#undici #mike

128 25 3
                                    

E' decisamente il miglior romanzo che abbia mai scritto. Di questo Mike ne è certo. Lettere che si tramutano in parole, che a loro volta sbocciano in frasi, che danno vita a paragrafi, che si completano in pagine, che partoriscono capitoli. Tutto molto bello. Tutto molto semplice. Tutto molto simile alla magia.

Mike si ferma.

Respira.

Appoggia la matita sul foglio.

Un foglio pieno di una storia che fino a poco prima non esisteva. Una storia che pare aver vissuto per decenni all'interno della mente di Mike, e che ora grazie a Mister G., sembra aver preso vita.

Quattro personaggi. Quattro artisti di prim'ordine. Scultura, Musica, Pittura, e Scrittura. Tutti rigorosamente con la lettera maiuscola. Anna, Steve, Giulia, e...

Stranamente Mike non ricorda il nome del quarto personaggio, tuttavia è certo che questi quattro individui rappresentino una sorta di luminari nelle rispettive arti supreme. Quattro personaggi da cui far ripartire tutta la stramaledetta storia. Quattro menti in grado di riscrivere tutto da capo. Attenzione. Non del tutto corretto. Mike ha infatti deciso che ne resteranno in vita solamente due. Chi siano (gl)i (s)fortunati, ancora non è dato a sapersi.

Mike si passa la mano sulla fronte imperlata di sudore. «Sono troppo vecchio per queste cose.» Sussurra.

«No che non lo sei.» Ribatte Mister G.

Mike sembra riflettere su quelle parole, poi annuisce. «Dunque sono uno scrittore famoso.» Afferma omettendo volontariamente l'accento interrogativo, nonostante non sia del tutto sicuro di ciò che ha appena affermato.

«Certo che lo sei. Non ricordi?» Risponde Mister G.

Mike scuote la testa. «Ricordo che mi guadagnavo da vivere scrivendo...»

«Mi-guadagnavo-da-vivere-scrivendo.» Ribatte divertito Mister G. «Ma non mi dire! Il più grande scrittore vivente si guadagnava da vivere scrivendo.»

«Il più grande scrittore vivente?»

«Esatto!»

«Ti sbagli.»

«Non mi sbaglio affatto!» Esclama Mister G. «Mike DeNillo. Ti dice niente questo nome?»

«E' il mio nome.»

«Certo che lo è!» Esclama Mister G. «Tuttavia è anche molto di più.»

Mike non sa cosa dire. E' come se il suo passato si fosse trasformato in una matassa di ricordi senza connessioni apparenti. Un tripudio di frasi incomplete. Un film senza trama. Un romanzo fatto di pagine bianche.

«Tu sei Dio.» Afferma Mister G. nel silenzio della sala.

Mike sorride. «Non dire stupidaggini.»

«Tu sei Dio.» Ripete Mister G.

«Non vorrei sembrarti irrispettoso, ma penso proprio che, ammesso e non concesso che una sorta di Dio esista per davvero, e che per qualche strana congiunzione astrale abbia deciso di rivelarsi proprio all'interno di questa stanza...» Mike temporeggia.

«Continua pure...» Lo incalza Mister G.

Mike sospira, poi riprende «per farla breve: se dovessi scommettere su chi di noi due si avvicina di più al concetto di Dio, beh, mi giocherei fino all'ultimo centesimo su di te.»

«Ah davvero?»

«Senza ombra di dubbio.»

«E cosa ti fa pensare che io possa essere Dio?»

Reset TotaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora