Capitolo 14

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Ha gli occhi rossi a causa del pianto, sta guardando delle foto vecchissima di quando ero piccola e c'era  ancora papà.

<<Sono una madre orribile>>, mi guarda delusa.

<<Non è vero, tu hai fatto tutto per me>>, l'abbraccio.

<<Lui se n'è andato per colpa mia, io ho lasciato che se ne andasse sotto i nostri occhi e non ho fatto nulla per impedirlo, lo lasciato andare via>>, dice urlando e piangendo.

<<Non è vero, lui se ne andato perché non era in grado di affrontare questo, se è andato via così, allora non ti amava veramente, meglio che se ne sia andato, siamo bene noi due>>, dico continuando ad abbracciarla.

<<Mi sei rimasta solo tu, sei l'unica gioia che io abbia avuto nella mia vita>>, mi abbraccia forte, cerco di trattenere le lacrime, mi stacco da lei e la guardo.

<<Saremo noi due contro il mondo, come abbiamo sempre fatto>>, si alza dal letto, l'accompagnamento in bagno, si lava la faccia e si cambia.

<<Ora va meglio>>, dice sorridendo, si è messa un vestito verde smeraldo, ora che ci penso ogni volta che mette questo vestito si rallegra.

<<Mamma io oggi dovrei andare al mare con i miei amici, posso lasciarti sola? >>, chiedo.

<<Si, vai pure, io andrò a fare un po' di spese e poi chiamerò la nonna>>, dice sorridendo.

Prepariamo qualcosa da mangiare con quello che è rimasto, per fortuna le uova non mancano mai, preparo due frittate, mentre mia madre mette il pane in forno, mangiamo tutto, sono   costretta a preparare altro, perché mia madre vuole mangiare ancora.

<<Sono sfinita>>, mi accomodo sulla sedia con la delicatezza di un macellaio.

<<Solo perché hai cucinato sei già stanca>>, dice finendo l'ultimo pezzo di pane

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<<Solo perché hai cucinato sei già stanca>>, dice finendo l'ultimo pezzo di pane.

<<Io ho cucinato, ma tu lavi i piatti che io ora devo prepararmi>>, corro su per le scale con lei che mi grida.

<<Sfaticata>>, rido divertita.

Metto un semplice bikini, i capelli li lascio sciolti, e sopra una maglia bianca mono spalla, e una gonna dello stesso colore del costume, metto le ciabatte bianche e preparo uno zaino con asciugamani, bevande, una palla per giocare a palla volo e un cambio.

Scendo le scale e vado fuori ad aspettare sui gradini, anche la Noemi esce e mi raggiunge, indosso un vestito azzurro semplice, i capelli metà neri e viola, sono raccolti in una coda.

<<Hey bionda>>, mi batte il 5.

<<Pronta per il mare>>, dico emozionata, proprio mentre lo dico arriva una grossa gip nera, al volante Matteo.

La Ragazza Che Sussurava Al Lupo🌙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora