#trentotto #earth

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...e l'uomo in bianco saluta la folla.

E' una distesa umana che pare non avere fine, e che vedendolo apparire, produce un boato assordante. Non solo. Puntate su quella finestra ci sono le telecamere di tutto il mondo. Miliardi di persone che assistono al momento più solenne. Miliardi di cuori che battono all'unisono alla ricerca di una nuova guida spirituale.

Chiedi e ti sarà dato.

Chiedi e non ti pentirai.

La cosa giusta.

Habemus Papam.

Parole che continuano a risuonare nella piazza.

L'uomo in bianco non ha età. L'uomo in bianco esiste fin dall'inizio dei tempi. L'uomo in bianco vigila sull'umanità da sempre. Allora perché tutto questo clamore? Lui che ha ridato la vista ai ciechi, lui che ha guarito gli ammalati, lui che ha parlato alle folle, lui che ha camminato sulle acque, lui che poi è stato tradito, picchiato, deriso, crocefisso e infine ucciso. Ucciso sotto gli occhi sua madre.

Sua madre.

Quanto l'amava sua madre.

Dove sarà mia madre ora? Si chiede.

Fa male. Il solo pensiero della donna che l'ha portato in grembo e che ora è solo un ricordo, lo fa star male.

Cosa vuole tutta questa gente da lui?

Perché tutti gridano il suo nome?

Non sono forse gli stessi che gli hanno sputato addosso e l'hanno flagellato senza pietà?

Non capisco.

Cosa volete da me?

"Loro non ti meritano."

L'uomo in bianco si guarda intorno. E' la voce di sua madre. E' confuso.

"Ti crocefiggeranno di nuovo."

No!

"Sì invece, ti dico che lo faranno. Quella gente là fuori non ti ama."

L'uomo in bianco sente qualcosa prendere vita. E' un sentimento che non ha mai provato. Rabbia. Pura rabbia dai connotati molto umani e ben poco divini. Si guarda intorno, e il suo sguardo incontra quello delle persone che si trovano al suo fianco. Anelli. Collane. E crocefissi. Crocefissi dappertutto. L'uomo in bianco avanza verso la folla. Boato. Tripudio di luci che lo colpiscono agli occhi senza alcuna pietà.

"Lo faranno di nuovo." Continua la voce della madre. "Lo faranno perché è nella loro natura."

L'uomo in bianco, un tempo JC, ora non sa bene più cosa, ricorda. E' successo tanto tempo fa. Parole suggerite dalla donna che gli ha donato la vita. Parole in grado di cambiare ogni cosa.

"Proprio così figlio mio. Racconta a queste gente la verità."

Sì madre.

"Racconta ogni cosa fin dal principio."

L'uomo in bianco si avvicina al microfono. La folla ora è in silenzio. E' una fase di stallo che sembra durare un'eternità. Sulle facce delle persone al suo fianco traspare sconcerto.

«Avanti Sua Santità.» Lo esorta qualcuno.

Sua Santità?!

Che ne può sapere questo tizio di santità?

Nulla.

Davvero nulla.

Magari è un esperto di dannazione, ma non di santità.

L'uomo in bianco si passa la lingua sulle labbra.

"Forza Figliolo"

La voce della madre è in grado di infondergli coraggio. Sa benissimo che dopo aver parlato, nulla sarà più come prima. Anzi, molto probabilmente, nulla sarà più. Tuttavia ora si sente pronto. Pronto a raccontare la verità.

Chiude gli occhi per un attimo, poi comincia a parlare.

«In verità, in verità io vi dico...»

Un attimo dopo è l'inizio della fine.

Reset totale.

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