Tutti i Radurai sono disposti a semicerchio fuori dalla stanza dei Medicali. Hanno dei sorrisi stampati in faccia e sembrano contenti. Davanti a tutti c'è Newt che mi guarda compiaciuto.
Vengono tutti a battermi il cinque e a darmi pacche sulla spalla in segno di gratitudine per aver salvato Minho e per il fatto che io sia ancora viva.
Mi sento sopraffatta da tutta questa 'popolarità'. Non mi è mai piaciuto particolarmente essere al centro dell'attenzione e, ora che sono l'argomento sulla bocca di tutti, mi sento un po' strana. Anche perché, sinceramente, non avrei voluto vivere questa esperienza.
Quando se ne sono andati quasi tutti, mi avvicino a Newt, che sta parlando con un ragazzo noto, e gli picchietto sulla spalla. Il biondo mi lancia un'occhiata, e poi liquida quell'altro con un gesto della mano e un 'a dopo'."Newt, che ne dici se ce ne stiamo un po' a parlare?" propongo, cercando di non sembrare indiscreta. Il ragazzo non sembra aspettarselo, infatti solleva le sopracciglia. Scrolla le spalle e poi annuisce.
Indico il bosco, e lui capisce subito che voglio della privacy.
Ci dirigiamo verso il luogo scelto e, quando ne raggiungiamo la fine, ci mettiamo a sedere uno di fronte all'altra."Mi volevi parlare di qualcosa?" chiede lui curioso, anche se sospetto che lo sappia già.
"In realtà, si...ti vorrei raccontare cosa è successo stanotte" dico seria.
Lui mi rivolge la sua piena attenzione."Praticamente, appena le porte si sono richiuse, sono andata a cercare il corpo del Dolente morto, ma appena sono arrivata lì ho notato una leva all'interno del cadavere della creatura che prima non avevo visto. Appena l'ho tirata, il Dolente si è aperto, come se quella leva fosse il suo pulsante di spegnimento. All'interno c'era un computer con dei tasti ed altri congegni elettronici. Mi ci sono nascosta dentro e ho ritirato la leva. Sono rimasta li tutta la notte e poi quando mi sono svegliata era già mattina inoltrata, ecco perché non sono rientrata nella Radura appena le porte si sono aperte" dico tutto d'un fiato.
Sono felice di essermi liberata di questo peso, anche se probabilmente lo dovrò rispiegare nuovamente all'Adunanza.
Newt sembra interessato alla cosa, tanto che si sporge più avanti."Quindi vuoi dire che i Dolenti possono essere uccisi?" chiede. In risposta, annuisco.
"Interessante" osserva, e poi guarda in basso.
Rimaniamo in silenzio per un po' finché non mi viene in mente una domanda che mi ero fatta qualche giorno prima."Newt..." dico, attirando la sua attenzione "Potresti descrivermi?"
Lui ridacchia, poi alza un sopracciglio.
"D'aspetto fisico, intendo" mi spiego meglio. Lui mi guarda dalla testa ai piedi, e il peso del suo sguardo si fa sentire."Be' allora..." dice, ancora osservandomi "Hai dei lunghi capelli mossi, castani, con qualche ricciolo ribelle" dice prendendomi un ricciolo e osservandolo "Hai un nasino piccolo e all'insù, alla francese credo, non so come si dica" dice toccandomi la punta del naso con un dito "Degli zigomi ben definiti e le labbra boh, normali" dice continuando e osservandomi le labbra, facendomi arrossire lievemente "Mi sono dimenticato di dire che hai dei piedi enormi" scherza.
"Ehi!" faccio finta di prendermela, schiaffeggiando la sua mano.
"E sei anche bassa" dice, guardandomi di sottecchi.
"Vediamo" lo sfido, alzandomi in piedi di scatto. Lui si alza e mi fronteggia, con aria di superiorità. Sono giusto un paio di centimetri più bassa di lui, le mie labbra arrivano al suo mento.
"Va bene, sei alta" dice risedendosi per terra, seguito da me. Scuoto la testa e ridacchio.
"Non avete uno specchio qui? Voglio dire, quindi voi non sapete il vostro aspetto, non vi siete mai visti?" chiedo curiosa.
"Oh sì, avevamo uno specchio, però Gally genialmente ci ha spinto un povero pive contro e si è frantumato"
E ti pareva che Gally non c'entrasse qualcosa.
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Day One Greenie?
FanfictionJulia viene catapultata in un luogo a lei sconosciuto, chiamato Radura, di cui non ha memoria se non un vago ricordo che riporta alla sua infanzia. Questo luogo misterioso ma allo stesso tempo affascinante è, però, abitato solo ed esclusivamente da...