetta!" Lo fermo e gli vado incontro abbracciandolo "grazie di tutto, ti sono debitrice" lui mi sorride ricambiando l'abbraccio e va via
"Come mai lo hai abbracciato?" Inizia a fare il geloso
"Tranquillo era un gesto amichevole" alzo gli occhi al cielo e lui mi prende in braccio sedendosi poi a terra, ora sono a cavalcioni sulle sue gambe
"Me lo auguro" si avvicina a me e mi bacia dolcemente
"Non come Peter" penso ma scaccio subito via quel pensiero
"Oh zitto gelosone" lo prendo in giro e lo spingo a terra per approfondire il bacio di prima, ribalta le posizioni, avvolgo le gambe intorno al suo bacino e le mie mani vanno automaticamente tra i suoi capelli
"Cazzo quanto mi sei mancata" dice staccandosi
"Potevi farti vedere piú spesso" dico baciando il suo collo
"Appena tutto questo finirà scapperemo insieme" geme quando inizio a concentrarmi su una parte precisa del suo collo, le clavicole.
"Domani non hai scuola?" Mi chiede mentre si concentra sulla mia mandibola
"No domani è sabato" gli ricordo, ometto la parte della nostra partenza perchè in fondo è della squadra avversaria
"Mh giusto" ci baciamo ancora ma il mio telefono ci interrompe, mi alzo svogliatamente e vado a rispondere

"Dimmi Peter" Steve si mette dietro di me e inizia a baciarmi il collo
"Non è un po' tardi? Domani sai cosa dobbiamo fare" dice e io guardo l'orario, cazzo sono le tre e mezza
"Dammi dieci minuti e arrivo subito a casa" lo avviso e metto giú

"Devi già andare?" Fa la faccia da cucciolo a cui io non so mai resistere
"Già... Allora ci vediamo in Germania?" Chiedo e lui mi bacia
"Si in Germania" risponde e io non capisco
"Cosa?" Chiedo confusa
"No niente scusa ma devo andare anche io" e poi scompare, io certe volte proprio non lo capisco.

Mi alzo in volo e arrivo dopo cinque minuti davanti alla finestra chiusa, busso leggermente e Peter mi viene ad aprire
"Dio Keira mi hai fatto preoccupare, dovevi arrivare un'ora fa" mi rimprovera
"Ho avuto un piccolo imprevisto" dico mentre prendo il pigiama
"Vale a dire?" Insiste
"Bhe adesso che i miei allenamenti sono finiti te lo posso dire" dico togliendomi la felpa e la maglia "mi allenavo con un amico di Steve e sta sera quest'ultimo è venuto a trovarmi" gli racconto e mentre sto per mettermi la maglia lui nota un livido
"Cos'è quello?" Chiede preoccupato
"Niente tranquillo, lo sai che non riesco ad uscire illesa da un allenamento" faccio per tirarmi giú la maglia ma mi ferma
"Lasciati mettere su qualcosa" va via e ne approfitto per cambiarmi i pantaloni "dai stenditi sul letto senza la maglia" mi ordina rientrando
"Si papino" lo prendo in giro ma lui mi guarda male
"Muoviti" sbuffo e mi stendo sul letto
"Non è la prima volta che sono piena di lividi" protesto
"Lo so ma tra tre giorni abbiamo lo scontro" dice mettendo il gel sulle mani "quindi devi essere in forma" mi spalma la crema
"È fredda" sibilo
"Tu mi avevi spruzzato il disinfettante sulle ferite aperte quindi zitta e subisci un po' di fresco" mi ammonisce
"Scusa la prossima volta non ti salvo piú la vita" metto il broncio e posiziono le mie braccia sotto alla testa
"Dimmi se ti faccio male però" dice massaggiando dolcemente, rispondo con un sospiro di piacere e lo vedo sorridere maliziosamente che gli provoca un pugno sulla spalla "aai" si massaggia la spalla
"Ho i lividi sulla pancia non sulle mani" preciso e lui mi rilancia la maglietta
"Dai andiamo a dormire che domani si parte"

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