Silenzio.
Penombra.
Pareti con protuberanze tridimensionali che incutono timore. Una quiete armonica che non convince.
Steve è in piedi in mezzo alla piccola stanza. Indossa una t-shirt che ricopre buona parte del suo corpo. Una t-shirt che parla della fine del mondo.
I tempi sono cambiati.
Steve è cambiato.
Anzi no, Steve è stato dimenticato.
Steve è un'ombra in una giornata senza sole.
Un'ombra che prende forma dopo il tramonto.
La sei corde in grado di rievocare memorie di natura epica, è abbandonata in terra. Segnali di vita assenti. Encefalogramma piatto. Steve si guarda intorno.
Che diavolo ci faccio qui dentro?
Domanda lecita. Risposta assente.
Sei già stato qui.
Un sussurro. La milionesima parte del decibel. Appena appena percettibile. Steve ruota gli occhi compiendo un trecentosessanta gradi oculare.
«Sono già stato qui.» Ammette.
Qui.
«Qui.»
Steve ricorda i momenti in cui tutto gli riusciva facile. Momenti nei quali la sei corde produceva piccoli miracoli armonici, e la sua mente sembrava in perenne contatto con Dio.
Music and lyrics by ...
Tempi lontani.
Ciò che ora resta, è solamente un silenzio fatto di un rumore assordante. Vocali, consonanti, crome e semicrome. Un ammasso caotico di entità senz'anima, perennemente alla ricerca di un ordine fatto di rime perfette, scale pentatoniche, metriche rassicuranti, e cambi di tonalità anarchici. Il nulla armonico.
Ancora una volta Steve cerca di fare mente locale per dare un senso alla sua presenza all'interno di quella stanza che ora non gli appartiene più.
Ora Steve è solamente Steve.
Dio gli ha voltato le spalle.
God is gone.
Sono passati dieci anni. Dieci anni aggrappato a un ricordo. Dieci anni nei quali Dio ha deciso di fare ogni cosa a modo suo.
Written, played and produced by God.
Nessun aiuto. Nessuna collaborazione. La sei corde abbandonata in terra, e Steve che ha fatto una promessa a se stesso.
Non lo farò mai più.
Sciocchezze. Nulla è per sempre. Figuriamoci poter lavorare con Dio. Chiunque farebbe carte false per poter lavorare con il pezzo grosso.
Sta per accadere anche se Steve non lo sa ancora. Così come non può sapere ciò che è appena accaduto al di fuori di quella sala di registrazione. Una apocalisse sotto forma di sequenza binaria in grado di cancellare duemila anni di evoluzione. Una sequenza binaria in grado di arrestare duemila anni di involuzione. Causa-Effetto che si scambiano di posizione, rendendo la linea del tempo una curva orfana di un'equazione in grado di descriverla. Una sorta di Pangea spettrale. Una genesi otto punto zero. Infiniti valori che nel giro di una frazione di secondo, collassano verso l'unico punto di singolarità in grado di dare colore al bianco. L'unico punto dell'iperspazio in grado di racchiudere infiniti valori all'interno di un sequenza binaria elementare.
Uno, zero.
Zero, uno.
Universo binario.
Il suono della notifica si propaga con rapidità all'interno della sala. Le onde sonore cercano di guadagnare una via di fuga che tuttavia non esiste. Non qui dentro. Qui dentro si è prigionieri di un mondo governato da armoniche pari e dispari che si rincorrono nella disperata ricerca del suono perfetto. Suono e vibrazione.
Steve assiste impotente all'attacco epilettico del telefono cellulare. Il pezzo di metallo tecnologicamente avanzato, trema. Si muove a scatti. Rimbalza su diversi punti di contatto offerti dalla superficie liscia del rullante della batteria, e per un attimo il suono che viene prodotto sembra davvero il rullio di tamburi tipico di ogni inizio spettacolo.
Signore e Signori.
Ladies and Gentleman.
Madame e Monsieur.
Steve recupera il telefono. Traccia distrattamente la sequenza di blocco.
Benvenuto Steve. Hai un messaggio non letto.
Click.
Anzi Touch.
Parole che prendono vita. Occhi che prendono a scorrere da sinistra a destra, dall'alto in basso. Steve che si prepara a fare l'annuncio ad alta voce, ma che stranamente non riesce a proferire parola. E' uno strano messaggio quello che ha appena letto, un messaggio che parla di qualcosa che rievoca istinti primordiali. Steve lo rilegge con la speranza che una seconda lettura abbia il potere di cambiare le cose. Il potere di cambiare le parole.
Fallimento.
Tutto è rimasto esattamente come prima. Tutto è scritto per sempre.
Silenzio.
Penombra.
Una sei corde abbandonata in terra.
Steve si libera del telefono gettandolo verso la chitarra. L'impatto è dolce. I due oggetti si sfiorano per un attimo, poi il telefono continua la sua corsa fatta di rimbalzi, sfilando la sei corde che rimane immobile, dando comunque l'impressione di essere pronta per qualsiasi tipo di destino che il suo futuro vorrà riservarle.
Così lontani, così vicini.
Faraway so close.
Win approverebbe di sicuro.
Chissà se anche Win ha ricevuto questo strano messaggio? Si chiede Steve.
Certo che lo ha ricevuto, tutti lo hanno ricevuto.
Tutti quanti.
Un nuovo Big Bang digitale.
Un nuovo inizio preceduto da una fine.
Non può essere altrimenti.
Steve raccoglie la sei corde da terra. Se la sistema alla giusta misura. Volume otto su dieci.
«Ok Mister G.» recita «lo faccio.»
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Reset Totale
Science FictionQueste sono data e ora della tua morte. Se vuoi vivere uccidi... Il messaggio arriva contemporaneamente sui telefoni, gli smartphones, i tablet, gli smartwatch, e i computer di tutto il globo. Non solo. Anche le televisioni, le radio, i fax, e ogni...