Prima di Mike l'uomo, e ancor prima di Mike lo scrittore, c'era Mike il ragazzo cresciuto nel Bronx tra bande di teppistelli da quattro soldi. L'unico con un futuro degno di nota, anche se in quei giorni non lo si sarebbe potuto affermare con certezza. Mike aveva qualcosa di speciale. Mike sapeva raccontare storie. Non storie qualunque, ma storie in grado di emozionare. Storie capaci di descrivere la vita e la morte con la naturalezza di un battito d'ali.
La vita e la morte.
Sì, perché Mike, con la morte, ci aveva avuto a che fare fin da subito. Prima quella del padre, e poi quella della madre. Mike orfano a quattordici anni. Mike solo nel Bronx. Poi la magia. A diciassette anni il primo romanzo. Trentacinque mila parole buttate giù su un blocco di carta a quadretti con una matita che si era rapidamente consumata lasciandolo ancora una volta orfano. Orfano delle parole che fuoriuscivano dalla sua mente come un fiume in piena. Poi tutto era successo molto velocemente. Il blocco di carta con la sua storia che arriva sulla scrivania giusta. Lo sguardo di un tizio mai visto prima. La nascita di un libro. Il successo. Tutto questo prima dei diciotto anni. L'orfano del Bronx che si trasforma nell'Enfant Prodige d'America.
Sono solamente parole. Centinaia di migliaia di parole. Matite che si consumano alla velocità della luce, e blocchi di carta che si riempiono della creatività di un ragazzo in grado di dare voce a Dio. Proprio così. Mike DeNillo, il Dio della letteratura contemporanea.
Ma c'è qualcosa che nessuno sa di quel ragazzo del Bronx. Qualcosa che non è mai stato scritto né tantomeno detto. Qualcosa che lo stesso Mike ora non ricorda più. E' successo tanto tempo prima. Uno scomodo ricordo rimosso per continuare a vivere una vita normale. Anzi no, uno scomodo ricordo rimosso per continuare a vivere una vita straordinaria. Mike che continua a scrivere. Mike che continua a far sognare la gente.
"Tu sei Dio!" E' un ragazzo qualunque quello che gli urla contro quelle tre parole apparentemente blasfeme durante un reading chissà dove e quando.
Mike smette di leggere.
Si guarda intorno.
T-u—s-e-i—D-i-o
Il suono di quella bestemmia continua a ronzargli nelle orecchie.
Io sarei Dio? Si chiede Mike.
Impossibile.
Dio non esiste.
E' solamente una bestemmia buttala là da qualche invasato fiducioso di ottenere cinque minuti di popolarità, oppure c'è del vero in quelle parole?
Mike si passa la lingua sulle labbra. La stanza è immersa nel silenzio, come se nessuno dei presenti avesse il coraggio di aggiungere nemmeno una sillaba in più.
E se fossi veramente un Dio?
Il pensiero attraversa la mente di Mike facendo tabula rasa di ogni altra congettura possibile. Sinapsi azzerate. Mike si guarda intorno. Occhi privi di espressione. Sguardi di circostanza. Essere un Dio e averlo dimenticato. Ma non dire sciocchezze! Dio non esiste, questo è un concetto su cui abbiamo già ampiamente dibattuto! E poi un vero Dio non avrebbe mai permesso che John morisse. Proprio così, John che era morto prima del tempo dopo una vita fatta di accessi sponsorizzati da un padre inconsapevole. John che aveva gettato Mike nell'oblio. Un padre troppo impegnato a raccontare storie di vita e di morte dei propri personaggi, per accorgersi del lento declino di quella del figlio. Un figlio incapace di portare sulle spalle il peso di un cognome illustre. Un cognome in grado di aprire molte delle porte presenti lungo il difficile cammino della vita, ma anche in grado di rinchiudere il malcapitato di turno all'interno di stanze fatte di oscurità.
Mike aveva passato tutta la vita a chiedersi il perché. Il perché non era stato in grado di salvare la vita a suo figlio. E così Mike era diventato pazzo. Un pazzo alla continua ricerca di un perché. Mike che non scrive più, che non mangia più, che non dorme più. Mike che non vive più. Poi Sandy lo aveva riportato alla vita. Sì, proprio così. Sandy. La madre del suo figlio defunto. La donna a cui un bel giorno avevano diagnosticato il cancro allo stadio terminale. E che razza di Dio sarei se non sono in grado di salvare le persone che amo di più al mondo?! Mike era sprofondato di nuovo nell'oscurità. Un'oscurità fatta di voci che continuavano a ripetergli che lui era Dio, un Dio incapace di fare miracoli. Mike nel girone degli Dei mancati, rinchiuso in una sorta di inferno dantesco. Sarai maledetto per ogni giorno fino all'eternità. La legge del contrappasso che si ripete. Un Dio non Dio.
Così Mike si era lasciato andare.
Bandiera bianca signore e signori.
Mi arrendo.
Partita finita.
Non ho nulla da dichiarare.
Poi proprio nel giorno della fine del mondo, era arrivato Mister G.
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Reset Totale
Science FictionQueste sono data e ora della tua morte. Se vuoi vivere uccidi... Il messaggio arriva contemporaneamente sui telefoni, gli smartphones, i tablet, gli smartwatch, e i computer di tutto il globo. Non solo. Anche le televisioni, le radio, i fax, e ogni...