Capitolo 23

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<<Sparisco per un giorno è tu già mi sostituisci>>, dice sorridendo, non mi piace per niente il suo sguardo.

<<Eliot, ma non eri a Londra>>, dice Noemi sorpresa.

<<Si, ma ho ricevuto una telefonata che mi ha avvertito quello che stava succedendo qui>>, rivela facendo l'occhiolino a Matteo.

<<Sei stato tu>>, lo rimprovera Daniel, tutti sbuffano.

<<Ora sono qui per prendere ciò che mi appartiene>>, viene verso di me e mi prende in braccio modi sposa.

<<Che fai, Eliot mettimi giù>>, mi dimeno.

<<Hai sentito quello che ha detto>>, gli urla Calum, Eliot lo ignora e mi posa sulla sua auto, e si siede accanto a me.

Partiamo a tutta velocità, Eliot ordina al autista di abbassare la tendina per dividere i posti dietro da quelli davanti.

<<Perché lo hai fatto?>>, Incrocio le braccia al petto scocciata.

<<Non avevo alternative, è l'unico modo che ho per tenerti d'occhio>>, mi guarda dritto negli occhi.

<<Dove mi stai portando?>>, chiedo, lui sorride malizioso.

<<A Londra>>, sbatto le palpebre due volte.

<<Che cosa, non ho nulla con me, e poi mia madre non sa nulla>>, sbianco.

<<A tua madre ho già pensato io, mentre per quanto riguarda i vestiti troverai tutto la>>, sbuffo e ritorno a guardare il finestrino.

Ci fermiamo davanti un palazzo, prendiamo l'ascensore è raggiungiamo il tetto, ad aspettarci un elicottero.

<<Io non salgo su quel coso>>, dico indicando elicottero, lui ride.

<<Ci salirai eccome, non andrò a Londra senza di te>>, incrocia le braccia al petto e mi guarda.

<<Va bene>>, sospiro e vado a sedermi, allaccio la cintura, il pilota mi fa indossare delle cuffie, stessa cosa ad Eliot, decolliamo e inizio a tremare, prendo la giacca di Eliot è la stringo, lui mi guarda sorpreso, elicottero si alza in volo e ora posso osservare San Diego di notte, resto a bocca aperta.

<<Ti piace?>>, mi chiede il ragazzo che mi ha rapito.

<<Si, è stupendo>>, resto ad osservare tutto il tragitto che facciamo in elicottero, ci metteremo un bel po' ad arrivare a Londra.

..................
Apro gli occhi, mi sono addormentata senza volere, sono le 8:30 del mattino, non siamo più in elicottero ma di nuovo in una delle auto di Eliot.

<<Dove stiamo andando?>>, mi sistemo i capelli un secondo.

<<Nella mia reggia, anzi dovrei dire nella reggia dei miei genitori>>, annuisco con la testa.

Guardo fuori dal finestrino e mi appare una lunga siepe al di là di essa vedo un edificio immenso, non sarà questo.

<<Siamo arrivati>>, mi fa notare.

Si apre il cancello ed entriamo in cortile, non so cosa dire, questa casa è immensa, sono la mia casa di San Diego e la mia casa di Sidney più quella di Noemi messe in sieme, ma che dico è persino più grande di un centro commerciale.

Si apre il cancello ed entriamo in cortile, non so cosa dire, questa casa è immensa, sono la mia casa di San Diego e la mia casa di Sidney più quella di Noemi messe in sieme, ma che dico è persino più grande di un centro commerciale

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