#venti #three_of_us

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#mike

Mike osserva le parole prendere forma sul foglio. Tutto molto bello e creativo, se non fosse altro che lui è l'unica persona all'interno della stanza, e che in questo instante non sta scrivendo nulla.

«Che diavolo...»

Un attimo più tardi si ritrova a leggere la storia. E' la sua storia, su questo non ci sono dubbi, tuttavia qualcuno o qualcosa la sta scrivendo per lui.

"Anna e Giulia si osservano l'un l'altra per un tempo che a Mike pare durare in eterno. Il silenzio è totale. Non ricorda di aver mai provato una sensazione di solitudine come quella. Nemmeno al funerale di Sandy."

«Sandy deve rimanere fuori da questa faccenda!» Esclama Mike, ma il suo disappunto non ha il potere di fermare la storia. Le parole continuano impazzite a imbrattare il foglio.

"Le due donne, ora coscienti, si girano verso Mike, come se solamente in quel momento, si fossero rese conto della sua presenza.

«Tu chi sei?» Gli chiede Anna abbozzando un sorriso.

Mike fissa la ragazza senza riuscire a proferire parola.

«Allora, ci vuoi dire chi sei?» Ripete Giulia senza troppi convenevoli.

«...ke.» Sussurra l'uomo tralasciando la prima sillaba del suo nome chissà dove.

«Chi?!» Lo incalza Giulia.

Mike si guarda intorno, si passa la lingua sulle labbra, poi trae un respiro profondo. «Mike.» Sputa fuori tutto d'un fiato.

«Mike.» Ripete Anna sempre sorridendo.

«Dunque sei tu.» Continua Giulia

«Io chi?»

Giulia si concede un'alzata di spalle. «Tu, cioè Mike, quello che sta per morire.»

Mike si guarda intorno alla ricerca del sorriso di Anna.

Un sorriso che però ora non c'è più.

Sul volto di Anna ora c'è qualcosa di molto più simile a un ghigno.

«Ciao Mike, mi dispiace, ma sto per farti fuori!» Aggiunge la ragazza.

Mike chiude gli occhi.

Poi li riapre.

«Ehi Mister G., dove ti sei cacciato?» Chiede Mike tradendo un leggero tremolio nella voce. E' di nuovo nel suo mondo. Il mondo dove l'unico in grado di farlo fuori è lo scorrere inesorabile del tempo. Nessuna ragazza dagli istinti omicidi, nessuna pagina in grado di auto scrivere una storia.

Mike si passa una mano sulla fronte. Ha il fiato corto. Sta sudando. «Allora gran capo, dove ti sei nascosto?» Chiede ancora una volta.

Nessuna risposta.

«Mi spieghi perché Anna e Giulia, le protagoniste del mio romanzo, hanno magicamente deciso di scrivere autonomamente la storia?»

Di nuovo nessuna risposta.

«Ho capito, vuoi giocare.» Fa Mike con un tono spavaldo che non convince nemmeno se stesso. «Molto bene, allora giochiamo!» Poi senza pensarci troppo su, appoggia la mano sul foglio di carta, e comincia a richiuderla, facendo così a pezzi quelle parole prive di significato.

«Questa non te l'aspettavi, eh?»

#giulia#anna

«Facciamolo fuori.» E' una voce di donna. Un bisbiglio sussurrato all'orecchio.

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