Alexander Georgewic è una ragazza alla mano, ama la libertà è trascorrere il suo tempo con gli amici.
Sua madre decide di trasferirsi per il lavoro in California a San Diego e lei sarà costretta a seguirla, a patto che finita l'estate lei sarebbe to...
Una volta finito il pickniche, sistemiamo e buttiamo via le cartacce, dobbiamo farci un altra ora di strada per tornare in dietro.
<<Dobbiamo tornare>>, dico sbuffando.
<<No, non te l'anno detto>>, dice Nyad mentre si gusta il suo panino.
<<Che cosa? >>, chiedo curiosa.
<<Ci portano al lago>>, sgrano gli occhi, non mi sono nemmeno portata il costume.
Ci incammino, per fortuna non è molto lontano, quasi tutti vanno a fare il bagno, io me ne resto seduta all'ombra sotto un albero con le braccia incrociate al petto e sbuffo.
<<Vuoi startene qui a sbuffare o venire in acqua>>, mi chiede Eliot, lo guarda male.
<<Non ho il costume>>, dico.
<<Hai un regiseno e delle mutande, è la stessa cosa>>, dice ridendo.
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<<Non faccio il bagno in intimo>>, dico rossa in viso.
<<Che hai da vergognarti, tanto io ti ho già visto>>, fa uno sguardo malizioso.
<<Fanculo>>, mi alzo e me ne vado.
Passeggio per il bosco, stando comunque nelle vicinanze per evitare di perdermi, mi siedo su un tronco, senza farmi vedere dai capi, tiro fuori dalla tasca il mio cellulare, peccato che qui non prenda.
<<Accidenti>>, rimetto il cellulare in tasca, all'improvviso sento un ululare, mi alzo di colpo e vado dove ho sentito il verso, non può essere, siamo molto lontani dal centro, Eclipse non può essere arrivato fin qui, i miei dubbi si trasformano in certezze, e proprio davanti hai miei occhi.
<<Che ci fai tu qui>>, dico esasperata, mi inginocchio e gli accarezzo il pelo, lui subito si mette a pancia in su, perché vuole i grattini.
<<Che ci fa qui? >>, mi volto e mi trovo Eliot.
<<Non so come ha fatto>>, mi alzo e ora siamo occhi negli occhi.
<<Avrà fiutato il tuo odore>>, lui si inchina e accarezza la testa di Eclipse.
<<Hai ragione, ma adesso, come facciamo, non posso portarlo al campo>>, cammino avanti e in dietro alla ricerca di una soluzione.
<<Troverà la strada da solo, in fondo è un lupo>>, mi fermo e lo guardo.
<<Si, hai ragione>>, accarezzo il pelo di Eclipse, mi incammino con Eliot ma lui mi segue, sbuffo.
<<Eclipse, no! tu resta qui>>, lui mi guarda non capendo.
