Cap. 50 Non piombare qui

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Josh's pov


E' giovedì sera. Ed è da martedì che mi evita.

Così non va bene e dopo essere rimasto a fissare il telefono per venti minuti, alla fine mi decido e le mando un sms. Ho bisogno di vederla.

Se non mi risponde, prendo e vado a casa sua. Dobbiamo chiarirci.

Stringo i pugni. Maledetto Walsh! Sempre in mezzo ai piedi. Non gli è bastato rovinarle la vita quando era una ragazza invisibile, la deve tormentare anche ora! E lei stupida che gli da spago!

Una piccola vibrazione mi distoglie dalle mie elucubrazioni mentali e mi affretto ad afferrare il cellulare.

E' solo la sorella di un mio compagno di squadra. Mi sta dietro dall'anno scorso, è molto carina ma oltre al fatto che dovrei litigare con Michael, adesso sono decisamente distratto da una bella bionda. Non rispondo e butto il telefono sul letto. Sono quasi le nove di sera, con che coraggio posso andare a bussare alla sua porta?

Fisso il telefono, indeciso sul da farsi quando si illumina di nuovo. Riesco a leggere il nome di Andrea e mi tiro su di scatto.

<<E' vero sono stata scostante in questi giorni. Se vuoi venire, possiamo parlare, ma non aspettarti che io abbia cambiato idea>>

Mi ributto giù e fisso lo sguardo al soffitto. Mi sento agitare da una rabbia mai provata prima. Perché devo perdere una ragazza del genere proprio a causa di Walsh? Non è giusto!

Però non posso fare a meno di sentirmi eccitato dal fatto che fra poco la rivedrò. Patetico, è vero, ma non me ne frega niente.

********

Andrea's pov


Di nuovo, sono come un leone in gabbia, mentre sto aspettando Josh.

Non sono sicura che sia una buona idea, anche perché ho il terrore che si presenti anche Connor, visto che ho ignorato ogni sua chiamata e messaggio. E conoscendolo, mi sembra strano che non sia ancora qui.

Prendo il telefono, meglio fare le cose per bene, non mi piacciono le sorprese e i segreti. Chissà perché, ma una cosa innocente può diventare in un attimo un tradimento o un fraintendimento.

Vista la nostra già precaria storia, non sfiderei la sorte ulteriormente.

<< Josh sta venendo da me per parlare. Non sclerare, non piombare qui e aspetta. Ti mando un sms quando se ne va>>

Secca e brusca, nessuna faccina sorridente e men che meno baci e cuori.

Un secondo dopo ecco la risposta.

<<Vedi di non combinare guai e liquidalo in fretta. Ho voglia di vederti e di stringerti>>

Secco e brusco ma l'ultima frase... mi è sembrata così tenera. Sospiro, non mi devo fare i soliti film mentali.

Sento bussare alla porta di casa e mi affretto. Con la mano sulla maniglia tentenno. Mia madre fa il turno di notte in ospedale e mio padre è ripartito quasi subito, questa volta per Dallas. Sono di nuovo sola in casa e non è che poi conosca così bene Josh.

Mi do della stupida, ho avvertito Connor e poi non mi sembra avere vocazioni da serial killer.
Spalanco la porta spavalda e per poco non mi prende un colpo!

"Connor! Quale parte del messaggio non ti è stata chiara?"

Entra velocemente.

"Se pensi davvero che ti avrei fatto incontrare Josh da sola, non mi conosci"

Lo guardo stralunata.
"Ma se ti ho mandato un sms proprio per questo motivo! Possibile che non possa parlare con un ragazzo senza averti tra i piedi? Chi ti credi di essere? Così non perori la tua causa, sappilo!"

Sono furiosa.

"Vattene in camera mia e restaci! Non voglio vederti finché Josh sarà qui"

Lo trascino per le scale. Sto faticando come una bestia da soma, visto che non collabora, finchè si ferma del tutto.
"Un attimo... ma sei sola?"

Lo sfido con lo sguardo ad andare oltre, ma evidentemente non gli metto paura.

"Sei una sciocca! Per fortuna che sono venuto" sbotta arrabbiato entrando finalmente in camera.

Non lo ammetterò nemmeno sotto tortura ma sono contenta anche io.

"Ora stai zitto e buono e..."

Non mi fa finire perché mi prende fra le braccia e la bocca mi si secca. Lo guardo, un po' in soggezione, è così bello del resto ed io non mi sono ancora abituata al fatto che sia interessato a me, per altro che non sia prendermi in giro.

Si abbassa lentamente per darmi il tempo di fermarlo, guardandomi negli occhi, ma onestamente ho voglia che mi baci quindi me ne sto ferma in attesa.

"Connor ci stai mettendo troppo! Non si fa attendere una signora"
Lo afferro per la nuca e mi sollevo per far incontrare le nostre bocche. Lui mi avvolge con le braccia e mi porta al suo livello, senza sforzo. I nostri nasi si sfiorano, le nostre labbra si scontrano ed io mi ritrovo ad abbracciarlo stretto.

Cadiamo sul letto in un turbinio di capelli biondi. Gli sfioro la cicatrice che tanti anni fa gli ho lasciato in ricordo e che lo rende solo più affascinante.

"Quel giorno sei stata fantastica! Riuscire a ferirmi con un ramoscello..." bisbiglia roco.
"Sssh. Tu sei stato molto meno fantastico" borbotto.

"Sono qui per rimediare"
"Allora impegnati"
Mi rovescia sotto di lui.
"Non provocarmi Andy"

Sorrido maliziosa e lui si abbassa a mordicchiarmi il collo, regalandomi lunghi brividi di eccitazione.
Le sue mani vagano per il mio corpo fino ad arrivare al seno e mi scappa un gemito. Sono aggrappata alle sue spalle, mi sovrasta, vedo solo lui ma è più che sufficiente.

"Connor..."

Il campanello arriva puntuale e inopportuno ed io sobbalzo mentre Connor impreca come uno scaricatore di porto facendomi sorridere.

Quando vuole ha parecchia fantasia.

"Bene. Togliamoci il pensiero. Se vuoi riprendere da dove ci ha interrotti, non fare nulla che possa irritarmi, tradotto rimani qui e non ti muovere"

"Tu fai in fretta! Io sarò invisibile"

Mi da un ultimo bacio, trattenendomi, mentre io mi maledico per questo appuntamento con Josh.

Salto giù dal letto con un certo rimpianto e mi sistemo un attimo, prima di volare per le scale ed aprire la porta.

"Josh! Oh, ma cosa succede?" il sangue mi defluisce dal viso.

Sulla porta non c'è solo Josh.

Sono sempre stata quiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora