Reset Totale

#ventiquattro #newborn

Scosse di terremoto. Anche se il significato della parola terremoto non gli è chiaro per nulla. Tutto il suo mondo è scosso con una cadenza periodica, e le sollecitazioni lo fanno sussultare dal basso verso l'alto. Piccoli saltelli che lo sollevano dal corpo sul quale si trova adagiato, che tuttavia risulta oramai essere freddo, distante, praticamente estraneo. Poco prima che questa nuova situazione prendesse vita, ha sentito una voce. Non quella a cui era abituato. Tuttavia una voce dai toni dolci, rassicuranti.

Ciao piccolo mio.

Qualcosa del genere. Un suono che il suo cervello ha già catalogato in passato, anche se con timbro leggermente diverso. Poi però è accaduto qualcosa. E' come se una presenza incorporea lo avesse sfiorato lungo tutta la lunghezza del suo corpo. Un fantasma. Un'entità. Un fugace passaggio in grado di zittire ogni cosa. Ora si trova in mezzo a un rumore periodico dai tratti catastrofici. Colpi scanditi con regolarità che producono piccole scariche elettriche in alcune parti del suo corpo. In particolare piedi e gambe. Ogni colpo produce un leggero formicolio che prende vita all'altezza dei piedi e si irradia lungo le gambe.

Che diavolo sta succedendo? Si chiede.

Dove è finita la voce?

Nessuna risposta. Solamente colpi. Colpi su colpi. Formicolio alle gambe. Di nuovo alle strette, non può fa altro che rifugiarsi sotto la superficie della vita, rannicchiato in quel substrato in cui la percezione di ciò che lo circonda sembra svanire, portandosi via ogni cosa.

I colpi perdono potenza. Il silenzio comincia a farsi largo.

Eccomi qua. Al sicuro all'interno del mio castello fatto di pianti isterici. Al sicuro da ogni contaminazione, da ciò che mi spaventa, da ciò che non capisco, da ciò che non ...