Capitolo 10

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Torno a casa e mi subisco la collera di mia madre.

<<Non rispondi mai quando ti chiamo, dimmi che senso ha aver un cellulare se poi non lo usi>>, dice urlando mentre cammina avanti e in dietro per il salotto.

<<Scusa, no  lo farò più, non c'è bisogno di farne un dramma>>, dico.

<<Non fiatare, e poi sei stata via tutta la notte, si può sapere che hai
fatto? >>, chiede.

<<Ero ubriaca, mi ha portato in un ristorante, ha ordinato del vino,  lo ha offerto anche a me è non potevo rifiutare, ero talmente conciata male che mi ha portato a casa sua>>, dico in tutta velocità.

Sbatto la porta della mia stanza,  mi tolgo il vestito rosso, lo lascio sul letto, e corro a farmi una doccia, indosso  una gonna nera, una maglia grigia, prendo uno zaino e scendo le scale.

Esco senza dare spiegazioni a mia madre, vado al supermercato e compro dei croccantini, una ciotola per cani, e anche un giochino, pago tutto e mi incammino; vado nello stesso punto di ieri, quel grande cerchio di erba, mi siedo per terra e aspetto che arrivi, dopo un po' vedo qualcosa muoversi fra i cespugli, si fa vedere finalmente, si avvicina a me sempre cautamente, prendo i croccantini, lascio che mi annussi, lui mi guarda e ringhia.

<<Ok, ho capito che non ti piacciono>>, dico mettendoli via.

Rimango seduta a guardarlo mentre si gratta, mi sto annoiando, ad un certo punto mi alzo per andarmene, ma qualcosa mi tira la gonna, mi giro e vedo Eclipse tirarmela.

<<Allora non vuoi che me ne vada>>, dico sorridendo, lui abbaia, provo ad accarezzarlo ma scappa e comincia una vera e propria rincorsa, lui si sta divertendo, continua ad abbaiare e a rotolare.

Mi butto per terra esausta, Eclipse si avvicina e mi annusa, riesco ad accarezzarlo finalmente.

<<C'è lo fatta>>, parlo troppo presto, perché scappa e devo rinseguirlo, ci inoltriamo ancora di più nel bosco, non conosco questa zona, devo fare attenzione.

<<Eclipse aspetta, dove mi porti>>, improvvisamente si ferma, solo ora mi accorgo di essere davanti la casa abbandonata.

Decido di entrare facendo attenzione, Eclipse mi segue, salgo le scale con fatica, per sbaglio pesto qualcosa, alzo il piedi, è l'accendino di Daniel, lo raccolgo e lo metto in zaino.

<<Forza, andiamo via>>,  usciamo da li, non è un posto in cui tornare, decido di portarlo fuori dalla foresta, lui continua a seguirmi, ma appena esco dalla foresta si ferma, e abbaia.

<<Forza, non ti accadrà nulla>>, punto i miei occhi nei suoi, si fa coraggio, esce dalla foresta, lo accarezzo, e lo invito a seguirmi.

Camminiamo sulla spiaggia, mi tolgo le scarpe e mi bagno i piedi, lui si avvicina, non è del tutto sicuro, ma alla fine si butta in mare e comincia a saltellare bagnandomi tutta, non mi sono mai divertita così tanto, ci facciamo la guerra, io bagno lui è lui fa lo stesso con me, ritorno sulla sabbia, Eclipse si scrolla l'acqua di dosso, bagnandomi ancora di più.

Lo riporto nella foresta ormai asciutto, lo saluto e torno a casa, passeggio lungo il marciapiede, vedo uscire dal supermercato Daniel ed è in compagnia di Michelle, si tengono per mano.

<<Vuoi vedere che stanno insieme>>, penso ad alta voce.

Decido di seguirli, mi sento un agente segreto, entrano nel parco, mi nascondo dietro un cespuglio, si guardano ed ecco che si baciano, non ci credo.

<<Che stai facendo? >>, mi volto e mi ritrovo Matteo, lo prendo per il polso e lo tiro giù.

<<Zitto e guarda>>, dico indicando i due che si baciano appassionatamente.

<<Non dire nulla a Noemi>>, dice lui serio.

<<Perché? >>, C'é qualcosa che non so.

<<E dall'anno scorso che cercava di dichiararsi a Daniel, ma non c'è mai riuscita>>, si alza, io lo seguo.

<<Cavolo, ma lo verrà a sapere prima o poi>>, povera la mia amica.

<<Non dire nulla e basta>>, annuisco ed insieme usciamo dal parco.

<<Io torno a casa, ci vediamo domani al campus>>, dice cercando di sorridere, ma in fondo lo so che gli di spiace per Noemi.

Torno a casa anch'io, ormai è quasi ora di cena, entro in casa e sento un buon profumino, vado in cucina trasportata dalla mia pancia, mi siedo sulla tavola e guardo mia madre cucinare.

<<Che cosa prepari? >>, chiedo curiosa.

<<Sto facendo le bistecche, non vedi la piastra>>, dice acida.

<<Ok, sei di cattivo umore>>, prendo il cellulare e leggo i messaggi del gruppo, continuano a inviarmi foto di quello che fanno, e audio.

<<Che hai tu adesso, sei diventa triste>>, mi guarda.

<<Nulla, mi mancano un po' i ragazzi, sai... Cristina, Laura, Marco, George, Gemma, Erick e anche Calum>>, vado nella galleria e guardo la foto più bella che ho, eravamo in spiaggia, Erick aveva portato la griglia, io stavo ancora con Calum qui.

<<Alex, lo so che ti mancano, credimi ti avrei lasciato a casa di Cristina, ma volevo che almeno quest'estate la passassi con me, se puoi vuoi andartene appena finisce, vai...non ti trattengo>>, ci abbracciamo.

<<Grazie mamma>>.

Ceniamo, e facciamo qualche gioco da tavola, è da un po' che non passo così tanto tempo con mia madre.

Appena finirà estate  deciderò cosa fare della mia vita, se restare qui, o tornare a Sidney.

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La Ragazza Che Sussurava Al Lupo🌙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora