Cap. 37 Quello che non ti uccide...

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"Ehi!"
Mi giro lentamente verso Derek mentre i miei amici si allontanano ma non Audrey.
"Ehi! Come stai?"

Osservo i tagli e i lividi. Se li è cercati.

Non capisco questo suo atteggiamento. Mi ribadisce di continuo che non possiamo frequentarci per chissà quale misterioso motivo, ma poi mi cerca. Distolgo lo sguardo e prendo i libri sospirando. Quando mi giro la sua mano mi alza il mento e non volendo alzo gli occhi al cielo. Prima o poi dovrò dirglielo che la cosa mi infastidisce.

"Andy. Vuoi che ti lasci in pace? Che sparisca dalla tua vita?"
Punto gli occhi nei suoi di scatto.
"Mi stai prendendo in giro? Sei tu che vuoi essere lasciato in pace! E comunque ci ho pensato e sono giunta alla conclusione che hai ragione. È meglio così..."

Guardo in quei meravigliosi occhi azzurri e mi dico che è la cosa giusta. Sono una ragazza semplice. Tutte queste complicazioni non fanno per me. 

A lui non posso chiedere di essere mio amico.
Mi prende per mano, mi si avvicina e mi bisbiglia all'orecchio.

"Prendo per buona la risposta che mi hanno dato i tuoi occhi"
Mi sorride mentre io lo guardo a bocca aperta. Il mio cuore traditore fa le capriole nel petto ma io lo so che è sbagliato. Devo fare chiarezza su quello che provo e per chi.

"Derek... non ne verrà fuori niente di buono... lo hai detto tu per primo! Ora che ti do ragione, cambi idea?"
"Le mie motivazioni sono di tutt'altro genere... tu non c'entri niente. Se potessi ti starei accanto in ogni momento. Ma per ora non posso...e so che in questo modo ti allontano da me a favore di Walsh e forse anche di Carter, lo so che ti piace pure lui. Per ora mi accontento di sapere che non ti sono indifferente... poi vedremo"

Indifferente? Guardo Audrey mentre se ne va.

"Non ci capisco più niente" dico sconsolata

"E ci credo! Dammi retta, lascia perdere Derek, se gli piaci non capisco tutto questo teatrino"

A proposito... 

La fisso negli occhi.

"Cosa devi dirmi Dree?"

Diventa rossa come un pomodoro. Colpita e affondata in un secondo.

"Sì, ehm... sapevo che te ne saresti accorta subito. Ne parliamo a casa con calma. Ora siamo nella stessa barca!"

Ci dirigiamo ognuna verso la propria aula. Alex è rimasto fuori ad aspettarmi. Abbiamo storia con Stone.

Gli guardo il viso, il naso è un po' gonfio e mi viene spontaneo carezzargli la guancia.

"Non esagerare, non sono fatto di legno" mi prende per mano e mi trascina dentro zigzagando fra i banchi.

Santo Dio! Ma si rendono conto che ho le gambe più corte delle loro?

Ci mettiamo seduti davanti. Connor è dietro con i suoi amici, con i vecchi lividi e i nuovi. Quando siamo entrati mano nella mano ci fissava serio. Faccio finta di niente ma è difficile. 
Di nuovo i capelli mi fanno da scudo.

"Adesso che ha combinato? Cosa è successo?"
Alzo la testa perplessa. Il professor Stone è davanti a me e mi fissa. Solo che questa volta sembra arrabbiato.
"Signorina Mallory è sporca di sangue"
Davvero?
Guardo Alex che mi guarda il seno. La t-shirt ha in effetti qualche macchiolina.
Arrossisco imbarazzata.

Cazzo! Tutti a guardare lì?

"Niente prof. Uno stupido incidente. Il sangue non è mio"
"È del signor Dalton o del signor Walsh?" chiede

Ma perché insiste? E perché lo chiede a me? Sono presenti anche i diretti interessati!

"Forse del signor Galloway!"
Qualcuno da dietro fa lo spiritoso. Molti ridono. Non mi giro e non rispondo. 

La situazione mi sembra già abbastanza imbarazzante così.

Lancio uno sguardo al professore. Mi fissa severo e io divento ancora più rossa.

"Ho solo aiutato Alex a pulirsi. Tutto qui"
"È colpa mia, lei non c'entra niente. Per sbaglio ho colpito Alex" interviene Connor serio
Per favore. Basta! Connor stai zitto. Chiudiamola qui.
"Grazie signor Walsh ma non ho mai pensato che potesse essere colpa sua"

"E invece è proprio così! Quel piccolo mostro dagli occhi storti, li vuole tutti per sé! Connor, Alex, Derek, Josh! Li mette uno contro l'altro, li tiene sulla corda. Tanto non hanno capito che non la darà mai a nessuno! Poveri idioti!"

Non alzo la testa. Ci mancava Allyson. È proprio in forma!
"Allyson ti stai rendendo ridicola" ringhia Connor

"Tu sei il più idiota di tutti!" strilla

Sto sudando freddo.
Non sono mai stata coinvolta in qualcosa di nemmeno lontanamente simile a questo.
Ed ora, tre volte in pochi giorni. È un incubo.
A parte gli scherzi di Connor ovviamente, ma in quei casi ero semplicemente una vittima sacrificale, di certo non una preda fra due o più contendenti!

"Signorina Mallory, una parola"
E adesso che vuole? Ma perché non facciamo lezione? Non voglio andare...
Invece sposto la sedia e lo seguo in corridoio sbuffando. 
Chissà cosa pensa! 

Se questa è la vita di una ragazza popolare voglio tornare subito nell'anonimato più totale. Rivoglio la mia quiete. Prima avrei dato via un rene per essere carina e corteggiata e adesso che finalmente lo sono, vorrei non esserlo più. Forse anche io devo fare pace con il cervello.

"Tutto a posto? Devo mandare la signorina...Allyson in presidenza?"
Mi guarda ancora con un certo cipiglio.
"Per carità! Non di nuovo!"
Aggrotta la fronte e io mi maledico.
"Andrea...cerchi di stare attenta"
"Io non ho fatto niente! Sono loro che..."
Non so come terminare e alla fine chiudo la bocca scrollando le spalle. Stone mi sorride e annuisce.

"Immagino. Anche per la storia con Blake...Se ha bisogno di parlare, sa dove trovarmi. E ora rientriamo"

Grazie al cielo! Che imbarazzo! Figurati se mai andrò a parlare con lui! Però è stato carino a preoccuparsi.
In classe troviamo un'aria pesante.
Connor ha aggiunto un banco in prima fila e ci fissa attento. Allyson piange, abbracciata ad una sua tirapiedi. Alex è esasperato e divertito. Io mi rimetto a sedere in silenzio.

Ho di nuovo le mie guardie del corpo a fianco. Alex mi sorride. Verso Connor non mi giro proprio.
Mi predispongo mentalmente alla lezione. Non voglio distrazioni e non voglio pensare a quello che è successo. Devo adattarmi alla nuova situazione senza troppi drammi. Fare buon viso a cattivo gioco e vedere come si sviluppa la mia incasinata vita. 

Magari pensare anche di divertirmi. Del resto i ragazzi esistono per questo.
Sospiro. Già so che non sarà così semplice ma ci proverò. Non posso dannarmi per qualunque cosa!
E poi...quello che non ti uccide ti rende più forte. Giusto?

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