Picchietto con le dita sulla sedia di legno su cui mi trovo. Stare al centro dell'attenzione non mi è mai piaciuto particolarmente, figuriamoci per una causa negativa.
"Quindi affermi che sei entrata nel Labirinto perché i Creatori ti avrebbero inviato un presunto biglietto con su scritto che se non lo avessi fatto...avrebbero fatto del male a noi, giusto?" chiede Alby con una punta di ironia. Roteo gli occhi e accavallo una gamba sopra l'altra, spostandomi un ciuffo di capelli castani.
"Non mi sembra di star parlando latino, Alby. E sì, per la quarta volta affermo questo" dico, iniziando a scocciarmi della situazione. Sono all'Adunanza, con tutti gli Intendenti più Newt e Alby schierati davanti a me ed io seduta su una sedia al centro della stanza.
"Hai questo bigliettino con te?" chiede Alby, scettico.
"No, mi è caduto per terra mentre scappavo da un Dolente" dico, evitando di dire che lo avevo gettato in preda ad un attacco isterico.
"Per l'appunto" dice Alby, alzando le sopracciglia. Si massaggia gli occhi e mi guarda come se non sapesse cosa aggiungere "Pivella, non so più cosa fare con te. Adesso noi della giuria ci accorderemo e decideremo la punizione adatta per te" dice, poi aggiunge "Ah, quanti Dolenti hai detto di aver ucciso?"
"D-due" dico, facendomi piccola piccola. Non so se andarne fiera o vergognarmene.
"Via Alby, ci ha fatto un piacere. Come minimo dovremmo farle una statua" interviene Gally, incrociando le braccia.
"Infatti" aggiunge Minho "Non vedo perché dovrebbe essere punita"
"Con te Minho parliamo dopo, che è meglio" lo schernisce Alby, per poi voltarsi verso di me "Adesso, Julia, sei pregata di uscire, ti comunicheremo i risultati a breve" Mi alzo dalla sedia di scatto e rivolgo un sorriso sia a Gally che a Minho. Guardo Newt per un secondo, e noto che mi sta osservando con cura, come se stesse cercando qualcosa per incastrarmi. Gli lancio un'occhiataccia ed esco seccata dall'edificio, non curandomi di non sbattere la porta.
"Che ti hanno detto?" chiede allarmata Teresa, venendomi incontro.
"Non lo so ancora" dico "I signorini devono prendersi del tempo per decidere"
"Brutta situazione, Jul" dice Teresa, scuotendo il capo "Io lo sapevo che saresti entrata, lo sapevo!" Le rivolgo un sorriso sprezzante e mi metto a sedere, in attesa, mentre Teresa rimane a farmi compagnia.
"Domani voglio tornare nel Labirinto" affermo decisa "Voglio scoprirne di più su questa uscita"
"Non se ne parla nemmeno, Jul. Domani Minho e Thomas controlleranno insieme agli altri Velocisti e forse, forse, fra meno di cinque giorni saremo fuori di qui" dice Teresa, senza metterci entusiasmo. Non sembra particolarmente contenta di uscire, mentre io sono l'esatto opposto. Voglio uscire di qui il prima possibile per farla pagare a quei Creatori per avermi fatto soffrire così tanto, e per aver fatto soffrire i miei amici.
"Julia, puoi entrare, abbiamo deciso" mi comunica Alby.
"Quale onore" dico sarcastica, per poi alzarmi ed entrare. Di nuovo ho gli occhi di tutti puntati addosso, ma non mi importa. Mi siedo, nervosa, in attesa del verdetto. Sono piuttosto agitata, non so proprio cosa possano aver deciso. Vedo che Minho è teso mentre Gally si mordicchia le unghie, guardandomi con uno sguardo affranto. Ecco, adesso inizio a preoccuparmi sul serio.
"In nome di tutti gli Intendenti, in nome del vice capo e in veste di capo della Radura, posso confermare, fermatemi se sbaglio, che tu, Julia, sei stata condannata alla Gattabuia per una settimana per aver infranto la regola numero uno e per aver causato danni alla Radura. Considerati fortunata se non ti abbiamo esiliato" mi annuncia Alby. Inizio a sudare freddo e ad agitarmi. Non mi era mai capitata una cosa del genere, non sono mai stata così spaventata.
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Day One Greenie?
FanfictionJulia viene catapultata in un luogo a lei sconosciuto, chiamato Radura, di cui non ha memoria se non un vago ricordo che riporta alla sua infanzia. Questo luogo misterioso ma allo stesso tempo affascinante è, però, abitato solo ed esclusivamente da...