Capitolo 37

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Siamo al dessert, tutti facciamo finta di nulla, anche se ci è difficile, Noemi è persa nel suo mondo, non riesce ad accettare la cosa, Daniel la prende per un braccio e insieme spariscono, usciamo tutti nel retro, resto a guardarle un po' più in là tutti.

<<È una splendida serata>>, sobbalzo appena mi ritrovo James al mio fianco.

<<Si, nulla potrebbe rovinarla>>, sottolineo, lui sorride.

<<Sai Alex, io primo giorno che ti ho visto, pensavo fossi una delle tante ragazze con problemi famigliari, poi oservandoti meglio, ho capito che non sei una stupida>>, sorseggia un po' di prosecco.

<<Che cosa intendi?>>, arrivo al dunque.

<<Sto dicendo che ti ho spiato, sapevo sempre dov'eri, cosa facevi, con chi stavi>>, sento dei brividi lungo la schiena.

<<Che è, sei una specie di pedofilo>>, dico seria.

<<Diciamo, che non mi interessa nulla di tua madre, sono uscita con lei per sapere di più su di te>>, inizia a disgustarmi, mi allontano ma mi tiene per il polso.

<<Lasciami!>>, ordino.

<<Puoi raccontare quello che vuoi, tanto nessuno ti crederebbe, ho una buona reputazione>>, fa un ghigno.

<<Appena tutti sapranno che cosa tieni in quella stanza, non credo che penseranno ancora la stessa cosa>>, mi libero dalla sua presa e corro da Eliot, lo abbraccio.

<<Che ti succede?>>, mi guarda preoccupato.

<<Ti prego, andiamocene>>, lo prendo per mano, ed usciamo da questa casa maledetta.

Salgo nella sua auto, le mani mi tremano, vorrei piangere, Eliot mi tiene la mano sulla sua coscia.

<<Dove vuoi andare?>>, mi chiede.

<<A casa tua>>, affermo, lui accelera, in poco tempo arriviamo a casa sua.

E completamente vuota, ed in ordine, mi siedo sul divano, tolgo i tacchi.

<<Tuo fratello non c'è?>>, chiedo.

<<No, e da Jonathan>>, si toglie la giacca e si sbottona un po' la camicia, mi mordo il labbro, lui si siede affianco a me sul divano.

<<Mi vuoi dire che cosa è successo?>>, sbuffo.

<<A quanto pare il Signor James non è solo uno che ammazza gli animali per colezionarli, ma anche un pedofilo>>, Eliot sgrana gli occhi.

<<Ti ha fatto qualcosa?>>, mi tiene la mano.

<<No, però mi ha confessato che non gli è mai interessata mia madre, ma io>>, lui mi abbraccia.

<<Se osa solo sfiorarti, lo uccido>>, mi avverte.

<<Non c'è ne sarà bisogno>>, mi siedo a cavalcioni sopra di lui, mi guarda malizioso.

<<Che cosa vuoi, Alexander>>, gli mordo il collo, gli sbottono la camicia per ammirare il suo petto nudo.

<<Voglio te>>, a questa mia affermazione, mi prende in braccio e mi porta in camera sua, mi butta sul letto e comincia a baciarmi, mi tira giù la cerniera del vestito, mi mancava così tanto questa sensazione, sono di nuovo nuda hai suoi occhi e lo stesso lui per me.

<<Sei bellissima>>, mi sposta i capelli dal viso, stavolta voglio comandare io la situazione, invertisco le posizioni e ora sono io ad essere sopra di lui.

La Ragazza Che Sussurava Al Lupo🌙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora