Capitolo 6

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Mi avvio da sola, per mia fortuna casa mia non è tanto distante, guardo il cielo, stamattina non c'erano queste brutte nuvole grige.

<<Alex>>, mi giro e mi ritrovo Eliot.

<<Che cosa c'è? >>, gli chiedo.

<<Ti accompagno a casa>>, in mano tiene il suo casco.

<<No, vado da sola>>, penso a mia madre, se mi vede già con un ragazzo, non so cosa andrà pensare, sicuramente niente di buono.

<<Forza, sta pure per piovere, se ti porto io in moto arrivi prima>>, ci rinuncio.

<<Va bene>>, lo seguo, mi fa salire sulla sua moto, mi da il suo casco e mi fa cenno di metterlo.

<<Tieni forte>>, parte a tutta velocità, mi aggrappo a lui per paura di cadere.

Arrivo a casa giusto in tempo, comincia a piovere a dirotto.

<<Grazie per il passaggio>>, dico imbarazza.

<<Prego, ora è meglio se vado, non voglio trovarmi in mezzo alla tempesta>>, penso un attimo, forse è meglio se lo faccio stare a casa mia, almeno finché non smette.

<<Eliot aspetta, ti permetto di entrare, però appena smette di piovere te ne vai>>, dico severamente, mette la sua moto nel piccolo garage.

<<Mamma sono tornata>>, urlo per avvisarla, però nessuna risposta, trovo un foglietto sul frigo.

Sono uscita con James, non so quando tornerò a casa, se hai fame fatti qualcosa,
Baci, mamma.

<<Peggio di una adolescente>>, dico strappando il biglietto.

<<Bella casa>>, commenta il moro.

<< Grazie, senti se vuoi andare in bagno e darti una sistemata>>, gli dico.

<<Si, è sopra? >>, chiede.

<<Si, cercalo>>, dico stanca.

Apro il frigo, devo anche farmi da mangiare, prendo i pomodori, tonno e cipolla, taglio tutto, prendo una padella e lascio sfrigolare la cipolla con olio e aggiungo il resto degli ingredienti.

<<Stai cucinando>>, arriva Eliot, si siede sul tavolo e mangia un pomodorino.

<<Vuoi restare a mangiare, tanto sono da sola, a quanto pare mia madre ha deciso di ritornare adolescente>>, apro la credenza e cerco gli spaghetti.

<<Se ti fa piacere>>, dice ridendo.

<<Non ho alternative>>, butto la pasta e aspetto che si cuoci.

<<Non mi avvelenerai vero>>, dice preoccupato, lo guardo male.

<<Dai sto scherzando>>, dice spostandosi i cappelli all'indietro.

<<Ti conviene>>, lo minaccio, finalmente la pasta e cotta, la unisco al sugo e mescolo bene, prendo i piatti, lui assaggia per primo.

<<Com'è? >>, chiedo sperando che sia buona.

<<Ottima>>, faccio un respiro di sollievo, l'assaggio anch'io, per fortuna ne ho fatta un bel po', anche perché Eliot ne mangia due piatti.

<<Credo che verrò a casa tua più spesso se cucini così>>, si massaggia la pancia ormai piena, mi alzo e inizio a lavare i piatti.

<< Lascia, faccio io>>, mi toglie il piatto dalle mani, nel frattempo sparecchio la tavola.

La Ragazza Che Sussurava Al Lupo🌙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora